Alessio Stipa, orgoglio marchigiano tinto di azzurro: "Annata da incorniciare e che emozione l'inno di Mameli. Il futuro? Top secret"
Quando al giorno d’oggi si parla di giovani, di adolescenti, si tende spesso a generalizzare. E purtroppo a volte ci si azzecca pure. E’ vero i nostri ragazzi stanno crescendo in contesti difficili, talvolta sono irrispettosi, talvolta svogliati e, perché no, scontrosi e finanche maleducati.
Tuttavia, generalizzando, capita di prendere delle grosse cantonate, e di ricevere, di contro, delle belle sorprese.
E’ questo il caso del protagonista della nostra intervista che con la sua naturalezza e spontaneità miste al suo carattere mite e rispettoso, vi confermerà la mia tesi.
E svelerà il segreto di Alessio Stipa, ascolano doc, classe 1995, mancino puro, cartellino di proprietà dello Junior Folignano.
Una “giovane avida mente” a basso rimbalzo, in procinto di approdare nel mondo del futsal che conta, preoccupato per la scuola - “è rimasto un mese poi si ricomincia, la cosa mi mette angoscia” - ma felicissimo di essere stato promosso e di non dover pensare agli esami di riparazione, gustandosi a pieno le sue prime emozioni da uomo di mercato.
Futsalmarche.it vi racconta oggi la sua fantastica annata sportiva, i buoni risultati nella C1 con il Colonnella alla corte di mister Becco Giordani, il Torneo delle Regioni con la rappresentativa abruzzese in Sardegna lo scorso Marzo e l’inaspettata convocazione per il raduno della Nazionale Under 21 di San Marino, dal 29 giungo al 4 luglio, ma, soprattutto, il suo primo gol all’esordio in maglia azzurra.
Eccoci Alessio, allora dimmi, cosa si prova ad ascoltare l’inno di Mameli prima di una gara che stai per giocare tu stesso?
“Una sensazione strana mista all’emozione, forte, fortissima. Ascoltare le note dell’inno significa praticamente sognare ad occhi aperti, e si rischia veramente di perdere la concentrazione. Ma non è possibile distrarsi, ancor meno se sei in Nazionale, quindi ho provato a restare tranquillo, per cercare di non perdere la testa e far bene in campo. Comunque è stato meraviglioso davvero… “
In soli due anni di futsal sei passato dagli Allievi del Castorano C5 alla Nazionale Under 21, non è roba da tutti, cosa rifaresti e cosa non rifaresti?
Si è vero quello appena concluso è il mio secondo anno di calcio a 5. Rifarei tutto, senza lasciare niente indietro. Nel 2011 ho accettato la proposta di Nicky Virgulti di approdare a Castorano e di fare le giovanili. Nicky non smetterò mai di ringraziarlo, perché è stato colui che mi ha convinto ad entrare in questo mondo. A Castorano ho conosciuto degli ottimi compagni di squadra come Diego D’Anselmo, Alessandro Peroni e Niccolò Piccioni. Con gli allievi arrivammo alle Final Four Nazionali, gran bella esperienza, mi sono divertito tanto quella stagione. Poi soprattutto ricordo mister Nicolino Rocchi, che in prima squadra non mi fece mai giocare, ma si vedeva che era molto preparato, come lo è adesso d’altronde. Sai io non sono molto esperto di futsal…”
Ah no? Sarà sicuramente per questo che l’anno seguente un altro mister ‘coi fiocchi’ ti ha voluto con se prima a Folignano poi a Colonnella?
“Non lo so se è per questo, ma mi stai prendendo in giro?”
In un certo senso..
“Ah, perfetto (ride, ndr), comunque mister Becco Giordani mi ha voluto con se, sia allo Junior che poi a dicembre 2012 a Colonnella e gli devo molto. Il mister mi vuole bene, il trasferimento a Colonnella è stato fondamentale per me, credo di aver giocato abbastanza bene nella C1 abruzzese, se non sbaglio ho fatto anche una decina di gol ed abbiamo raggiunto una salvezza tranquilla.”
Per la precisione ne hai fatti 16, in metà stagione (che ragazzo strano, penso tre me e me, non ricorda i gol che fa, ndr). Cosa ti porti via dall’anno in Abruzzo?
