Le parole di mister Enzo Bargoni, confermato al Recanati: "In B con lo stesso organico. Che rammarico la Coppa Italia!"

 

E serie B sia! Il Recanati, dominatore indiscusso della serie C1 con 58 punti, viaggerà il prossimo anno verso “mari nazionali”.

Con noi Enzo Bargoni, riconfermatissimo mister dei giallorossi, con il quale andremo ad analizzare la stagione passata, il mercato e gli obiettivi futuri.

 

 

Finalmente è stata ufficializzata la serie B e ovviamente complimenti anche per la conquista della Coppa Marche. Ti aspettavi un traguardo del genere?

Ciao Adelaide! Innanzitutto grazie per i complimenti, che ovviamente vanno estesi ai ragazzi, ed approfittando dello spazio che gentilmente mi concedete, vorrei ringraziare pubblicamente anche chi con me ha collaborato sul campo in questa stagione, partendo da Federico Gurini con cui ho condiviso la gestione tecnica, Mauro Rossi per la parte relativa alla preparazione atletica, Marco Bruge come Team Manager e preparatore dei portieri, Marco Cecconi per quanto riguarda tutta la comunicazione e last but not least Peppe Cassisi che ci ha aiutato nella logistica per la trasferta in Sardegna di Coppa Italia.

Eh si! Finalmente siamo ufficialmente in serie B, era il nostro obiettivo stagionale e seppur con un finale atipico abbiamo centrato il bersaglio, con l’aggiunta della Coppa Marche e della splendida vittoria in terra sarda (per me una delle più belle partite della stagione) abbiamo contribuito a chiudere il cerchio di questa annata.

Ritornando alla tua domanda, più che aspettarmi traguardi del genere, lo speravo e la società aveva allestito una squadra molto forte proprio per poter puntare a tali obiettivi.

 

All’inizio di questo campionato davi qualche squadra in particolare per favorita?

Come ho scritto prima, vista la caratura dei giocatori, penso che ai nastri di partenza la nostra squadra era la favorita, individuando nel Potenza Picena e nella Tre Colli i due nostri più importanti competitors, soprattutto dopo l’arrivo a dicembre di un rinforzo dalla serie A per il Potenza.

Tant’è che la squadra di Mister Perugini ci ha sempre seguito da vicino, senza permetterci mai di sbagliare, la Tre Colli rendendoci la vita difficilissima in finale di Coppa (in campionato, ad onor del vero, per via di molti infortuni, non sono mai riusciti ad avere una continuità nei risultati, altrimenti sarebbe stata sicuramente una lotta a tre).

Un plauso inoltre va fatto al Fano, per la prima parte di campionato, perché è rimasto sempre in scia per le zone alte della classifica senza che nessuno lo potesse prevedere.

 

Grazie alla tua tenacia e alla tua competenza sei stato riconfermato dalla società. Come ti sei trovato a Recanati?

Non dire opinioni o frasi di circostanza, in questi casi è sempre difficile, correndo il rischio di non rendere del tutto corretto il mio pensiero su che cosa sia la società Recanati e le persone che la compongono.

Siamo legati da un fil rouge che nella scorsa stagione ci ha fatto riunire e portare avanti insieme le stesse idee e gli stessi obiettivi che prima portavamo avanti separatamente. Ovvio che tutte le componenti della società, partendo dalla presidenza, siano state determinanti per il raggiungimento degli obiettivi, tutti hanno lavorato nell’ombra per il bene del gruppo. La speranza è quella di poter restare il più a lungo possibile, perché mi sento a casa nonostante non sia la mia casa.

 

 

Una stagione un po’ particolare quella che si è conclusa. Quanto rammarico per non aver potuto terminare il campionato sul parquet?

Guarda, se devo essere sincero, più che non aver potuto festeggiare il campionato sul campo, il rammarico viene dal non aver potuto continuare la fase Nazionale della Coppa, era una manifestazione a cui tenevamo moltissimo e devo dire molto intrigante. Detto questo nessun rammarico, è inutile guardare al passato o focalizzarsi su situazioni che non possiamo cambiare, il contesto con cui abbiamo convissuto in questi ultimi mesi ha portato a questo e quindi, senza rimpianti, siamo già proiettati al prossimo campionato.

 

Domanda in prospettiva futura: come si sta muovendo la società a livello di mercato?

La società sta cercando di mettermi a disposizione una rosa che possa essere competitiva per il prossimo anno, mantenendo quasi invariato il roster dello scorso campionato, con innesti mirati tra giovani ed esperti, senza fare il passo più lungo della gamba. Quindi l’obiettivo è quello di allungare la rosa ma senza troppi cambiamenti.

 

Cosa ne pensi delle riconferme?

Penso che era quello che tutti volevamo, io in primis, ho avuto la fortuna di conoscere dei ragazzi con una personalità e una serietà in quello che gli veniva chiesto senza eguali. Come in tutti i gruppi si sono alternati momenti difficili a quelli sereni, momenti di contrasto a quelli di condivisione, ma tutti avevamo in mente un obiettivo preciso e ben chiaro. Non mi aspetto nulla di diverso per il prossimo anno, ma avere dei giocatori intelligenti come loro mi consente di dire che, anche con difficoltà maggiori che incontreremo prossimamente, riusciremo a trarre sempre il meglio da tutte le situazioni.

 

Ti faccio il domandone finale da un milione di euro: obiettivi per la prossima stagione in B?

E’ la domanda più facile per me a cui dare una risposta. Scenderemo in campo in ogni singola partita per fare il meglio possibile e portare a casa il meglio che quella sfida ci concede. Anche nella passata stagione (i ragazzi ancora oggi mi prendono in giro) pensavamo di step in step senza badare agli altri oppure a quello che sarebbe successo alla fine.

Se invece dovessi esprimerti un mio desiderio, che è lo stesso dei ragazzi e dei miei collaboratori, vorremmo regalare grosse soddisfazioni alla Società e quindi poter lottare per essere sempre al vertice. Il campo poi sarà il giudice indiscusso del nostro lavoro e della nostra voglia di vittoria.”

 

 

Adelaide Lelli