L'Italservice PesaroFano si ferma in semifinale. Il capitano Tonidandel: "Peccato, volevamo regalare la finale a Pesaro."
PESARO- L'Italservice PesaroFano, detentore del titolo, si ferma in semifinale. Il campo dice Came Dosson C5, quel Came Dosson sconfitto proprio un anno fa in casa sua, a Villorba, sempre nella semifinale di Coppa. Pari e patta.
Vantaggio Came Dosson dopo appena un minuto con Siviero. Nella ripresa trova il pareggio il PesaroFano con Pedaleira, gara equilibrata, fino a quando, a tre dal termine Sviercoski sigla il vantaggio. Portiere di movimento per gli uomini di Osimani, ma la mossa non ha l'effetto desiderato. Sulla sirena arriva la tripletta del dei trevigiani grazie a Quinellato (per il tabellino clicca qui).
Il capitano, Felipe Tonidandel, è seduto in panchina, è rimasto solo lui, gli altri se ne sono andati. Occhi lucidi, mille pensieri in testa. Si sente il peso della sconfitta sulle proprie spalle, perché lui è il capitano, lo stesso capitano che un anno fa alzava la Coppa Italia, facendo entrare il PesaroFano nella storia della manifestazione, nella storia del calcio a 5 italiano e marchigiano. Mi accoglie con il sorriso, nonostante tutto.
Quanto avresti voluto rialzare la Coppa qui a Pesaro, davanti al vostro pubblico?
“Lo scorso anno nessuno ci credeva, ma abbiamo vinto. Quest' anno mi dispiace, giocavamo in casa, almeno la finale l'avremmo voluta conquistare.”
Cosa non è andato questa sera?
“Volevamo portare la partita fino alla fine, anche se loro avevamo più cambi, e ci siamo riusciti. Negli ultimi tre minuti abbiamo dato tutto, ma durante l'incontro non siamo riusciti a giocare come volevamo."
Lo scorso anno segnasti il pareggio di una finale poi vinta; siglasti il 5-5 che vi regalò i calci di rigore poi il titolo. Quello che vi è successo la scorsa stagione, in un certo senso vi si è rivoltato contro in questa.
“Già, rivedi tutto il film della Coppa 2015. Questa sera siamo stati anche un po' sfortunati, ma loro hanno meritato.”
Hai qualcosa da recriminare?
“I ragazzi hanno dato tutto, i giovani così come quelli nuovi non ancora inseritesi totalmente nei nostri ritmi, li devo ringraziare tutti, hanno corso come pazzi.”
Un saluto a chi, in questi giorni, vi è stato vicino.
“Aver giocato ieri sera (venerdì, ndr) davanti a tutto quel pubblico (circa 800 persone, ndr) è stata una grande emozione. Peccato non aver regalato alla città una finale.”
Ad una ad una si spengono le luci e a me torna in mente una frase “che tu possa incontrare la vittoria e la sconfitta e trattare questi due impostori allo stesso modo”. Si vince, si perde, è il gioco.
Alice Mazzarini
Lady Futsal
p.s. In una serata dal gusto amaro della sconfitta, c'è un retrogusto dolce ed è quello della vittoria, la vittoria nell'aver rivisto Andrea Ganzetti, dopo la brutta storia del Cosenza Futsal e la scia che ha lasciato, su un campo da calcio a 5, sul campo del PalaFiera insieme ai suoi compagni. Per ora solo riscaldamento, ma la sua grinta, in letargo per qualche mese, non tarderà a farsi di nuovo sentire. Forza Andrea!