Si presenta il nuovo Delegato Provinciale Claudio Marconi: “La Serie D simbolo di aggregazione. Daremo regole certe e serietà!”

 

Ieri la città di Ancona, con la finale Scudetto tra Pescara e Luparense, ha toccato con mano dopo tanti anni la vetta del Futsal.

Tuttavia, si sa, non c’è vetta se sotto non c’è una base.

E questa deve essere bella solida per supportare tutto quello che c’è sopra.

Il pensiero non può che andare alla nostra SerieD, campionato oggetto di importanti riforme negli ultimi giorni.

L’iscrizione gratuita è ormai cosa fatta e c’è da giurarci che i cambiamenti non siano finiti qui.

Abbiamo voluto parlare della categoria più “popolare” direttamente con Claudio Marconi, nuovo Delegato Provinciale di Ancona presentatosi ufficialmente nell’ ultima riunione in Federazione.

 

Marconi, dopo tanti anni da dirigente e parte attiva di un Futsal giocato, ha scelto la via istituzionale per portare la sua voglia di fare e il suo desiderio di cambiamento al servizio dell’unico padrone: il pallone che rotola, rigorosamente a rimbalzo controllato.

 

Ciao Claudio e grazie di essere con noi

“Grazie a voi e complimenti per il lavoro che fate!”

 

La prima domanda è secca, di puro impulso. Cos’è per te la SerieD?

“Il campionato della gente che si vuole divertire, ovviamente essendo tutelata. E’ motivo di aggregazione ancor prima che di sport, è questo che la rende diversa dagli altri campionati. Sono stati tanti anni in mezzo al campo, al seguito della squadra, e il desiderio di vivere il gruppo veniva ancor prima del risultato in sé per sé. Nelle idee e nelle intenzioni dovrebbe essere così”

 

Cosa ti ha spinto dopo tanti anni da dirigente a tentare la carriera, per così dire, “istituzionale”?

“Curiosità, entusiasmo e novità. Per me si tratta di un’avventura nuova, mai vissuta fino a questo momento. Grossi traguardi sportivi non ne ho mai raggiunti ma avevo bisogno di qualcosa di nuove, che mi desse nuove motivazioni. E’ da qualche mese che il Comitato Provinciale me lo chiedeva e alla fine ho accettato”

 

L’iscrizione gratuita alla Serie D può essere considerata il primo passo di un cambiamento. Cosa si può fare di concreto per permette alla gente di risposare la causa della D?

“E’ sicuramente un primo passo e deve ritenuta fondamentale. Alla prima riunione ho subito detto che il problema economico, che non riguarda solo lo Sport sia chiaro, era il primi su cui intervenire. In questo senso va letta con grande soddisfazione. Dobbiamo essere bravi a fornire prodotto e assistenza. Ci sono tanti campionati amatoriali, che ormai sono realtà concrete, che fagocitano una parte di ragazzi “togliendoli” alla SerieD perché meno impegnativi. Quello che dovremo cercare di fare è tornare a rendere la D un po’ più alla portata di tutti. Ci vorrà tempo e la riforma della C2, con la riduzione delle squadre, potrebbe aiutarci su questa strada”

L'Anconitana di quest'anno

La Finale Scudetto ci ha fatto toccare con mano il Futsal che conta. Parlando di spettacolo, come incentiveresti la spettacolarizzazione del campionato di Serie D?

“Regole certe e serietà, questo deve essere l’aspetto centrale. La D deve iniziare nei tempi giusti, che ritengo essere la terza settimana di Settembre. E’ impensabile che squadre di quinta serie debbano iniziare la preparazione ad Agosto. Il divertimento e l’aggregazione deve essere alla base di tutto. Sicuramente posso dire che verrà studiato qualcosa per migliorare dove si può migliorare. Sarà importante ragionare tenendo d’occhio la tempistica”

 

Un velocissimo salto alla stagione appena conclusa. Da dirigente dell’Anconitana, gir.B, è stato grande il rimpianto per non aver vinto il campionato?

“Delusione immensa perché si tratta di un traguardo che abbiamo cullato e sognato da dicembre in poi. Dopo la vittoria in casa del Palombina siamo andati primi e da lì condotto un gran campionato, certo che se perdi due scontri diretti vuol dire che ti manda il quid in più. Faccio tanti complimenti al Candia e a mister Campenni così come li faccio al Montesicuro TreColli che con i nuovi acquisti si è dimostrata la squadra più forte del girone. Il dispiacere è anche per aver lasciato una grande famiglia, un grande gruppo. Leggendo i commenti sembra che abbiamo fatto contenti tanti per non essere andati su…qualcosa di buono abbiamo fatto”

 

Guardando alla C2 gir.A di quest’anno emerge un dato. Le quattro retrocesse sono state le quattro promosse dalla SerieD. Il gap è troppo ampio? Come si può ridurre secondo te?

“Con la riforma della C2. Troppe squadre, vanno ridotte numericamente e aumentate nella qualità. In questo il Comitato Regionale si sta già muovendo e nell’arco di due anni riusciremo a completare la riforma. Vado tuttavia controcorrente con il dato, rimanendo convinto che secondo me le prime cinque squadre del mio girone, il B, quest’anno avrebbero tutte fatto una bella figura in C2.”

 

Ti senti di fare qualche ringraziamento?

“In primis a Marco Capretti e tutto il Comitato Provinciale per la fiducia che hanno riposto nei miei confronti. Ringrazio tutti quelli che hanno convissuto con me in questi anni e auguro a tutti le migliori fortune. Un augurio particolare a mister Gabriele Sirolla per la sua nuova avventura, sperando che possa trovare le migliori soddisfazioni sportive.”

 

In bocca al lupo Claudio

“Crepi il lupo!”

 

 

Peppe Gallozzi

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