Luca Pandolfi e la nuova stagione Pesarofano “Obiettivo salvezza e rilancio vivaio. Presi i croati Perisic e Jelavic."

 

Immaginate di essere ad un programma per aspiranti cuochi. Immaginate che vi venga detto di prendere un piatto e di mettere insieme tanti ingredienti diversi.

Versare un pugno di intraprendenza, aggiungere cortesia, condire con tanto entusiasmo ed infine mescolare tutto insieme ad un gran sorriso smagliante.

Una volta tenuto in forno per 5 minuti, il risultato sarebbe un buonissimo piatto, chiamato Luca Pandolfi.

Siamo alla scoperta della società più prestigiosa della nostra regione, il PesaroFano, che vanta la prima squadra nel campionato nazionale di Serie A2. Per non parlare poi delle giovanili. Il loro nome non manca in alcun campionato della regione. Dai giovanissimi all'under 21.

Ce n'è per tutte le età. Scontato che ci sia un lavoro immane dietro le quinte. Un lavoro e un'organizzazione che rimangono sempre un po' all'ombra. E qualche volta è giusto che venga ricordato.

Abbiamo intervistato Luca Pandolfi per conoscere le novità per la stagione che è alle porte..

 

Ciao Luca e benvenuto.

Ciao Claudia, grazie è un piacere.”

 

Partiamo subito col botto. Si vocifera di un nuovo incarico da parte tua nel Pesarofano per questa stagione 2014/2015. Che ci dici al riguardo?

Sì, è proprio così. La società mi ha affidato l'incarico di direttore generale, quindi seguo tutta la sfera relativa alla gestione, a partire dalla prima squadra fino a tutto il settore giovanile incluso.”

 

Spiegaci meglio. Cos'è cambiato nel tuo ruolo rispetto allo scorso anno? Come ti senti in questi nuovi panni?

Cambia veramente molto sia nella teoria che nella pratica. Ho molte più responsabilità che gravano su di me. E' una gestione diretta, che invece prima era suddivisa tra più persone. Ora ci sono solo io, ad occuparmi di visite, tesseramenti, iscrizioni. Tutto quello che riguarda le squadra.

E' un ruolo che mi sarebbe sempre piaciuto ricoprire. Ho trascorso diversi anni alla Vis Pesaro come dirigente accompagnatore, poi 3 anni fa sono arrivato qua insieme a mio figlio, che proprio in quella stagione ha iniziato a giocare nel Pesarofano.

Finora sono stato un normale dirigente. Ora ho più tempo da dedicare a quest'attività, che mi porta via veramente tante energie. Se va bene mi occupa solo dalla mattina alla sera (ride, ndr).”

 

La scorsa stagione è stata una delle migliori del Pesarofano. Una rosa di tutto rispetto e la Coppa Italia lì ad un passo. Un peccato perdere due giocatori come Melo e Tres, se poi ci aggiungiamo anche Sgolastra e Di Tommaso..

Partiamo da Melo. Ha fatto una scelta economica e di vita decisamente diversa dato che è andato a Baltimora. Tres, invece, è rientato nel piano degli stranieri che noi avevamo come società. Lo scorso anno erano 4, per questa stagione abbiamo deciso di ridurre a 3, in modo da dare più spazio ai giovani del nostro vivaio e del territorio. Abbiamo trattenuto Tonidadel, un vero fenomeno.

Di Tommaso era anche allenatore dato che seguiva i più piccoli a Marotta, ha fatto una scelta diversa che tutti rispettiamo. Per quanto riguarda Sgolastra, c'erano diverse esigenze economiche, in piu è stato bravo a salire di categoria e mi congratulo anche con lui. Avrà ovviamente più visibilità in serie A che in serie A2, come dimostra la recente convocazione in Nazionale.”

 

D'altra parte, però, tre innesti importantissimi. Ce li presenti brevemente?

Tramite Mauro Pedinelli, che ringrazio, abbiamo inserito due ragazzi croatigiovani e molto bravi, ovvero Perisic Stjepan e Jelavic Toni, che vantano addirittura qualche presenza in nazionale. Rientrano a pieno anche nel budget. Il loro valore tecnico devo dire che è molto alto.

E poi anche caratterialmente hanno grinta da vendere, non mollano mai e sono molto umili. Veramente un ottimo esempio per i nostri giovani. Avevamo diverse trattative in piedi, che abbiamo risolto non molto tempo fa. Siamo partiti con altri obiettivi, ma comunque abbiamo inserito giocatori di primo livello.”

la preparazione del PesaroFano

Non abbiamo parlato di Giacomo Lamedica perchè lo conosciamo molto bene. Come lo vedi?

