Marco Capretti, un altro giro di giostra: "A Grosseto è stata durissima. Final Eight? Saremo gli intrusi, magari in casa nostra.."
Martedì 12 marzo 2013.
L’attesa per avere il risultato mi logora. Mi ritrovo su facebook e sono on line le foto dei giocatori che si abbracciano, hanno fatto già la doccia e festeggiano nei pressi della Bombonera di Grosseto.
La tentazione di telefonare è tanta. Per sentire le prime impressioni del mister a caldo. Decido di contattarlo lui risponde con voce squillante: “domani Rimpia, chiamami domani e ti racconto tutto. Ora lasciami godere questa vittoria coi ragazzi”.
Queste le prime parole di mister Marco Capretti alla fine della seconda gara del triangolare valevole l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia di serie B. Dopo aver superato l’imponente corazzata dell’Atletico Arzignano (sabato 26 gennaio al Pala Savelli) con un granitico 4-1, la formazione biancazzurra di capitan Fusco si impone a Grossetto nei confronti della Coop. Atlante (8-7) sul filo di lana.
Con estrema puntualità attendo il giorno successivo e riprovo. Richiamo. Nemmeno due squilli e risponde.
“Ciao Rimpia!”
Benvenuto mister, non posso che iniziare coi complimenti. Raccontami questa grande impresa.
“Innanzitutto grazie! Che dire? Gran soddisfazione, questa vittoria è stata veramente bella. Siamo partiti subito sotto, 2-0, poi abbiamo rimontato fino al 2-3. Nel secondo tempo allunghiamo sul 3-6. Poi i nostri avversari schierano il portiere di movimento e ci fanno quattro gol in pochi minuti: 7-6. Ribalto la situazione facendo la stessa mossa tattica col portiere e pareggiamo. Infine è stato Giampiero Mindoli a coronare il sogno, a 8 secondi dalla fine, infilando a porta vuota il gol del successo quando di nuovo loro giocavano con cinque giocatori in movimento.”
Una storia da raccontare e raccontare, allo sfinimento. Oggi è il day after, come ti senti?
“Benissimo, è stata davvero molto dura, io ho sempre detto che noi con questa categoria e con queste squadre c’entriamo poco e niente, ma l’avventura della Coppa è iniziata, già di per sé, come fosse stato un sogno, dalla qualificazione al termine del girone d’andata con il terzo posto in campionato, all’incredibile vittoria sull’Atletico Arzignano che dopo gli acquisti di dicembre viaggia solitaria in prima posizione nel suo girone senza prendere quasi mai più di 2 gol a partita. E la gara di ieri, sensazionale, emozioni che restano impresse per quanta soddisfazione creano e per i ricordi che lasciano.”
Ma alla luce del risultato della prima gara non potevate non crederci, o sbaglio?
“Mah, crederci sempre! Però ti dico questa: leggendo le qualificate alla fase finale e la rosa delle ultime candidate, tra i giocatori e la società è iniziato un giochetto. Si chiama “trova l’intruso”. Beh, l’intruso è proprio il Porto San Giorgio. Io credo che questo traguardo ce lo siamo meritati sul campo, ma per il resto saremo davvero gli intrusi della situazione. Penseremo a dare il meglio, come facciamo sempre, ma ci confronteremo con squadroni di altissimo livello che nulla hanno a che fare con la nostra filosofia societaria e, soprattutto, che hanno aspettative completamente diverse dalle nostre, assieme al budget economico, ovviamente.”
Detta così sembra una favola, e le favole sono sempre storie di fantasia, chi ti conosce però sa che tu non credi molto nelle storie di fantasia. Sei un pragmatico, un tipo piuttosto determinato. Ti chiedo: come si arriva a qualificarsi per un evento di carattere nazionale come le Final Eight di Coppa Italia e come ci si confronta con società di un certo prestigio?
“Hai ragione, per me ognuno si costruisce il proprio destino, il cosiddetto caso è solo un piccolo dettaglio, il più delle volte per nulla determinante ai fini dei risultati. Il tuo destino te lo devi cercare e ciò che semini raccogli. Noi siamo giunti fino a qui perché i ragazzi se lo sono meritato sul campo, hanno messo passione e sacrificio ad ogni allenamento, e questa è una storia che va avanti dallo scorso anno, quando tutti ci davano per spacciati prima del tempo. Questa è la forza della mia squadra, ho fatto scommesse su scommesse, abbiamo creato un gruppo solido dove ognuno è complementare all’altro. Ad esempio da Bottolini e Mindoli sarebbe stato difficile aspettarsi un adattamento immediato al nostro gioco, anche perchè sono cresciuti alla corte di allenatori come Becco Giordani e Nicolino Rocchi, così abbiamo cercato di modificare parzialmente il nostro gioco dando loro possibilità di esprimersi al meglio con una mentalità tattica che sviluppa poco possesso di palla e difendendo molto bassi. Di contro loro due si sono messi completamente a disposizione della squadra, con grande umiltà e professionalità. Abbiamo trovato un compromesso così efficace che oggi ci ritroviamo a parlare di Final Eight!”
