Ambizione e successo, ecco il PesaroFano 2016-2017 di patron Lorenzo Pizza: "Subito la A1, poi via ad un gran progetto..."
Tanti. Tanti e troppi anni sono trascorsi dall’ultima fugace apparizione di una marchigiana nella massima Serie nazionale.
Da tempo si spera che un’altra forza, ambiziosa e duratura, possa affacciarsi definitivamente nell’olimpo del Futsal per regalare alla nostra regione la ribalta più grande, a suggello di un movimento in crescita giorno dopo giorno.
E’ così che tutte le Marche si abbracciano intorno al nuovo PesaroFano di Lorenzo Pizza e alla sua ambizione di successo.
Un presidente giovane, ruspante e con un sogno in fondo al cuore: portare i rossiniani, in tempi brevi, ad occupare le prime posizioni sulla scena nazionale. Cambiamento è la parola d’ordine.
Alle parole sono seguiti i fatti, alcuni clamorosi. Per rimpiazzare un monumento come Roberto Osimani è arrivato Cafù, il tecnico Campione d’Italia con l’Asti.
E con il nuovo tecnico ecco anche i giocatori dove spiccano delle stelle assolute come Très, Burato, Stringari e il ritorno di Giacomo Lamedica.
Finita qua? Non ci rimaneva che chiederlo proprio a lui, all’uomo del momento. E così, in esclusiva per Futsalmarche.it abbiamo raggiunto telefonicamente proprio Lorenzo Pizza per un’intervista decisamente scoppiettante.
Buonasera Lorenzo e grazie di essere con noi
“Grazie a te Peppe, è sempre un piacere per me”
Sei entrato a piedi pari e sei diventato in pochissimo tempo uno dei personaggi principali del nostro Futsal. Cosa ti ha spinto a tuffarti in questo mondo?
“Del mio ingresso ha grande merito Carlo Mercantini grazie al quale ho fatto da sponsor con l’Italservice sia al PesaroFive che al PesaroFano. Poi, durante le ultime Final Eight di Coppa Italia, ho preso in mano la gestione diretta dell’evento e mi sono appassionato a tal punto che non riuscivo più a staccarmi dalla squadra e dall’allenatore. Una passione che è cresciuta a tal punto che mi sono ritrovato presidente, quasi senza accorgermene”
Il Palafiera è sempre stato un teatro caldo ed accogliente nelle sue giornate migliori, cosa si potrebbe fare per riempirlo ancora di più?
“Pubblicizzare, e in questo stiamo lavorando duramente. Il ruolo di Addetto Stampa che l’anno scorso era di Matteo Magnarelli quest’anno sarà ricoperto da Elisabetta Ferri, mentre con Matteo continueremo a lavorare sulla gestione del sito internet e della televisione. Lo riempiremo, è uno dei miei obiettivi.”
Un presidente caldo e passionale o un manager riflessivo e professionale, come si definisce Lorenzo Pizza?
“Una buona via di mezzo. Non voglio fare il presidente padrone, sono uno che ama delegare ai preposti e competenti. La squadra la fanno allenatore e DS e così deve essere. Te lo dico perché in questo sport spesso il presidente tende a sostituirsi…”
Parlando di PesaroFano. Sono arrivati l’allenatore campione d’Italia e degli acquisti di caratura esplosiva, si punta decisamente in alto?
“Puntiamo dritti alla Serie A1. Ci hanno avvicinato degli sponsor importanti, altri stanno avvicinandosi. Allo sponsor piace la visibilità, e la visibilità si ottiene con squadre di un certo livello.”
Che importanza dai alle riconferme della rosa dello scorso anno?
“Tonidandel, il nostro capitano, Cuomo e Napoletano sono giocatori fondamentali. “Toni” sarà il collante tra il nuovo e il vecchio, è il primo consigliere del mister ed è la nostra faccia esterna. Un simbolo. Michele e Maurizio sono due ragazzi di prospettiva incredibile che già lo scorso anno hanno avuto modo di dimostrare il loro valore, saranno preziosissimi.”
L’allontanamento di una figura storica come Roberto Osimani è stato assorbito dall’ambiente o credi ci vorrà un po’ di tempo per metabolizzarlo?
“Penso che ci vorrà tempo. Al di là di tutto Roberto è una grandissima persona, ci siamo incontrati di recente anche per motivi di lavoro e il rapporto è sempre cordiale e caloroso. Volevamo un allenatore a tempo pieno anche per colpire una parte della società che non era più idonea al nostro progetto. Gli auguro il meglio”
Capitolo futuro. Quali sono i programmi e le ambizioni della società?
“ Creare un movimento importante. Parlavo con uno sponsor ultimamente e gli spiegavo che a me piacerebbe riprodurre ciò che succede in Spagna dove aziende leader nei rispettivi settori si legano a squadre di Futsal…”
Un settore giovanile che definire florido è dir poco. Si continuerà su questa linea?
“Assolutamente sì, che verrà rafforzato investendo anche sull’under 21 e le altre formazioni. Questa parte di PesaroFano (le squadre giovanili nda) sarà gestita interamente da Carlo Mercantini e Luca Pandolfi, in maniera autonoma e con risorse dedicate solo ed esclusivamente alla crescita dei nostri ragazzi. Puntiamo ai cento tesserati.”
Ci presenti le varie figure del tuo organigramma societario?
“ I due cardini rimarranno sempre Paci e Mercantini, quest’ultimo nel ruolo di vicepresidente. Alberto Pieri, nostro direttore generale, e Giovanni Baldelli completano il quadro delle persone con le quali mi confronto quotidianamente. Una sorta di direttivo al comando di questa società”
Facciamo un gioco. Sono passati tre quattro anni da questa intervista. Ti vedi ancora al timone dei rossiniani? E dove immagini di trovare la squadra?
“Spero proprio di essere io al timone, magari in Serie A1 ad un livello medio-alto. Per primeggiare in Italia servono dei budget stratosferici. Ci stiamo muovendo bene, siamo ambiziosi e abbiamo voglia di crescere. Puntiamo a diventare nel tempo la quinta-sesta squadra a livello nazionale. Senza bruciare le tappe però…passo dopo passo”
Cosa manca ancora a Pesaro per il grande salto?
“Degli sponsor con la S maiuscola. Gente che abbia passione, che investa, che condivida i nostri sogni. Aumentare il pubblico e garantire maggiore visibilità diventa un punto cardine della nostra politica.”
E quindi mirate a regalarci a noi, e a tutta la regione, questa Serie A1…
“Sì, da subito se ci riusciamo!”
Peppe Gallozzi
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