A ruota libera con Romolo Dorinzi: "L'emozione della Coppa Marche col Ripa, il finale di campionato che verrà, passando per il passato."
Gentiluomo. Prendo in prestito questa definizione data da una persona quando ho pronunciato il nome del giocatore in questione. Lui è Romolo Dorinzi, pilastro del Ripatransone. Fresco vincitore della Coppa Marche C1. Poteva essere ancora più fresco, se fossimo riusciti a combinare l'intervista una settimana fa, ma, visto il lavoro di Romolo non ci siamo mai riusciti. Mettiamoci pure gli allenamenti suoi e miei...
Tanto per sapere, che lavoro fai?
“Faccio il corriere per una ditta e sono sempre in giro. Oggi (ieri per chi legge, ndr) sono rientrato alle quattro quindi ero più libero.”
Invece gli allenamenti quando ce li hai?
“Lunedì, martedì e mercoledì se giochiamo venerdì; lunedì, martedì e giovedì se giochiamo il sabato.”
Mi dici perché sei soprannominato 'The King'?
“E' un soprannome datomi da un mio amico d'infanzia, ma non è che mi piaccia molto. Quando eravamo piccolini facevamo campionati, tornei e io, già più grande fisicamente avevo anche una grande carica agonistica. Da qui 'The King'.”
Dopo esserci sciolti un po' passiamo a cose serie: la Coppa Marche.
Quanto è stata lunga e dura la strada per arrivare alla vittoria?
“Sotto il periodo natalizio la squadra si è sacrificata tanto, con sedute extra di allenamenti; pensa, il 26 dicembre ci siamo allenati, lavorando tantissimo, ma volevamo arrivare a Falconara per vincere la Coppa.”
Il debutto è stato subito tosto.
“Ci è capitata la squadra più difficile. La Torrese è una squadra ben organizzata che sa giocare.”
Speravate in una vittoria, ma ve l'aspettavate?
“Sapevamo che il cammino sarebbe stato difficile, non c'erano neanche i giorni per recuperare. Dopo aver vinto la prima sfida eravamo sempre più convinti di potercela fare, anche se siamo arrivati alla finale stanchi di testa e di fisico.”
La prima Coppa Marche vinta, dopo averla persa con il Monturano nel 2010 sempre a Falconara. A chi l'hai dedicata?
“A mia madre e a mio fratello. Non erano lì con me, ma mi chiamavano in continuazione, è come se lo fossero stati.”
Cosa ti aspetti dalla seconda fase nazionale?
“Forse non lo sapevi, ma abbiamo già giocato.”
Non lo sapevo. Le solite gaffe che faccio.
“Non ti preoccupare. Abbiamo giocato in casa lunedì scorso, il 16 contro Studio 4 Bologna e abbiamo perso 2-3.”
E ora, siete già fuori?
“Ti spiego; ci sono gironi da due o da tre, noi siamo capitati in quello da tre (Ripatransone, Studio 4 Bologna, Torgianese), ma, avendo perso la prima partita all'80% siamo fuori. Martedì 24 andremo a Torgiano, vicino a Perugia poi dovremo aspettare i risultati dell'ultimo scontro tra le due il 31 gennaio.”
Come mai avete perso contro la squadra bolognese?
“La partita è stata bellissima e tirata, loro sono una bella squadra. Il primo tempo è finito 1-3, siamo riusciti a riavvicinarci, poi, vuoi un po' la sfortuna, un po' il gioco che a tratti c'è mancato, la partita è finita 2-3.”
Tanto per sapere, chi ha segnato?
“Bottolini il primo e Mindoli.”
A proposito di Mindoli; avreste vinto la Coppa Marche anche senza d lui?
“Sicuramente Mindoli non è un giocatore che scopro io. Per una squadra è un elemento forte e importante. Senza di lui non c'è una controprova che avremmo vinto o perso, so solo che con o senza Mindoli ci saremmo preparati per vincere. Certo, uno come lui c'ha messo del suo.”
Perché dopo la brutta parentesi con l'Ascoli Futsal è venuto da voi?
“Prima è andato a Rieti, ma a un certo punto il presidente ha fatto scegliere ai giocatori se andare o restare perché le cose non andavano tanto bene. Al Ripatransone qualche giocatore serviva, l'offerta non è stata malvagia, io lo conosco da anni, il portiere Luciani e il mister pure, così squadra e giocatore si sono scelti a vicenda. Appena arrivato ha, abbiamo messo come obiettivo primario la Coppa e così è stato.”
Il momento più bello della finale?
“L'ultimo rigore segnato da Clerici; quando l' ha tirato non ho neanche guardato, non vedevo l'ora che finisse tutto. È stata un'emozione bellissima.”
La decisione arbitrare durante i rigori ha influito sulla vittoria finale?
“Secondo me, si. Il Chiaravalle ci ha stupiti; in campionato l'avevamo incontrata in casa nostra, vincendo (7-2) e non era affatto così come l'abbiamo ritrovato, ma, sapevamo che in finale sarebbe stato diverso.”
Campionato: cosa ci dobbiamo aspettare dal Ripatransone, dopo un girone d'andata un po' al di sotto delle aspettative?
“A inizio stagione ci siamo prefissati due obiettivi: il primo l'abbiamo raggiunto, la Coppa Marche, il secondo sono i play off. Adesso, però sarà dura perché dovremo andare a vincere a casa di squadre che si devono salvare e non sarà semplice. Tipo domani sera (oggi, ndr) andremo a Senigallia ed entrambe le squadre vorranno fare punti.”
Seconda di ritorno contro l'Audax Sant'Angelo, già incontrata in semifinale di Coppa e priva di Pacenti.
