Massimo Balducci ci racconta una storia:"Vent'anni di Futsal Chiaravalle e quest'anno avrei volentieri organizzato la Coppa"
In compagnia di Massimo Balducci, quarantaquattro anni, rendiamo omaggio al Chiaravalle Futsal, squadra di cui è il presidente e che ha contribuito a fondare, nell'anno del suo ventennale. I rosanero chiaravallesi di Andrea Maggiori stanno onorando al meglio la risalita nel massimo torneo regionale e la lunga storia del club di cui il presidente Balducci è stato testimone e artefice principale.
Salve Massimo e ben trovato!
Partirei subito col fare gli auguri alla tua società e chiederti qualcosa sulla sua nascita, risalente agli albori del futsal marchigiano..
"La società è nata dall'idea di un gruppo di amici tra i quali c'erano Roberto Osimani e Andrea Maggiori, nostro attuale allenatore. Per mancanza di fondi - ti racconto questo aneddoto - la prima squadra che allestimmo aveva le maglie rosanero per riuscire a non dover mai cambiare maglia e poterne così acquistare una soltanto. Quel team era composto da me ed Onorato - ex giocatore della Ternana Calcio - in difesa con Maggiori ed Osimani coppia offensiva. Vincemmo subito, al primo anno, con mio grande stupore visto che doveva essere un anno di conoscenza della nuova realtà. Andammo immediatamente quindi a disputare la serie C e dal primo anno ad oggi non siamo mai più tornati in serie D."
Direi quindi che dal 1990 ad oggi di strada se ne è fatta. Quali sono le tappe della vostra storia che ricordi con maggiore felicità?
"Il punto più alto sono i quattro anni in serie B a metà degli anni novanta. Al termine del quarto anno, a causa della mancanza di risorse economiche, siamo stati costretti, senza retrocedere sul campo, a tornare in C chiedendo di poter fare domanda per la serie C1 pur avendo diritto all'iscrizione in B. Da quel momento vaghiamo nella serie C regionale passando dalla C2 alla C1."
Siete quindi un punto fermo all'interno di un mondo in continuo cambiamento. Ti chiedo: com'è cresciuto il nostro sport nel corso degli anni?
"Mah, diciamo che, da ex giocatore e poi da dirigente, ho potuto riscontrare nel corso degli anni, con l'avvento dei ragazzi stranieri e della loro cultura, un innalzamento del livello generale nel gioco.
Penso però che il movimento in generale non sia migliorato come avrebbe dovuto e potuto. Ci sono tante lacune fra cui la mancanza dello status di calciatore di calcio a 5, finalmente distaccato da quello del giocatore di calcio, e, soprattutto, la scarsa qualità nelle strutture dedicate al nostro sport. Ci sono campi all'aperto e palestre di dimensioni troppo diverse fra loro per fare in modo che il livello di gioco si innalzi ancora di più. Noi ad esempio abbiamo già giocato sia a Fano che a Recanati, due campi all'aperto troppo diversi dal nostro palazzetto di Chiaravalle in parquet e a sua volta diverso dalla palestra di San Liborio a Montegranaro. Sono solo degli esempi. Tutto questo per dire che l'impiantistica rappresenta ancora una lacuna, ovviamente già esistente quando ero soltanto un giocatore e mai colmata veramente soprattutto a livello regionale."
Passiamo ora al presente: come definiresti questo campionato di c1?
"Rispetto agli altri anni è leggermente calato il livello tecnico, forse per la mancanza di stranieri, forse perchè il discorso economico italiano generale ci ha portato ad investire meno risorse economiche o forse semplicemente perchè i presidenti con più possibilità hanno tutti centrato la serie maggiore. Sono tre cose concatenate fra loro."
Siete in lizza per un posto play off ma avete mancato per un pelo l'ingresso nelle finali di coppa. Che bilancio faresti della stagione rosanero fino a questo punto?
"Sicuramente positivissima! Non pensavo di essere in questa posizione di classifica, visto e considerato che abbiamo gli stessi giocatori dello scorso anno e soprattutto che ultimamente, con tanti assenti, stiamo andando oltre le aspettative. Il merito devo dire che è di Andrea, il mister, al quale sono legato e che considero uno dei migliori tecnici in circolazione. Per quanto riguarda il discorso della coppa devo dire che mi dispiace molto ma purtroppo abbiamo sbagliato un match, l'andata contro l'Ankon, e questo è bastato per uscire. Era sicuramente un nostro obiettivo, peccato!"
In caso di passaggio del turno avresti provato ad organizzare l'evento delle finali?
"Sì, sarebbe stato bello. Sicuramente c'era l'idea di fare la richiesta per l'organizzazione. Dopo aver visto il buon lavoro fatto dal presidente Bramucci lo scorso anno a Falconara era un mio obiettivo portare le final eight a Chiaravalle. Purtroppo, come ti ho detto, non è stato possibile."
Per concludere ti chiedo di indicare la tua favorita per questo campionato. Chi vincerà?
"Credo che il Porto San Giorgio sia la squadra migliore, e non perchè è in testa ma perchè mi ha impressionato molto quando li abbiamo incontrati. Penso anche però che il Corinaldo lotterà fino in fondo e darà del filo da torcere ai sangiorgesi grazie anche ad un grande allenatore che conosce bene pregi e difetti della sua squadra."
Grazie Massimo e tanti auguri di buone feste dalla redazione di FutsalMarche.it.
"Ciao, grazie a voi. Alla prossima. Ciao a tutti!"
Stilnovista
Damiano Vallucci
Commenti
Saluti
Ciao!! =)
Saluti a tutti!
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