Emanuele Morettini, presidente dell'Avis Genga: "L'ultima partita nell'impianto, la più emozionante, poi la catastrofe. Ora? Non molliamo!"
“Tra le nuvole e il mare si può fare e rifare, con un po’ di fortuna si può dimenticare” si poteva ascoltare nella canzone “Domani” dedicata al terremoto in Abruzzo, ma non va tralasciata la strofa “dove sarò domani?”. Probabilmente è quest’ultimo quesito ancor più del primo ad aver attanagliato i pensieri delle persone coinvolte nel recente nubifragio che ha particolarmente coinvolto la nostra regione.
Nel seppur piccolo mondo futsal la società più colpita è risultata l’Avis Genga, che ha letteralmente osservato in maniera inerme e impotente affondare la propria struttura sotto un lago di fango.
Per dar voce a quella società che in questo momento si sta domandando più frequentemente come sarà il domani, abbiamo deciso di intervistare il presidente Emanuele Morettini.
Salve presidente, innanzitutto grazie per la disponibilità nel rispondere a queste domande in un momento così difficile. Inutile chiederle come va...
“Grazie a voi. Diciamo che va...Non è stato semplice affrontare la prima fase dell'emergenza ed è ancor più difficile gestire ora la situazione per poter continuare l'attività e portare a termine i campionati a cui partecipiamo.”
Quest’ondata di maltempo è riuscita ad abbattere anche infrastrutture nuove di zecca, progetto tutto da rifare?
“Per quanto riguarda il nuovo sintetico abbiamo sperato fino alla fine di salvarlo, ma non c'è stato nulla da fare. Il telone dell'impianto è fortemente danneggiato e non sappiamo ancora se l'impianto di riscaldamento potrà essere ripristinato con qualche oneroso intervento.”
Avete già quantificato i danni?
“Ad oggi, a più di due settimane dal triste lunedì, ancora no. Purtroppo più lavoriamo al ripristino della struttura e più troviamo brutte sorprese. Vivevamo questo impianto sette giorni su sette, visto che da poco avevamo anche acquistato una rete da tennis ed avevamo avviato dei corsi. Negli spogliatoi adiacenti avevamo due magazzini che contenevano il materiale sportivo, le documentazioni burocratiche amministrative e le nostre due coppe disciplina. In ogni momento ti accorgi di ciò che ti manca, basti pensare allo scorso venerdì quando poco prima della trasferta ci siamo resi conto che anche la borsa medica è andata persa. Qualcosa è riemerso dal fango ma molte, purtroppo tante cose sono andate distrutte o rovinate.”
Il Comune o perlomeno la Regione vi aiuterà a far tornare tutto alla normalità?
“Abbiamo avuto un primo incontro con il Comune e fin dalle prime battute si è dimostrato molto vicino al nostro dramma. Il “Palacinghiale” per noi è tutto, ci siamo cresciuti e siamo molto legati a questo posto. E’ un impianto fondamentale per la crescita dei giovani del nostro comprensorio e dobbiamo ripristinarlo quanto prima. Siamo in attesa di capire quanto i nostri amministratori comunali possano venirci incontro, ma restiamo ottimisti.”
Immagino non ci sia ancora nulla di definitivo, ma avete già un’idea di come comportarvi, di come reagire?
“Non ci siamo persi d’animo e la reazione è stata immediata: già il giorno seguente l'alluvione, dopo un primo sopralluogo che ci ha letteralmente traumatizzato, abbiamo deciso di cercare di recuperare il recuperabile. Per cinque giorni consecutivi in moltissimi hanno trascorso ore ed ore tra pale e carriole a spalare il fango con l’aiuto della protezione civile di Filottrano e di Sassoferrato. Ogni giorno almeno 4-5 persone si dedicano ai lavori di ripristino sia della struttura che degli spogliatoi.”
Qual è il vostro obiettivo e in quanto pensate di raggiungerlo?
“Tornare quanto prima alla normalità: tornare a casa nostra! In settimana rientriamo per gli allenamenti. Seppur su di un fondo instabile e irregolare, con il telo rotto e senza riscaldamento non vogliamo abbandonare la nostra casa e vogliamo riprendere a vivere la nostra quotidianità nonostante le mille problematiche. L’obiettivo, forse utopistico è di tornare a giocare nel nostro Palas entro marzo.”
Nel frattempo c’è inevitabilmente un campionato di serie D da affrontare. Come hanno reagito staff e giocatori
“La nostra squadra è in primis un gruppo di amici e pertanto questo avvenimento ha rappresentato una profonda ferita che ha colpito una grande famiglia. Quasi tutti i giocatori hanno passato giornate al Palas dopo l'alluvione e alla ripresa degli allenamenti c'era davvero tanta voglia di rialzarsi. Venerdì purtroppo in campionato non è andata bene, la squadra era ancora distratta dagli eventi e sul campo lo abbiamo innegabilmente pagato soprattutto nei primi minuti di gioco con dei gravi cali di concentrazione.”
