Dall'isola dei cannonieri alla Nazionale, il racconto di Astrogol: "Io, Nico Sgolastra e le emozioni immense di questa maglia azzurra."

 

Avrei tante domande da fargli. Come, dove, perché, quando. Ma il tempo non c'è. Le lancette corrono inesorabili. “Ciao Alice senti non avrei problemi a fare un'intervista, ma domani (oggi per chi legge, ndr) ho tutta la giornata impegnata con gli allenamenti. Sono libero dalle 14:30 alle 16:30 e poi dopo cena”. Se non ti dispiace ti posso chiamare alle 14:30?”. “Va bene”. Lo chiamo a quell'ora. Nessuna risposta. Lo richiamo dopo cinque minuti, nulla. Aspetto un po'. Lo chiamo alle 15, ancora niente. Decido di provarci un' ultima quarta volta, silenzio. Gli invio il messaggio per rimandare a domani, forse c'è stata qualche variazione di programma e l'ha saputo solo all'ultimo. Lascio il telefono sulla scrivania. Quando torno due sue chiamate. Lo richiamo.

Pronto? Parlo con Nico Sgolastra?

Si, sono io.”

Così inizia l'intervista a Nico Sgolastra, recanatese, classe '88, per la prima volta alla corte di Menichelli in Nazionale. I sogni son desideri, diceva una famosa canzone e Nico ha sognato talmente tanto, a occhi aperti e chiusi che si sono trasformati prima in ardenti desideri poi in reali emozioni. Il suo cammino inizia con la maglia dell'HR Recanati con la quale conquista il titolo di capocannoniere (salvo retrocedere). Decide di mollare il lavoro e provare a vivere di calcio a 5. Passa al Civitanova Marche di Osimani dove in tre anni (A2-B-A2) si guadagna i suoi spazi. Per lui una consacrazione.

Nico ancora non ci crede. La sua voce lo tradisce. Non si è ancora reso conto di essere entrato nel giro della Nazionale maggiore. Non si è reso conto che, d' adesso in poi il cielo sarà sempre più blu.

 

Nico SgolastraScusami se ho insistito, devo richiamare domani?

No, è che abbiamo avuto una riunione.”

 

Dove sei ora, in camera? Possiamo parlare?

Si si.”

 

Posso chiederti con chi condividi la stanza?

Con un giocatore del Cagliari, Luca Ruggiu, che tra l'altro gioca nel mio stesso girone (A2 girone A). Anche per lui è la prima volta in Nazionale maggiore, era stato “solo” in quella Under 21.”

 

Conosci il sito?

Come no, lo leggo tutti i giorni! Ma ora che m'intervisti devo rispondere con un italiano perfetto o lo aggiusti te?” (ride).

 

Parla come vuoi, l'importante è che tu riesca a spiegarmi come ti stai sentendo (sorrido).

La sera prima di partire ero emozionatissimo.”

Come è stato l'impatto?

Mi sono trovato bene fin da subito. I ragazzi più esperti, quelli ormai da un po' nel giro della Nazionale, si sono messi a disposizione di quelli nuovi, ci hanno messo a nostro agio. Non me l'aspettavo.”

E che t'aspettavi?

M'aspettavo di trovare più distacco tra i veterani e i nuovi arrivati, invece...”

 

Chi sarebbero i veterani?

Mammarella, Onorio, Vampeta, Lima, Ippoliti, praticamente quasi tutti...”

la Nazionale italiana (?)

Dove siete in ritiro?

A Velletri. Da i 20 che siamo ne usciranno 14 che domenica partiranno alla volta della Norvegia per la sfida play off andata e ritorno contro la Norvegia valida per la qualificazione ai Mondiali in Tailandia di quest'estate.”

 

Tu come ti senti in mezzo a tutto ciò?

E' un'esperienza tutta da vivere il più tranquillamente possibile poi quello che viene, viene. Questo è un punto di partenza, non di arrivo. Ancora non ci credo.”

 

Ti va di raccontarmi la giornata di ieri fino a oggi, la tua prima giornata in maglia azzurra?

Certo. Sono partito dall'aeroporto di Falconara, da solo, con il volo delle 8 per Roma. Arrivato nella capitale ho aspettato gli altri compagni che non sapevo come individuarli; tra me e me mi rassicuravo dicendomi che dovevano avere almeno una cosa con la "targa" della Nazionale, un borsone, qualsiasi cosa. Poi ho trovato tre ragazzi, ci siamo presentati e insieme a loro abbiamo aspettato tutti gli altri. Da lì con il pullman siamo andati in albergo. Pranzo, presentazione dello staff...”

Così serio e formale come siamo abituati a immaginarci?

Si; ci hanno dato regole, orari, di tutto e di più. Sono cose che fanno crescere.”

Scusami se t'ho interrotto, continua pure nella descrizione.

“Dalle 14:30 alle 16:30 riposo poi allenamento.”

 

Di che tipo?

Niente pesi, niente corsa, più tecnico. E più basato sul conoscerci. Possesso palla con diverse tematiche e più partitelle da quattro, cinque minuti con cambi di squadre e giocatori. Alla fine dell'allenamento abbiamo provato gli schemi di calcio d'angolo. Non sono mica abituato a questi ritmi!”

 

Come no? Giocando in A2, con Osimani...

Non togliendo nulla ai ragazzi dell'Under 21, ma quando cinque giocatori hanno deciso di andare via il livello degli allenamenti si è un po' abbassato. Comunque ieri, alla fine dell'allenamento doccia, cena e in camera alle 22:30.”

