Il presidente Giuliano Manna ci apre le porte del P'73: "Vogliamo rimanere in C1 e far crescere ancor di più il nostro settore giovanile."
Ha una risata spontanea. Contagiosa. Ti mette il buon umore solo a sentirlo. È appena ritornato a casa dopo essere andato a prendere all'asilo i suoi due bambini.
Bambini che, proprio quando iniziamo l'intervista telefonica, decidono di mettersi a giocare a calcio, dentro casa. Poco importa. L'intervista filerà via liscia come l'olio. Ce ne sono talmente tante da raccontare, che ci estraniamo completamente da tutto.
Il protagonista della chiacchierata è il Pietralacroce '73, una delle società più affezionate al nostro sito, affettivamente ed economicamente parlando. L'intervistato è Giorgio Manna, presidente dalle origini.
Prima d'iniziare l'intervista, mi spieghi perché quel '73 dopo Pietralacroce? La società non è stata fondata nel 2002?
“La storia è lunga. Nel campetto di quartiere a Pietralacroce un gruppo di ragazzi organizzava da diversi anni il Memorial Samuele Mariani, torneo molto sentito in ricordo di un ragazzo scomparso prematuramente. Nel 2001, per rendere formale l'organizzazione del torneo e ristrutturare il campo di calcio della zona, fondiamo l'Associazione Sportiva Pietralacroce. Neanche un anno dopo, ci convoca Florio Burattini, presidente della Polisportiva P 73 (P di “Pietralacroce” e 73 l'anno di fondazione). Ci chiede di unire le forze per ringiovanire il sodalizio. Io mi trovo a presiedere l'A.S.D. Pietralacroce'73. In estate vengo assediato da Omar Mascarini, Simone Gigante e Alberto Brunnelli che vogliono intraprendere l'avventura nel calcio a 5. Si parte.
Due stagioni da protagonisti in serie D, subito finale play-off e sconfitta in semifinale il secondo anno. Nel 2004/05 arriva Bobo, è subito promozione, titolo regionale e finalista in Coppa Marche. Il 2005/06 è la prima stagione di C2, la squadra rivelazione del torneo sfiora i play-off. L'anno dopo arrivano Sciocchetti e Bellavigna, vittoria nei play-off, perdiamo il triangolare per la promozione. La stagione 2007/08 vede il duello tra noi e lo Sporting Lucrezia, vincono loro e noi perdiamo la finale play-off col Fano. La stagione successiva arriva la promozione in C1 ed il titolo regionale. Purtroppo nel 2009/10 torniamo in C2. Nell'estate 2010 Bobo sconfigge il cancro e torna in panchina già a settembre. Nel frattempo Titti assume la guida della juniores, vincerà subito il campionato. La prima squadra centra i play-off, ma il gap per lottare per la promozione è incolmabile. Arriviamo al 2011/12 con la seconda promozione in C1 ed è di nuovo titolo regionale. Partiamo anche con l' under 21. Ora proviamo a salvarci.”
Riassunto perfetto. Ora proviamo a guardare, con la lente d'ingrandimento, a una a una le squadre della società. Partiamo dal terzo momentaneo posto dell' Under 21.
“Si decide tutto domenica (Pietralacroce '73- Tenax) . Possiamo rimanere terzi come arrivare quinti. Piazzarsi al terzo posto sarebbe un grande risultato, soprattutto per il fatto di essere dietro a formazioni attrezzate, società con squadre in A2, come il Civitanova e il PesaroFano. Sarebbe un traguardo storico. La passata stagione facemmo i play off, ma fallimmo. Quest'anno è un bel campionato e, se riuscissimo a mantenere la terza piazza, è come se arrivassimo primi.”
Domenica li andrai a vedere?
“Si, come tutte le volte che ho potuto. Il bello della nostra società è che la prima squadra va a vedere le partite del settore giovanile e viceversa. Tutti vanno a vedere tutti.”
Una bella sinergia.
“Uno dei nostri obiettivi è quello di far crescere il settore giovanile, renderlo competitivo e pronto per la prima squadra. Quest'anno gli under 21 sono stati fondamentali in C1, hanno dato quell'entusiasmo che ha invertito la rotta.”
Visto che hai nominato la prima squadra, parliamone.
“Abbiamo chiuso il girone d'andata con 9 punti, risultato non alla nostra portata. In quello di ritorno abbiamo vinto tutte le gare casalinghe. La squadra, per come era stata allestita, con Baruffi su tutti, ci avrebbe permesso di tenere botta contro certe avversarie. Tre anni fa già l'avevamo fatta, sapevamo come funzionava.”
Capitolo Baruffi: come mai l'addio a dicembre?
“La sua è stata una decisione inaspettata.”
Ci sei rimasto male?
“Se devo dire la verità, si. Noi, però non tratteniamo nessuno. Cristiano aveva voglia di traguardi più ambiziosi, vittoria finale e Coppa Marche, per questo ha scelto la Tenax. Comunque tra di noi è rimasto un buonissimo rapporto. Cristiano, quando può, viene a trovarci.”
