I primi giorni di Montemurro Presidente: "Sono felice come un bambino, hanno vinto il cambiamento e la follia di un uomo!"
Il Futsal, lo Sport, il Mondo, vivono di date.
Il 19 Dicembre 2016 potrebbe essere la data spartiacque della nostra amata disciplina.
Al termine di una serrata battaglia elettorale, Andrea Montemurro, con ben 94 voti favorevoli, ha superato la concorrenza di Alfredo Zaccardi diventando il nuovo Presidente della Divisione Calcio a5.
Un traguardo prestigioso e ricco di oneri per il Neo eletto, che si è subito manifestato impaziente di iniziare il suo nuovo mandato.
Una politica all’insegna del cambiamento, della crescita e dello sviluppo del Calcio a 5, radicandosi nuovamente nel territorio.
L’abbiamo raggiunto telefonicamente, in esclusiva per Futsalmarche.it, dopo i suoi primi giorni di lavoro sfruttando una della sue rare pause.
Possiamo ufficialmente dirlo, benvenuto Presidente…
“Eh si. E’ meraviglioso, ho realizzato il sogno della mia vita. Professionalmente è un punto d’arrivo incredibile, sono felice come un bambino”
Immagino siano stati giorni difficili ed intensi. Cosa si porterà dietro da questa battaglia elettorale?
“Il ricordo di una giornata splendida, di un gruppo di lavoro meraviglioso. Una vera e propria famiglia quella che si è creata insieme a tutte le persone che in questo mese hanno lavorato al mio fianco. Sarà il ricordo più forte”
Candidature respinti, veti, difficoltà, burocrazia… c’è un momento in cui ha pensato “ma chi me lo sta facendo fare”?
“Ci sono stati momenti di scoraggiamento, questo sì. Chi me l’ha fatto fare non l’ho mai pensato, perché sapevo che si sarebbe trattato di una battaglia difficilissima che meritava tutti i sacrifici possibili. Scardinare un sistema consolidato da vent’anni è qualcosa di impossibile. Quando ho accettato, immaginavo di dover incontrare difficoltà quotidiani, tutti mi avevano avvisato che mi sarebbe stato fatto di tutto, e così è stato. Il gruppo intorno a me mi ha sempre dato la forza di andare avanti, agendo da squadra vera.”
A chi è andato il primo pensiero dopo l’ufficialità della vittoria?
“A mia figlia. Mi ha aspettato sveglia fino a mezzanotte e mi ha abbracciato… potete capire”
Nell’intervista pre-elettorale ha parlato di cambiamento. Come intende attuarlo?
“Già nei metodi quotidiani. Dal giorno del mio insediamento alle dieci di mattina ero in Divisione e rimango lì quotidianamente dalle 8.00 alle 22.00 (ho già fatto aumentare il turno della sicurezza). Sto dedicando tutto me stesso a questo compito, cambieremo a trecento sessanta gradi, ridando centralità alle società. E’ quello che è sempre stato il mio sogno, e ora mi ritrovo a viverlo.”
Tanti consiglieri eletti facevano parte della squadra del suo avversario, Alfredo Zaccardi. Prevarrà la collaborazione in nome del Futsal?
“I consiglieri sono stati eletti democraticamente e per me è una prerogativa sufficiente. La collaborazione sarà piena, totale e assoluta. La democrazia non ha padroni, io sarò Presidente per quattro anni, loro consiglieri per quattro anni. La strada sarà quella di lavorare insieme nel pieno rispetto delle persone. Conosco molti di loro e li ritengo persone preparate e competente. Calegari, Salviati, Farabini solo per citarne alcuni, conoscono regolamenti e sono molto attivi sul territorio, saranno preziosi. Noi non siamo la politica, siamo il Calcio a 5, se questa gente è stata eletta è sacrosanto e giusto che stia là”
Visibilità e Settori Giovanili, cambieranno le cose?
“Saranno modificati, in meglio. A livello di visibilità puntiamo a migliorare del 300% rispetto all’anno passato. Punteremo sul radiofonico, su altri canali. Cercheremo di mettere il Calcio a5 all’attenzione degli italiani, il resto sono chiacchiere da bar. Come Settore Giovanile saremo in linea con il Settore scolastico, che è la base di questo sport. Bisogna potenziare i corsi sia d’allenatore che da dirigente, diventare dinamici che è stato il nostro limite fino ad ora”
Secondo lei cos’ha vinto, il programma di Andrea Montemurro o la grande voglia di cambiamento del popolo del pallone a basso rimbalzo?
“Hanno vinto il cambiamento e la follia di un uomo che ha deciso di sfidare le istituzioni dello Sport che ama partendo da fuori. Durante il mio discorso, in cui mi sono anche un po’alterato, ho detto che bisogna pensare al futuro e andare avanti. Siamo lo sport più praticato d’Italia abbiamo una responsabilità enorme.”
Ha seguito nelle Marche l’elezione di Marco Capretti? Un iter pre-elettorale per certi versi simile al suo…
“Conosco benissimo la questione. Con Marco ci siamo sentiti tante volte, è un innovatore, mi piace. E’ un uomo del 2.0, è nel mio cuore e lo sa!”
Con l’occasione di invitarla ufficialmente nelle Marche, le dico che la nostra è una terra florida di giocatori, mezzi e risorse che aspettano solo di essere valorizzati. Abbiamo trovato la persona giusta in Lei?
“Aspetto l’invito ufficiale da Capretti allora (risata ndr). Non posso dirlo io, lo diranno i fatti. La situazione che ho trovato non è per nulla rosea, c’è molto da lavorare. Con passione”
Prima di congedarci le lascio l’ultima battuta libera per i ringraziamenti
“Ringrazio tutte le società che hanno scelto il cambiamento e io sento il peso di ognuna delle loro scelte. Non so se sarò più bravo di chi mi ha preceduto ma ci metterò il mio massimo. Ieri mi hanno raccontato di una storia nel femminile, mi sono fatto dare il numero del presidente e l'ho chiamato. Lui non mi ha votato, ha creduto allo scherzo. Io sono il Presidente di tutti. Non esiste chi ha votato e chi no. La competizione oggi è finita, adesso siamo nel "fare". Tutti insieme dobbiamo remare verso l'unica direzione, divenire tra i dieci Sport più popolari in Italia”
Peppe Gallozzi
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