Poi?

Ho parlato un po' con il mio compagno di stanza, ma alle 23 mi sono addormentato.”

 

Questa mattina?

Sveglia alle 9”.

Alle 9 pronti o sveglia a quell'ora?

Che dici, troppo sfacciato? (ride).”

Roberto Menichelli, ct della NazionaleNo, per carità, ma pensavo prima.

No no, sveglia alle 9, entro le 9:30 colazione e alle 10 pronti per andare al campo. L'allenamento di oggi è stato simile a quello di ieri con aggiunta di movimenti per andare a tiro, con ritmi ancora più alti.”

Come ti trovi con Menichelli?

E' un professionista. É una persona pacata, che dice le cose in faccia, uno che si fa rispettare e ci tiene che le regole vengano rispettate. Sa fare gruppo.”

Mi racconti il momento preciso in cui ti è arrivata la notizia della convocazione?

In giro la gente mormorava già da un po'. Io rispondevo che neanche lo volevo immaginare, volevo solamente pensare a fare bene con il Civitanova. Lunedì, nel primo pomeriggio mi chiama Osimani, mi dice di non farmi illusioni, ma che qualcuno mi chiamerà per la convocazione al raduno della Nazionale. Ero con un amico, sono diventato bianco cadaverico.”

Cosa credi abbiamo trovato in te?

Non ho una risposta precisa riguardo alle doti tecniche e tattiche. Sono contento, però dei sacrifici fatti per arrivare fino a qui.”

 

Merito tuo, ma anche di mister Osimani.

Premettendo che, se non avessi avuto la voglia di fare sacrifici, impegnarmi al massimo, di mettercela tutta non sarei arrivato da nessuna parte. Detto questo, il mister è stato uno dei primi che ha creduto nelle mie potenzialità; il primo anno che sono arrivato al Civitanova, dalla C1 all'A2, per me il calcio a 5 era un altro sport. Il primo anno volevo mollare, Osimani mi ha convinto ad andare avanti, così come il presidente Mauro Grandicelli mi ha voluto fortemente qui.”

Nico Sgolastra con la maglia dell'H.R.RecanatiCosa spinge un ragazzo a lasciare il lavoro per un sogno?

La passione. A 5 anni già giocavo a calcio a 11. Volevo arrivare in alto, ma mi sono fermato in Eccellenza. Quando mi hanno chiamato dal Civitanova non c' ho pensato due volte, ho parlato con i miei genitori poi sono andato avanti con la mia testa.”

 

Chi è, chi è stato Favetti per te?

E' stato il mio capitano da quando sono arrivato. Lo considero un grandissimo amico. Il primo anno che sono arrivato qui non mancavano le discussioni poi ho iniziato a conoscerlo sempre più e ho capito che quello era il suo carattere. Non solo mi ha aiutato a crescere in mezzo al campo, ma mi ha aiutato anche al di fuori.”

 

Tu che carattere hai? Sono andata a sbirciare su Facebook e dalla foto, rasato, abbronzato, “fisicato” e con orecchino all'orecchio sei il ritratto del calciatore! (rido)

Non m'hai fatto mica un bel complimento!(ride). Ti posso allora dire che l'apparenza inganna. Sono un tipo socievole, mi piace rapportarmi con gli altri, a tratti sono anche timido.”

Ti ho interrotto un'altra volta. Parlavamo di Favetti; che hai provato quando ha abbandonato la squadra?

A livello di squadra è stata una grossa perdita. Ha delle doti tecniche fenomenali. Uno dei giocatori più forti del girone, forse della categoria.”

 

Come finirà questo campionato?

Ci davano per spacciati perché rimasti senza stranieri, con quattro italiani più un argentino. Siamo riusciti nell'impresa, salvandoci a tre giornate dalla fine.”

E' vero che ti sono già arrivate alcune offerte? Belluno, Foggia...

Di sicuro quando vieni convocato in Nazionale la gente inizia a conoscerti. Prima ero conosciuto solo dalle squadre marchigiane, ora invece ho più visibilità. Ci sono state proposte, ma non ti confermo nulla.”

Su Facebook tuo fratello Alex scrive: “L'amore per la propria passione che diventa uno stile di vita fatto di gioie e delusioni, di umiltà e tenacia”. Ti ritrovi nelle sue parole?

C'ha azzeccato al volo.”

 

Anche lui gioca a calcio a 5?

No, lui vola in deltaplano. Con lui non parlo mai di futsal perché più di tanto non ne capisce. Quelle parole m'hanno fatto venire la pelle d'oca.”

 

Che stagione è stata questa?

Da incorniciare, meravigliosa. Abbiamo raggiunto la salvezza, il nostro obiettivo e da quel momento in poi non puoi che fare meglio. Potrei definirla come la migliore stagione della mia vita; non ho mai fatto tutti questi gol (terzo nella classifica marcatori, ma primo italiano con 25 gol) e non ho mai contribuito così tanto per una meta finale.”

 

Avresti mai pensato di arrivare a questo punto?

Lo sognavo.”

 

Allora ogni tanto i sogni si realizzano?

A volte si.”

 

Sono le 16:17. Alle 16:30 parte il pullman che porterà la Nazionale ad allenarsi. Vai pure Astrogol. I sogni non aspettano. E grazie.

 

Lady Futsal

Alice Mazzarini