Mister Osimani sul PesaroFano: "Abbiamo un nucleo forte con tanti giovani intorno. Capitan Ditommaso? L'esempio per ogni ragazzo italiano."

 

É sempre un piacere scambiare due chiacchiere con Roberto Osimani e l'occasione, a pochi giorni dall'inizio del campionato di serie A2, che vedrà il PesaroFano esordire nell'ostica trasferta di Belluno, viene dall'amichevole disputata da Ditommaso e compagni nella verde Torgiano.

Per la cronaca partita vinta dagli ospiti 3-2: grandissimo gol proprio del capitano nel primo tempo; pareggio locale prima della sirena. Nella ripresa, bravi i marchigiani a reagire al vantaggio della Torgianese con una bellissima azione del neo arrivato Andy e finalizzata da Zanchin e poi, allo scadere, definitivo vantaggio ancora con un ispiratissimo Ditommaso.

Roberto Osimani, il Vate delle panchine marchigiane

 

Chiediamo innanzi tutto al mister come sta andando la preparazione...

Sotto il profilo dell'impegno dei ragazzi, della qualità del lavoro e anche della quantità, mi posso ritenere più che soddisfatto. É chiaro che, essendo la squadra totalmente rinnovata, abbiamo meno tempo per trovare la giusta amalgama”

 

Una squadra che riparte da Ditommaso e che, con l'inserimento di due ottimi giocatori come Andy e Zanchin, oltre al probabile arrivo dell'ex Civitanova Dalle Molle, sembra ben attrezzata per il campionato, lasciando anche spazio alla crescita di qualche giovane interessante.

“La filosofia della società, in sede di messa in piedi della rosa, è stata proprio quella: costituire un nucleo forte, mettendo intorno dei ragazzi, quasi tutti italiani, che per quest'anno, potranno fare esperienza, giocando solo qualche minuto; ma che, in chiave futura, potranno dire la loro.

E' chiaro che, più il nucleo è forte e più i giovani potranno migliorare velocemente, potendo confrontarsi con giocatori di qualità che, direttamente o indirettamente, possono influire sulla loro crescita. Oltre tutto, essendo quello che abbiamo chiamato 'nucleo forte' costituito di pochi elementi, è stata obbligata anche la scelta, per motivi numerici e organizzativi, di allenarci tutti insieme”.

 

Passando all'analisi del campionato, gli addetti ai lavori hanno già sentenziato su come il livello del girone A si sia abbassato ulteriormente. E chissà se il PesaroFano stia pensando al colpaccio...

“Ma no... alla vittoria del campionato non ci pensiamo proprio. E poi lasciami dire che, per quanto uno lo possa conoscere, l'insidia della A2 sta proprio in questo: per motivi vari le squadre si rinnovano profondamente e ci vuole del tempo per assestarsi e capire le avversarie e la loro forza.

Certo che c'è un'idea di base che mi sono fatto; ma la mia preoccupazione principale è la creazione della nostra identità e il giusto affiatamento, la giusta chimica insomma. Senza questa cosa, non solo non sapremo il nostro grado di competitività, ma posso affermare tranquillamente che non avremo niente, a prescindere dai risultati ottenuti”.

Il PesaroFano durante la preparazione

Stuzzichiamo ulteriormente il mister sul fatto che, tranne sporadiche eccezioni, nel girone A di serie A2 si è parlato pochissimo di mercato: colpa della crisi o del fatto che ci sono squadre che stanno bluffando?

“Il mercato si è fatto molto verso la fine e questo è stato determinato dalla crisi; poi sicuramente qualche strategia è stata messa in atto, per tenere nascosto il colpo fino a quando il giocatore non è atterrato dal Brasile, per evitare 'scippi' dell'ultimo momento.

Comunque, riguardo al mercato, ho notato un grande interesse per gli italiani e questo conferma una mia idea: nel campionato di serie A2, come in quello di B, la differenza la potrebbe fare proprio la qualità degli italiani”.

 

Giovanni DitommasoA proposito di italiani e qualità, concludiamo l'intervista con un cenno al capitano del PesaroFano, Giovanni Ditommaso, autore, nell'amichevole di Torgiano, di una rete di gran classe, con avversari saltati come birilli e palla depositata in rete. Alla faccia di chi lo riteneva solo “di quantità”!

“Ditommaso è l'esempio che deve seguire, secondo me, un ragazzo italiano. Lui ha cominciato dalla serie D, ha fatto la serie C2, ha fatto la C1 e poi la serie B e la A2; e non è stato un giocatore che, arrivato in serie D, ha fatto subito la differenza: si è guadagnato il livello raggiunto, centimetro dopo centimetro.

Chiaro che questo gol, da scuola extra-lusso brasiliana, ha sorpreso anche me; ma, con quella mentalità, mica lo so dove puoi arrivare! L'unico limite è madre natura; ma questo è l'esempio da portare per i giovani e sono felice di averlo nella mia squadra”.

 

Ringraziamo il Vate Osimani, inviando un grosso in bocca al lupo per l’imminente inizio del campionato di A2 a tutto il PesaroFano.

 

Pa.To

Paolo Augusto Menconi