Appunto la Final Eight, cosa mi dici di questa nuova avventura? Come affronterai questo impegno?
“Non ne ho la minima idea, ancora devo smaltire la sbronza della qualificazione. Ma ti racconto un aneddoto. Una sera con mia moglie e una coppia di amici coniammo una espressione scherzosa, forse una scusa per motivare un attimo di distrazione o una ambizione recondita. Lo chiamammo giro di giostra, quasi a voler giustificare una marachella, finanche una scappatella, avvenimento fugace, ma eccitante, da affrontare con leggerezza ed autoironia, quasi con timore, ma allo stesso tempo con grandissima curiosità. Poi col tempo il giro di giostra è passato dalla teoria alla pratica - ma non nella mia vita privata, ci mancherebbe - ma nel futsal.”
E cosa rappresenta nel futsal il tuo giro di giostra?
“Rappresenta tutto ciò che è molto impegnativo, quasi fuori portata, ma estremamente stimolante dal punto di vista agonistico. Un altro obiettivo a media gittata così arduo da raggiungere che quando ci arrivi non ti resta che esultare come un bambino. Ecco, per me, le Final Eight di Coppa saranno l’ennesimo giro di giostra, anche se questa volta la giostra sarà illuminata e sgargiante come non mai. Ed ormai il biglietto lo abbiamo in mano!”
Fantastico. Prima di congedarci facciamo un tuffo nel campionato che vi vede impegnati nella corsa play off. Sabato scorso contro il Forlì, già matematicamente in A2, potevate raccogliere un po’ di più?
“Sicuramente sì, abbiamo sciupato una buona occasione, ma, al contrario di come hanno scritto da Forlì sul loro sito, la squadra che è venuta al Pala Savelli sabato scorso non era fatta di seconde linee o tantomeno il loro allenatore ha messo in pratica una sorta di ampia rotazione. E a dire la verità la cosa mi ha dato un po’ fastidio. Insomma non partivamo favoriti e non abbiamo chiesto niente a nessuno. E’ così che deve essere, non sia mai. Non vorrei che si pensi il contrario, insomma. Loro hanno fatto la loro gara al massimo delle loro possibilità, ed hanno vinto, punto.”
Chiarissimo, ma il Forlì lo ritroverai proprio alle Finals di Coppa. Stai sognando la tua rivincita?
“Sportivamente parlando, sì! Poi viste le altre pretendenti, direi che il Forlì forse è la squadra migliore da incontrare al primo turno. Il sorteggio darà il suo responso. Per noi, comunque, cambia poco, è già tanto essere nell’urna.”
Essere nell’ urna e magari ospitare l’evento. Sappiamo che avete dato la vostra disponibilità come evolve la situazione?
“Sì è vero, sarebbe meraviglioso. La Federazione tende a valutare diversi fattori per l’assegnazione, dalla qualificazione della squadra alla fase finale fino anche alla reputazione delle strutture sportive e ricettive locali. A mio parere i più papabili siamo noi e Rossano Calabro. Diciamo che Porto San Giorgio sarebbe una location all’altezza, posizione geografica favorevole un po’ a tutti, palas di indubbia qualità e prestigio. Inoltre stiamo già approntando attrazioni ed eventi extra agonistici che renderanno l’evento molto appetibile e divertente per il pubblico.”
Ci sarà qualche sorpresa?
Esatto, siamo fiduciosi! Intanto, però, pensiamo alla trasferta di sabato a Barletta dove andremo con pochissimo allenamento e un paio di infortunati. Sarà dura.”
Beh, come sempre, ma tanto ci sei abituato.
(ride, ndr) ”Sì, è vero, hai ragione, altro giro di giostra!”
Perfetto mister, è tutto. Ti rinnovo le mie congratulazioni e ti faccio un in bocca al lupo per il campionato. E per la Coppa, in tutti e due i sensi!
“Grazie Rimpia, bellissima chiacchierata. E grazie a tutto il Porto San Giorgio. Un saluto a tutti i futsalmarchigiani!”
Rimpiazzista Futsalmarche
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Commenti
mi scuso con il forli.... ma ho solo detto:
complimenti a loro per la meritata vittoria fermo restando che non mi e' piaciuto quanto detto sal mister a fine partita riportato anche sul sito in merito all'ampia rotazione... in quanto ognuno del quintetto titolare ha giocato almeno 30 minuti su 40.
preciso inoltre che in merito al sorteggio ho detto:
per noi visto il valore delle squadre non ci sono preferenze... anzi penso che tutte vorranno imcontrare noi..... anche se a me sinceramente piacerebbe incontrare il forli per vedere chi gioca senza ampie rotazioni
tutto cio premesso mi scuso con il forli' se sono stato frainteso.... sottolineando la grande sportivita, correttezza e forza della sqiadra romagnola
RSS feed dei commenti di questo post.