Jacopo Serantoni, è nata una stella: "Dobbiamo salvarci in A2 con il Civitanova. Altrimenti tutti i miei gol saranno stati inutili... "
I giovani: la nostra speranza, la nostra passione, la nostra forza.
Quando mi trovo ad osservare gli score delle squadre marchigiane e noto le buone prestazioni dei più giovani non posso nascondere la mia soddisfazione, la mia contentezza.
Così la mia curiosità di scoprire e farvi conoscere il personaggio prima ed il futsaler dopo cresce di secondo in secondo e non finisco a pensarci che decido di intervistarlo.
Poi scopro che non è cresciuto sul parquet, tutt’altro, a 18 anni ha lasciato il calcio a 11 poco prima di diventare professionista ed ha scelto il futsal: “vincevo tanti tornei estivi, segnavo un sacco di gol ma soprattutto mi divertivo come un matto così, durante il ritiro precampionato col Civitanova in serie D, decido mollare e passare al calcio a 5.”
E quando gli chiedo cosa ha notato di differente tra i due mondi lui risponde semplicemente: “basta calcioni, scivolate o corse senza senso, nel futsal bisogna saperci fare davvero!.”
Eh già, aggiungo io…
Signore e signori ecco a voi di Jacopo Serantoni, 20 anni, pivot del Civitanova in serie A2 e colonna portante della formazione under 21 di mister Vagnarelli prima in classifica. Ha guadagnato minuti dopo l’addio di diversi big della compagine rossoblu di mister Lepretti. E sta ripagando la fiducia della società. A suon di gol. Ben 11.
Ma la strada per la salvezza della prima squadra è ancora lunga.
Lui, però, non sembra intimorito, è un ragazzo semplice, cortese, brioso: “nel tempo libero gioco con la play, sto su facebook e adoro giocare a poker, ho una fidanzata da più di un anno e mezzo, ma non la faccio venire a vedere le partite perché se viene non segno quasi mai!”
Vuole prendersi il peso delle responsabilità nonostante la giovane età e coltiva un sogno. Futsalmarche.it non vi negherà certo il piacere di leggere le sue parole.
Eccoci Jacopo, benvenuto!
“Ciao Rimpiazzista, è un piacere scambiare due chiacchiere...”
Partiamo da sabato scorso, debacle in casa contro il Lecco (clicca qui per tabellino), hai segnato la tua 11 rete stagionale, ma hai rimediato un rosso...
“Si, sono stato espulso per doppia ammonizione quando mancavano 90 secondi alla fine. Mi era stata fatta un entrata pericolosa e non mi avevano fischiato neanche fallo; ho accennato (una nostra fonte ritiene che l’accenno sia stato abbastanza notevole, ndr) ad una protesta ed ho beccato il primo giallo, poi nella ripresa ho fatto fallo di mano e la giacchetta nera mi ha mandato anzitempo negli spogliatoi.”
Lo sai che questo è un aspetto che devi migliorare?
“Verissimo, anche perché, pur da penultimi, stiamo dando del filo da torcere a tutti e ci manca un po’ di fortuna per portare a casa qualche punto in più. Poi magari c’è da dire che nel secondo tempo abbiamo avuto un calo fisico, eravamo in vantaggio alla fine della prima frazione di gara...”
Sarà dura salvarsi quest’anno?
“Dura? Durissima! Ma ci sono ancora tante partite da giocare e sono sicuro che se continuiamo a giocare così possiamo ancora salvarci. Tutti ancora ci crediamo e questo è fondamentale.”
Tu però ti stai affermando sempre di più come bomber...
“Bomber è una parola grossa. Ho iniziato a giocare dal primo minuto solo un mese e mezzo fa dopo l’addio di Piersimoni, Latini e Baldelli e ho siglato 11 reti: per essere definito un bomber ancora non bastano, devo farne ancora tanti altri.”
Intanto, però, goditi il momento, non è da tutti a vent’anni avere una media di poco meno di due gol a partita e per di più in serie A2...
“Si, quello sicuramente. Sto segnando tutte le partite, mi dispiace solo il fatto che con le mie reti ancora non riesco a far vincere la squadra.”
Cosa ci dici delle partenze di dicembre?
“La società ha deciso di cambiare perché quei ragazzi, come ha detto il Presidente, non si erano integrati bene in campo, magari a causa di diversi modi di giocare. Ma a livello tecnico sono tre bravissimi giocatori che sicuramente faranno bene in qualsiasi altro club. A me è dispiaciuto, ma da quel momento ho avuto la possibilità di giocare di più. Vorrei solo riuscire a essere più determinate per la mia squadra, insomma, voglio la salvezza.”
In under 21 la musica è diversa visto che la tua squadra è al comando della classifica. Ti faccio un tranello: se dovessi scegliere tra la vittoria del campionato con un buon cammino alle fasi nazionali nell’Under o la salvezza della prima squadra, cosa sceglieresti?
“Non saprei risponderti, tengo troppo ad entrambe. Non lascerei indietro nessuna delle due. Il massimo sarebbe salvarci e vincere lo scudetto Under 21!”
Così è troppo comodo. Allora cambieresti le tue reti con la salvezza?
“Per un attaccante non segnare non è che sia molto piacevole. Cioè se non buttassi la palla in rete, non è che servirei a molto lì davanti! Ci dovrei pensare molto… su, guarda facciamo così, la risposta è questa: se non segnassi non mi farebbero nemmeno giocare!”
Troppo diplomatico… Descrivimi con due sole parole cosa pensi dei tuoi due mister, Marco Vagnarelli e Angelo Lepretti?
“Per mister Vagnarelli direi grinta e tenacia, invece per mister Lepretti direi che è un grande motivatore e una persona che a me ha dato tanta fiducia e tranquillità oltre a darmi la giusta consapevolezza dei miei mezzi.”
Ti ricordi l’emozione del tuo primo gol? Cosa hai pensato tornando a centrocampo dopo essere diventato un marcatore in serie A?
“Il mio primo gol è stato lo scorso anno contro Milano. Abbiamo pareggiato 3 a 3, io ho fatto il primo gol in scivolata sul secondo palo, magari non un gran gol ma si può dire che quel pareggio fu fondamentale ai fini della salvezza raggiunta e quindi lo fu anche il mio gol. Quando tornavo a centrocampo ero felicissimo, quasi non ci credevo: il momento era arrivato davvero dopo essersi fatto attendere a lungo.”
I ricordi come questi sono importanti. Ti aiutano a superare i momenti bui, Jacopo ci siamo quasi ormai, vuoi salutare o ringraziare qualcuno?
“Ringrazio i miei mister che mi stanno insegnando molte cose, i miei compagni e il presidente Mauro Grandicelli che ha creduto in me 2 anni a fa. E un grazie speciale a tutti voi di Futsalmarche!”
Aspetta Jacopo, scusami, un’ultima domanda: il tuo sogno nel cassetto?
“Sogno, sogno?”
Si, spara!
“Il sogno per un giocatore della mia età è arrivare in Nazionale. Bisogna sempre guardare in grande…”
Guarda in grande, Jacopo. Non smettere mai di farlo. Salva il tuo Civitanova e continua a regalarci emozioni al ritmo dei tuoi gol.
Rimpiazzista Futsalmarche
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Commenti
Se è per questo neanche un piccolo trafiletto sulla vittoria del campionato under 21!!! Se aveva vinto Pesaro sai che COMMENTI!?!?!?
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