Tiziano Cimini e il Grottaccia: "Ho voglia di crescita, ma non di categoria, di un settore giovanile. Sì al doppio tesseramento."
Ciao Tiziano, come stai?
“Sto bene, ma un po' dispiaciuto, non siamo riusciti a fare la Juniores, ci sono mancati i ragazzi. Otto dello scorso anno quest'anno sono fuori quota. Ho voglia di crescita, ma non di categoria, ho voglia di un settore giovanile.”
Tiziano Cimini è il presidente del Grottaccia. Un presidente interessato sì alle sorti della prima squadra, ma ancor di più a quelle dei ragazzi, la base sulla quale lavorare per edificare costruzioni durature. Un'interessante chiacchierata con una bella mentalità. Un vero e proprio sportivo al servizio dello sport.
Perché tutti i ragazzi continuano, nonostante la scelta, ad andare verso il calcio a 11?
“Parliamo di calcio a 11: Treia ha due Juniores, l'Appignano una, il San Francesco Cingoli, invece, non è riuscita a farla. Qui c'è una mentalità difficile da sradicare. Nonostante la “rivalità” con Avenale, distante da noi 3 chilometri, sono contento sia in C2, così da poter dare, insieme, un'impronta più importante al calcio a 5.”
La C1 come va (clicca qui per rivivere la stagione 2014-15 del Grottaccia, la prima in C1)?
“La preparazione è iniziata due settimane fa. Non sono un'esperto, ma credo quest'anno sia più difficile dello scorso.”
Come mai?
“Perché con due retrocesse dalla serie B, con le neopromosse che non sono proprio neopromosse leggi Futsal Cobà e Portos...”
Vi spaventa qualcuno?
“Qualcuno dice che il nostro calcio a 5 sia elementare, ma almeno giochiamo a viso aperto. Con il mister ho parlato, mi ha detto: “Mi piace giocarmela con tutti". Ci piace non chiuderci sessanta minuti.”
Obiettivo salvezza?
“Se riusciamo a non fare i play out, per noi sarebbe già una vittoria.”
La squadra è sempre la stessa?
“Si, l'organico è sempre quello. Due ragazzi sono andati via e li abbiamo integrati con i ragazzi della Juniores. Abbiamo scelto una linea giovane, anche se è difficile creare il settore giovanile; il calcio a 11, come ti ho detto, la fa da padrone: Grottaccia dista 4 chilometri da Chiesanuova che ha una squadra in Promozione e un settore giovanile; 7 chilometri da Treia che ha la Seconda Categoria e le giovanili, Appignano, a 6 chilometri, ha una Prima e le giovanili, San Francesco di Cingoli, a 13 chilometri, ha il settore giovanile.”
La Federazione che dice?
“Il calcio a 5 è diventato un movimento importante. A mio parere bisognerebbe migliorare l'articolo 118 perché è solo un sistema per far entrare in contrasto le società. La soluzione sarebbe dare la possibilità ai ragazzi di avere un doppio tesseramento, calcio a 11 e calcio a 5 e, strada facendo, far scegliere loro dove andare.
In questa maniera, con tanta fatica, dopo anni si potrebbe iniziare a progettare qualcosa, ci sarebbe una collaborazione tra le società, l'obiettivo diventerebbe unico, senza rivalità e i soldi verrebbero tolti i soldi di mezzo.”
In che senso “verrebbero tolti i soldi di mezzo”?
“Parlo delle società che chiedono i soldi per i cartellini: se un ragazzo non vuole giocare con me, inutile che lo tenga. Così vale per i più grandi: che ci faccio con un giocatore che sta lì controvoglia? Potrebbe crearmi anche problemi di spogliatoio.”
Non so se ti capita mai di leggere i commenti sotto le interviste e gli editoriali, ma, l'impressione è che spesso le squadre con maggiori possibilità economiche siano quelle più bersagliate: "colpa" della loro gestione o di cos'altro?
“Quando parlo di diverse realtà dalla mia, non mi accanisco, ma non condivido. Un domani che il presidente si stanca e non c'è una persona con le stesse possibilità di andare avanti, quella società che fine fa? Se invece una società è più o meno stata sempre a costo zero s'ingegna, cercando di garantire un futuro per altri 10-12 anni.”
Quanto conta, in una società, avere una giusta mentalità sportiva? E non parlo di vittorie e mercato...
“Ho giocato per trent'anni a calcio, per me è sempre stato un divertimento. Ho giocato 4 anni a Corridonia, non ho mai preso un centesimo, facevo 30 chilometri, ma non ho mai chiesto nulla. E proprio lì ho avuto un grande maestro, un dirigente, per me un idolo e se a Grottaccia ho costruito un bell'ambiente è merito anche suo.”
Ritorniamo alla C1. Parliamo di giocatori: anche quest'estate Diop ha ricevuto tante offerte?
“Si, ma ogni anno lui sceglie l'ambiente. Non è che lo ricopriamo d'oro, ma ha capito che, se va da un'altra parte non trova la stessa situazione."
Per la C1 non avete fatto mercato?
“Abbiamo cercato un ragazzo che gioca a calcio a 11, per noi molto valido, per il resto non vogliamo un giocatore che tra uno, due anni se ne va.”
A fine stagione mi sono arrivate voci che il vostro capitano Nicola Bonservizi voleva smettere.
“Si è vero, ha avuto dei dubbi. La sua vita in due anni è cambiata molto, si è sentito addosso un carico di responsabilità. Poi arriva il mister, quattro parole e via, convince questi ragazzi che è una meraviglia. È molto merito di Massi se c'è quest'ambiente.”
Coppa Marche (andata vinta 5-4 contro l'Atletico Centobuchi, per il tabellone intero clicca qui).
“ “La Coppa la usiamo come allenamento”, dice sempre il mister. Invece a me piacerebbe arrivare lì, alle Final Eight.”
Grazie Tiziano per la disponibilità.
“Grazie a te, a voi, siete come l'aria. Posso ringraziare?”
Certo.
“Volevo ringraziare tutti i ragazzi e i giocatori, il mister, lo staff, i dirigenti e gli sponsor. Fatto.”
Alice Mazzarini
Lady Futsal
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