In più, rinunce e infortuni.
“Di Pancrazio ha problemi al menisco, stagione finita. Barboni aveva recuperato, ma i perenni disturbi al ginocchio l'hanno di nuovo fermato. Bedini ha dovuto lasciare per problemi di lavoro. In compenso ci siamo rafforzati con Giampaoletti, giocatore trovato da mister Succi; Cristian s'è buttato con entusiasmo, noi l'abbiamo accolto dandogli molta fiducia. Venerdì scorso ha segnato il suo primo gol in campionato.”
Sei giornate dalla fine, come lo vedi lo sprint finale?
“In sei giornate può accadere di tutto. In questa giornata si decideranno molte cose , anche se, purtroppo, non dipende totalmente da noi. Fino all'ultimo proveremo ad agguantare la salvezza diretta. Dall'esperienza di tre anni fa abbiamo imparato a non mollare mai.”
Degli ultimi incontri, qual è quello che ti fa più paura?
“La Montegranarese s'è rafforzata, temo quella trasferta.”
Che campionato è stato quello di quest'anno?
“Un bel campionato. L'Alma Fano, zitta zitta, sta diventando la favorita al titolo. Mi ha molto impressionato. Così come il Corinaldo con Micci e Rotatori.”
Parlami dei tuoi tre allenatori. Partiamo da Andrea Succi.
“E' arrivato quest'anno e s' è innamorato della società. Vorrebbe rimanere con noi. Con lui l'under 21 è arrivata lassù e dire che fino all'ultimo eravamo indecisi se farla... L'under 21 è un campionato dispendioso, grandi costi, trasferte lontane, si gioca la domenica mattina...”
Caratterialmente che tipo è mister Succi?
“E' un bonaccione, a volte troppo buono. Ha un cuore d'oro, darebbe l'anima per i suoi ragazzi.”
Mister Roberto “Titti” Baldassarri, a capo della Juniores.
“E' arrivato tre stagioni fa. Con lui abbiamo investito nel settore giovanile. E' uno che fa esprimere al massimo le potenzialità dei ragazzi. Quest'anno ha fatto un campionato Juniores con un gruppo di Allievi. É uno dei nostri punti di forza.”
I ragazzi sono tutti del posto?
“Si, si. Titti fa anche servizio pulmino, li va a prendere anche a casa. È un carismatico, trascinatore, i ragazzi giocano per lui.”
Per ultimo mister Roberto “Bobo” Marcelletti.
“E' una delle fondamenta della società. Nell'anno di nascita della società Bobo non c'era, al suo posto Simone Giganti. Dopo un paio di stagione è arrivato: una guida, ha dato un'impronta di professionalità. Con lui c'è stata la cavalcata dalla serie D alla C1. Ci ha fatto fare il salto di qualità.”
Che mi dici di Ganzetti?
“Un talento. Noi gli abbiamo dato l'opportunità di crescere, ma credo che, in qualunque posto fosse stato, sarebbe venuto fuori. Bobo ha visto subito che era di un'altra categoria.”
Dimmi una cosa che ti piace e una che non ti piace del calcio a 5 marchigiano.
“Mi piace il legame profondo tra società e dirigenti, cosa non comune negli altri sport. Vedo rapporti sinceri, dialoghi aperti e costruttivi. Non mi piacciono quelle società che scompaiono alla velocità della luce, quelle che continuano a dare fior di denaro ai giocatori per vincere un campionato e poi scomparire: che senso ha? Occorre investire sui giovani e crescere con loro.”
Siamo alla fine. Vuoi aggiungere qualcosa?
“Vorrei chiarire, una volta per tutte, che il Pietralacroce non è l'antagonista del Cus Ancona. Non capisco da dove venga la rivalità che sento circolare. Quest'estate si era anche parlato di un grande settore giovanile...”
C'è un progetto a tal proposito?
“No, nessun progetto. Più che altro un desiderio. Posso fare un saluto?”
Certo.
“Saluto Simone Cherubini, il presidente del Brecce Bianche che ci ha elogiato, ringraziandolo per le belle parole spese.”
Grazie e in bocca al lupo! Magari ci si vede al Gran Galà di fine stagione.
“Dipende da come andrà il finale di campionato... Sai, per quanto io sia sportivo, odio perdere e far finta di nulla... (ride).”
A chi lo dici...
Lady Futsal
Alice Mazzarini
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Commenti
Concordo.... Titti e Bobo martelletti sono due persone splendide e allenatori eccezionali....il presidente Giuliano il presidente che vorrei per tutta la famiglia....il p73 con i suoi ragazzi e dirigenti una vera famiglia di gente onesta e perbene che fa pulsare la purezza dello sport nella realtà del calcio a 5 marchigiano....sono fiero di essere qui con voi
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