L’alluvione ha colpito anche la casa di qualcuno della rosa?
“Diversi elementi che vivono a Genga Stazione hanno passato giornate a togliere acqua da scalinate, garage, scantinati . In particolare il nostro mister Lorenzo Burzacca ed il nostro juniores Fabio Mariani hanno avuto un bel da fare.”
Altre società vi hanno aiutato in qualche modo?
“L'amico Marco Bramucci (il Trasformista), che ringrazio pubblicamente, si è subito reso disponibile per organizzare un evento. Al momento siamo però in attesa di news dal nostro Comune, soprattutto in merito alle tempistiche di intervento e di aiuto. Anche squadre del Csi ,ove partecipiamo con una squadra, si son dimostrate molto sensibili favorendo una raccolta fondi a nostro favore.”
Dalle sue parole si evince la convinzione di tornare ad ogni costo al Palacinghiale, certo è che “l’arrivederci inconsapevole” con il quale vi siete salutati non poteva avvenire in modo migliore.
“Dici benissimo, l’ultima partita nel nostro impianto, non so per quale strano gioco del destino è stata senza dubbio la più emozionante. Sotto 2-3 al trentesimo siamo riusciti a ribaltare il risultato in due minuti vincendo una partita al cardiopalma davanti a cent persone. Bei ricordi di casa che ci accompagneranno in questi mesi sempre in trasferta.”
Che cosa pensa un presidente dopo che uno stabile in cui ci si è investito crolli ad una delle prime ondate di maltempo?
“Alluvioni nella zona adiacente ce ne sono state ma di queste entità mai. Sembra che la quantità delle precipitazioni non abbia precedenti nel nostro Comune e non ci saremmo mai aspettati 180 cm d'acqua all'interno delle strutture. Per la testa passa un po’ di tutto ma dopo lo sconforto iniziale si è sentita subito l'esigenza di sedersi, ragionare, organizzarsi e soprattutto rimboccarsi le maniche per agire.”
C’è ancora la voglia di investire tempo e soldi nel futsal?
“Essendo una squadra di amici la nostra, di soldi ne abbiamo investiti sempre pochi, riguardo la voglia di investire tempo, beh, la risposta è nelle giornate di duro lavoro passate da tutti tra il fango.”
Cambiamo discorso, come stava andando la stagione fino al disastro?
“Direi bene. Per quanto riguarda la serie D siamo nella zona playoff e cercheremo di rimanerci fino al termine della stagione. La Juniores al suo primo anno, con gli elementi contati e con molti Allievi ci sta regalando qualche piccola soddisfazione (in primis il derby vinto a Fabriano con il Real): spero vivamente in altre belle imprese dei ragazzi di mister Bruffa.”
Quanto è difficile riuscire a concentrarsi sul campo dinanzi a catastrofi del genere?
“Il primo impatto dello scorso venerdì è stato certamente duro. Ora questo weekend altre prove difficili ci attendono. La juniores riprende dopo due settimane di quasi totale inattività e non sarà semplice mettere in campo i ragazzi al 100% soprattutto dal punto di vista mentale.”
Dove e come vi allenate?
“La settimana scorsa ci siamo allenati su un campo all'aperto. Lunedì si è provato a tornare al nostro campo seppur in condizioni disastrate. Ora proveremo ad effettuare qualche allenamento nei campi di Serra San Quirico e Mergo dove giocheremo le partite di campionato, purtroppo sono liberi solamente ad orari improponibili. Forse il problema più concreto di tutta questa vicenda consiste nel trovare impianti disponibili per tre squadre a stagione inoltrata.”
Crede che gli obiettivi stagionali possano essere raggiunti comunque?
“Dopo quello che è successo sarebbe già un bell’obiettivo portare a termine il campionato raggiungendo una posizione dignitosa. Gli obiettivi non cambiano comunque, visto che vogliamo scendere in campo sempre per vincere: ogni venerdì sera o sabato pomeriggio indipendentemente dal campo o dal campionato vogliamo combattere per i tre punti.”
Presidente queste parole le fanno e vi fanno onore, un vero e proprio inno al futsal e un presidente che si rimbocca le maniche senza perdere tempo dovrebbe essere preso da esempio da tanti altri.
In bocca al lupo da tutta la redazione di Futsal Marche.
“Grazie mille, voglio ringraziare Futsal Marche per aver dato rilievo al nostro dramma già dal primo momento. Personalmente ho ricevuto tantissimi messaggi da presidenti e giocatori che ringrazio infinitamente! Un ringraziamento speciale poi va a tutti i giocatori della rosa e ai nostri tifosi che sono intervenuti in aiuto nel fango con pale e carriole lavorando duramente molti giorni con tanta passione. Tutto quest’attaccamento ci ha aiutato a non mollare. Non molleremo per loro ma soprattutto per noi stessi. Fino alla fine forza Avis Genga !”
Luca Rebiscini
Commenti
Dai Emanuele!
Vi sono vicino!
Forza Avis Genga!
RSS feed dei commenti di questo post.