Dal Torneo delle Regioni con le Marche, all'A2 per arrivare alla Nazionale A, il super salto triplo di Andrea Ganzetti: "Una roba grossa!"
Giugno, mese di esami.
Maturandi e laureandi sudano sopra dispense e quadernoni foderati di appunti.
La testa è rivolta al futuro.
Fra questi c’è un ragazzo di Ancona, ha 21 anni e domenica 18 Giugno ha vestito per la prima volta la maglia della nazionale italiana di calcio a 5.
Si chiama Andrea Ganzetti.
Il Ganzo ha interrotto gli studi ed ha risposto alla chiamata del c.t. Menichelli.
Un esame dribblato agevolmente prima di partire ed uno superato con l’aiuto della buona sorte il giorno dopo il rientro a casa.
“Abbiamo passato l’esame in 12 su un centinaio. Ammetto che la fortuna ha fatto la sua parte (edulcorando le sue dichiarazioni, ndr) “
In mezzo il sogno azzurro di uno dei più giovani talenti del futsal marchigiano, salito alla ribalta delle cronache nella stagione appena conclusa con la maglia del PesaroFano C5.
In occasione della doppia amichevole contro il Vietnam del coach italiano Sergio Gargelli, la nazionale italiana apre le porte ai giovani più promettenti del futsal tricolore.
E dire che solo 13 mesi or sono Andrea aveva difeso i colori delle Marche al 51° Torneo delle Regioni in Basilicata agli ordini di Mirco Angeletti.
Un raduno di 6 giorni che Andrea Ganzetti farà fatica a dimenticare...
“E’ stata una roba grossa. Un’esperienza unica. Siamo stati da mercoledì al martedì successivo in albergo a Gabicce e ci siamo allenati a Pesaro tutti i giorni.”
Fra tanti esordienti l’emozione avrà prevalso durante le prime sgambate. Come pensi di essere andato?
“Durante le prime sedute ero un attimo in difficoltà, il ritmo era molto più elevato rispetto a quello a cui sono abituato. Andavano tutti a mille. Ho faticato, ma poi piano piano ho colmato il piccolo gap iniziale, probabilmente più legato ad un fattore psicologico che fisico.”
Non abbiamo avuto modo di vedere i match. Qual è stato il tuo minutaggio?
“L’amichevole della domenica (finale 1-1, ndr) l’ho vista quasi tutta dalla panchina giocando solamente gli ultimi 5 minuti. Credo però di essere piaciuto al mister ed infatti nella gara del giorno dopo mi ha dato molta più fiducia. Nel ruolo di pivot ci siamo alternati io e De Oliveira. Sono stato felicissimo.”
Ben 6 giorni a contatto con quelli che dovrebbero essere i futuri campioncini azzurri. Quale dei tuoi colleghi ti ha impressionato di più?
“Beh, De Oliveira è un toro, bravo con i piedi e forte fisicamente. Poi anche Boaventura e Murilo Ferreira hanno dimostrato tutta la loro forza. Se giocano dove giocano ci sarà un perché, no?”
Sicuramente. E cosa mi dici, invece, del mister, Roberto Menichelli?
“Il mister è il numero uno. E’ un motivatore mostruoso, ed è preparatissimo. Mi ha fatto proprio una grossissima impressione. Pensa che in pochissimi giorni è riuscito a dare un minimo di identità ad una squadra totalmente nuova, portandoci addirittura a battere una nazionale ben collaudata come il Vietnam.”
Merito del mister o della differenza di qualità?
“Di entrambe le cose, sicuramente. Però il Vietnam è una buonissima squadra. Hanno una circolazione palla rapidissima, sono dinamici e intensi. Se siamo riusciti a fare bene è anche grazie alle riunioni tecniche mattutine del mister. Due ore al giorno in cui ci ha dato un’impronta tattica di squadra, oltre che insegnare tanto ad ognuno di noi. Spero di poter fare altre esperienze di questo tipo.”
Sguardo al futuro. Il tuo destino in nazionale passerà anche per le tue scelte in sede di mercato. In quale squadra giocherà Andrea Ganzetti il prossimo anno?
“L’idea è quella di restare a Pesaro nonostante siano arrivate altre proposte interessanti. La società al momento è un po’ ferma e si saprà qualcosa in più tra circa una settimana. Diciamo che il mio obiettivo prioritario è quello di restare in serie A2 e continuare in questa crescita, anche perché gli studi continuano ad andare alla grande (sorride, ndr).”
Prima di salutarti voglio chiudere con te la sterile polemica nata sul nostro portale, nella sezione dedicata ai commenti, fra i tuoi sostenitori ed i sostenitori di Jacopo Serrantoni, altro talento del nostro futsal. Cosa ti senti di dire, in proposito?
“Qualcosa ho letto, ma sinceramente non mi importa. Lui è un giocatore molto forte, con caratteristiche diverse dalle mie pur facendo lo stesso ruolo. Anche lui meriterebbe un’opportunità in azzurro. Glielo auguro.”
I marchigiani tinti di azzurro ci riempiono di orgoglio. Lo speriamo anche noi. Grazie Andrea per il tuo tempo ed in bocca al lupo per il futuro.
“Crepi il lupo e grazie a voi.”
Damiano Vallucci
Commenti
Mmmha vorrei farti i complimenti x quanto capisci... Sara pure scoordinato come dici te ma la nazionale se la stramerita dunque x favore evita questi commenti.
Confermo Ganzetti in nazionale = la nazionale è proprio per tutti.....
VORREI CONOSCERE QUESTO FENOMENO CHE SI RITIENE IN GRADO DI GIUDICARE UN ATLETA CHE ALLA SECONDA STAGIONE NEL FUTSAL VINCE LA CLASSIFICA U21 CON 55 GOL VINCE IL CAMPIONATO , 26 GOL IN A2 GIOCANDO A PIENO DA FINE NOVEMBRE . Forse il precedente interlucotore puo lucidargli le scarpe se ne e' capace.
hs7
Dopo questa cazzata puoi andare pure al mare!
Mi sfugge dove si sia rovinato Bacaloni. Ha scelto di tornare a vivere a casa e ha iniziato a lavorare.
Gioca per divertirsi in una squadra che ha scelto lui. E lo fa con un'educazione e serietà spaventose per un ragazzetto di 20 anni. Raccogliendo pure buoni risultati.
Serantoni non lo conosco. Invece Ganzetti è il trionfo dell'esempio da seguire. Non solo ha ottenuto risultati sportivi mostruosi, ma è pure in gamba all'università, non rinunciando alla sua proverbiale vitalità.
L'umiltà bisognerebbe averla quando si fanno commenti anonimi senza la minima cognizione di causa.
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