“Giacomo lo conosco, è mio amico da parecchi anni; è un giocatore importante, all'andata ha fatto la differenza. Nella semifinale di Coppa già si era fatto male, ma noi, anche senza di lui abbiamo meritato di arrivare in finale perché abbiamo giocato un bel calcio a 5; certo, se ci fosse stato Giacomo sarebbe stata un'altra partita, anche perché quella volta che persi in finale (Monturano-Acli San Giuseppe Jesi) fu proprio lui a segnare il gol decisivo. L'Audax, comunque è una squadra che sa difendere.”
Chi vincerà il campionato?
“Il Buldog Lucrezia. É una squadra ben organizzata in fase offensiva, difendono bene, giocano bene. Le due sconfitte forse sono state date da un calo fisico, mentale, non so'. Dico che secondo me vinceranno loro, anche se non sarà facile.”
Usa Torrese e Juventina, le momentanee dirette inseguitrici?
“La Torrese è forte in fase difensiva ed è pericolosa in contropiede; la Juventina potrà dire la sua, ma non m'è piaciuta l'organizzazione del gioco; è vero, è più esperta, ma sul piano fisico fa più fatica, soprattutto sulla corsa.”
La squadra vincitrice l'abbiamo detta; chi vedi a occupare i posti play off?
“Buldog e Torrese si contenderanno il primo posto, l'altra play off, Juventina, spero Ripatransone e Bocastrum.”
Perché il Bocastrum?
“Perché sta a pochi chilometri di distanza da casa nostra e perché conosco l'allenatore e alcuni giocatori.”
Il Castelbellino e il Corinaldo, attuali quarto e quinto in classifica che fine faranno?
“Sul piano del gioco nessuna delle due m'ha impressionato. Il Corinaldo è troppo difensivo.”
(Mi esce fuori l'orgoglio corinaldese). Scusa se mi permetto, ma con il Corinaldo, all'andata, non avete perso 7-5?
“Si, ma a me ha fatto più impressione due anni fa, quando giocavo con il Monturano.”
Ti va di fare un passo indietro di un anno, serie C2?
“Dimmi pure.”
Sono curiosa di sapere la tua versione riguardo l' ultimo incontro tra Caffè Portos- Riaptransone.
“Siamo arrivati a quella gara e loro erano primi, noi secondi a due punti di distanza. Lo scorso anno, non per fare il presuntuoso, era una corsa a due, chi sbagliava avrebbe perso. Quel giorno noi dovevamo giocare da loro e lì abbiamo trovato un campo non proprio idoneo per giocare; per farti capire, durante la partita quando andavi a battere i falli laterali c'era gente dietro che t'insultava, a un passo da te. Secondo me, viste le condizioni ,non doveva proprio giocarsi la partita. C'era pure un solo arbitro, neanche due!”
Quale fu il motivo scatenante la sospensione della gara?
“Il Portos va' in vantaggio, il mister chiama un timeout per dirci come ci dobbiamo comportare, rientriamo in campo e Maurinho Dos Santos fa un fallo netto, l'arbitro lo ammonisce, a lui parte la testa, espulso. Da quel momento il putiferio. Maurinho non voleva uscire dal campo, i loro tifosi hanno iniziato a insultarci. Il mister ha chiamato un altro time out e in quel momento s' è levato, da un nostro tifoso, il grido 'Ripa, Ripa', niente di più. Il resto è storia.”
Certo che, in C2, un episodio del genere...
“Ci siamo sentiti privati di una cosa, perché eravamo convinti di poter vincere. Dopo dieci minuti perdevamo 1-0, ma potevamo recuperare. Dopo 17 minuti la gara è stata sospesa. In quell'episodio, però le due squadre centravano poco.”
Chi si sarebbe meritato di vincere?
“Per come giocavamo il calcio a 5, noi.”
Scordiamoci questi brutti episodi e rinvanghiamo un passato da ricordare. Il tuo curriculum futsaliano dice Sangiorgese (serie B), Miracolo Piceno (B), Cus Teramo (B) e Ascoli C5 (A2). Dove ti sei trovato meglio?
“L'anno in cui sono stato veramente bene è stato quello passato nella Sangiorgese; c'erano mister Giordani, Mindoli, Luciani, De Sousa, l'argentino Perez, c'era anche Nucci. Veramente bello, soprattutto perché all'inizio eravamo in maggioranza italiani.”
Ci siamo Romolo, siamo quasi alla fine (rido, ndr). Ultima domanda, d'obbligo, su due allenatori ai quali, mi dicono, sei molto affezionato: Bernardino 'Becco' Giordani (tuo attuale mister) e Nicolino Rocchi (attuale mister del Castorano).
“Sono due genitori per me. Ci sto veramente bene. Mi piace il loro modo di lavorare. Entrambi mi hanno dato tanto, mi hanno fatto crescere, insegnato come si sta all'interno di una società, di un gruppo. A livello tecnico Giordani lavora più sulla fase offensiva, sul pressing, mentre Rocchi su quella difensiva, sui calci piazzati; ma più di tutti mi hanno dato, mi danno a livello umano.”
Finita!
“Un'ora è volata!”
Anche a me. Grazie Romolo. Se vuoi aggiungere qualcos'altro...
“Abbiamo parlato così tanto che ho detto tutto.”
Bè, se ti viene in mente qualcosa, visto che scriverò l'intervista domani (oggi, ndr) puoi telefonarmi o scrivermi su Facebook.
“Ok, grazie.”
Questa mattina alle 8:14 mi arriva un messaggio: “ Ciao Alice mi fai sapere stasera come va la vostra partita (Usa Torrese- Corinaldo, ndr)? Buona giornata!”. Hai capito 'The King' o come lo chiamano ad Ascoli Deking...
Lady Futsal
Alice Mazzarini
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