Devo dire molto molto bene, è un ragazzo molto serio, non parla molto, ma sul campo è un fenomeno, fa dei numeri da capogiro. Spero riuscirà a prendere il possibile da mister Osimani perché da lui c'è veramente tanto da imparare. E' il primo anno di A2 per lui, però per essere l'inizio sta procedendo tutto decisamente bene.”


E il forte portiere Diego Moretti, che torna finalmente al Futsal marchigiano?

"Dopo Corvatta, è stato prelevato dal Forlì Diego Moretti. Una vera sicurezza e tanta esperienza al servizio di una squadra decisamente ringiovanita, che nei casi di difficoltà potrà contare su un grande numero 1."


Inseriti anche tanti giovani del vostro vivaio, in continua crescita. Una risorsa importantissima per una società che milita in un campionato così prestigioso.

Purtroppo, e inizio con le note negative, se così possiamo definirle, abbiamo perso Cefariello, che è andato in prestito all'Orte. Scelta di vita personale, oltre che di sport. In compenso sono rimasti i '94 dello scorso anno, ovvero D'Angelo, Bacciaglia e Pieri che saranno valide alternative per la serie A2. E poi c'è tutta l'ossatura dell'Under21, cioè i '95 Bonci, Cuomo, Allkani, Galli, che erano nella juniores ma hanno superato il limite d'età.

Osimani ha richiesto di valutare Diego Vagnini, già protagonista in Rappresentativa Regionale e stabilmente ora in prima squadra e Under 21. Tra l'altro le due formazioni s'allenano insieme. E poi c'è Del Carmine, altro ottimo giovane.”

Ci sveleresti gli allenatori di Juniores, Allievi e Giovanissimi?

Come già anticipato, Osimani è stato confermato nella prima squadra, con il suo assistente Facchini. In Under21 ritroviamo Gurini, che appunto collabora con Osimani e di recente ha preso il patentino a Coverciano. Pianosi sempre sulla panchina della Juniores, mentre Rosario Messina allenerà allievi e giovanissimi, e aspira a prendere il patentino quanto prima.”

 

Usciti già da un po' i calendari. Solito girone per voi (Serie A2/A). Che obiettivi vi siete posti?

Come sempre, ci sono squadre attrezzate ed altre meno. Il girone lo conosciamo già. In base anche ai movimenti di mercato, noi partiamo per raggiungere una salvezza tranquilla e per far crescere in misura sempre maggiore i nostri giovani. Strada facendo valuteremo in base agli sviluppi, considerando che ci sono squadre che hanno organici che sarebbero competitivi anche in serie A.”

 

C'è qualche ringraziamento che vorresti fare?

Innanzitutto, vorrei dire che questo è un gruppo eccezionale. Approfitto di questa intervista per ringraziare tutti i ragazzi dello scorso anno, perché vivere con loro le Final Eight in Sardegna è stato molto bello, sono rimasto stupito. Quindi faccio un in bocca al lupo a tutti loro per l'imminente stagione, in qualunque club si siano trasferiti.”

 

Il sogno sportivo di Luca Pandolfi..

Nessun sogno particolare per la prima squadra, come ho già detto puntiamo a salvarci e strada facendo vedremo come andrà. Mi piacerebbe vincere titolo con la Juniores, anche se si tratta di una formazione composta da giovani del '97 e'98, quindi hanno un anno in meno considerando che di solito la Juniores raggruppa '96 e '97. Ma sono un gruppo già affinato e non avranno problemi.”

Alberto Pieri, Luca Pandolfi e Fabrizio Pianosi

La sorpresa più bella?

La sorpresa più bella è la nuova squadra dei giovanissimi, che ho creato proprio io: mi piacerebbe togliermi qualche soddisfazione con loro, quindi arrivare ai playoff e alle finali di coppa. Sarebbe anche un premio per tutta Pesaro, che sta seguendo questi ragazzi che dal calcio si sono trasferiti al futsal.

Abbiamo anche il progetto della scuola calcio, ma per fare questo ci servirebbe un palazzetto solo per noi.

Per le giovanili penso che la vittoria fine a se stessa non conta niente, si potrebbe vincere facendo giocare i più bravi, ma non si valorizzerebbe tutto il gruppo. Ci saranno scambi tra le varie squadre, quindi andranno Allievi in Juniores, Juniores in Under 21. Vogliamo vederli crescere. In questa ottica, essendo la prima società della regione, proviamo ad arrivare fin dove possiamo.”

 

Manca solo la cigliegina sulla torta... Il femminile!

Stiamo pensando anche a quello. Quest'anno non ce n'è stato il tempo, ma con Carlo l'idea c'è già da diverso tempo. Ci piacerebbe molto.”

 

Grazie Luca e in bocca al lupo.

Grazie a te e a Futsal Marche.”

 

 

 

Queen Futsal

Claudia Catena

 

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