“Sicuramente ho trovato dei ‘fratelli maggiori’ fantastici come Riccardo Luciani e Josif Martelli, poi devo certamente ringraziare Cerilli e Vignoni, il presidente del club e mister Becco. Se sono migliorato lo devo sicuramente a lui, la mia crescita è il frutto della sua scommessa su di me. Spero sia soddisfatto. In serie C1 ho scoperto un mondo diverso da quello delle giovanili, è un gioco molto maschio, dove oltre al tasso tecnico, la forza fisica è fondamentale. Io non sono molto forte fisicamente, quindi ho dovuto cercare di impegnarmi moltissimo per essere d’aiuto alla mia squadra.”
Bene, poi l’esperienza in Sardegna al Torneo delle Regioni, con la maglia della rappresentativa…
“Esatto, una bella esperienza, ci siamo divertiti, e mister Marianetti è un grande, davvero. Mi dispiace non aver superato il girone, quel pareggio iniziale (1-1 all’esordio, ndr) ci è costato tantissimo. Comunque tengo un gran bel ricordo di tutta la manifestazione.”
Ed arriviamo al 20 giugno di quest’anno, con quel fax che giunge alla segreteria dello Junior Folignano: mittente LND, oggetto convocazione per Stage della Nazionale Under 21, atleta Alessio Stipa. Te l’aspettavi?
“Aspettavo no, lo sognavo. Chi non sogna di essere convocato in Nazionale? Il raduno è stato incredibile, la Nazionale è un mondo molto affascinante, è tutto organizzatissimo. Sveglia, colazione, allenamento, pranzo, tempo libero, allenamento, cena e poi a nanna. Non potevamo affacciarci dalle finestre dell’albergo sai? Che poi l’albergo era proprio in cima alla Città di San Marino, la visuale era bellissima.”
Cosa hai notato di particolare, cosa ti è rimasto impresso?
“La meticolosità, la professionalità dell’organizzazione e di tutti i personaggi che ci seguivano. Sono persone fantastiche e molto preparate. Il fisioterapista Ceccarelli, il preparatore Stoppa, il dirigente Vari, ci facevano sentire come dei professionisti, un’atmosfera veramente nuova per me. E il mister Albani, in così poco tempo, è riuscito a farci giocare come fossimo una squadra, è di una competenza incredibile, ma anche molto alla mano, non dimenticherò mai questi cinque giorni.”
E i tuoi compagni?
“Non ci crederai, ma io penso che allenarmi insieme a ragazzi che giocano in serie A sia stupendo, anche se non li considero degli alieni. Certo nei primi allenamenti ero un po’ in difficoltà perché vanno a tremila, io non ho il loro ritmo. Da Frosolone del Napoli passando per Caverzan e Di Guida della Marca, poi Baiocchi della Acqua e Sapone e Baron della Luparense. Mamma mia quanto sono forti! Però credo che con molto allenamento e sacrificio arrivare a quei livelli non sia impossibile.”
Certo che no, ma che mi dici di Germano Montefalcone?
“Il portierone della Acqua e Sapone, lui è davvero fortissimo, ma devo dire che è tanto forte quanto pazzo, una caratteristica ricorrente nei portieri (e giù entrambi in una grassa risata, ndr).”
Che ti è successo al ginocchio, è vero che hai rischiato di non poter giocare nell’ amichevole contro la Nazionale del San Marino?
“Si, ho preso una bella botta in allenamento e il ginocchio mi si è girato. Mi ha fatto un male cane! Ma in quel momento ho fatto una scenata da attore, non potevo rinunciare ad una partita con la Nazionale, ho fatto una finta assurda ed ho detto che non mi faceva male, ho rischiato di peggiorare le cose ma col fisioterapista, che secondo me se ne è accorto, ma mi ha capito, abbiamo deciso di provare lo stesso a giocare..”
…e così hai fatto gol.. dai descrivici questa perla.
“Beh, proprio perla non direi, il gol non è stato bellissimo, ho seguito lo sviluppo di un calcio di rigore a nostro favore e mi sono ritrovato a calciare un rigore in movimento immediatamente dopo, comunque ho fatto gol, non conta come. Sono molto contento. Poi nella seconda amichevole però non ho giocato, non riuscivo a camminare, e la soddisfazione era comunque tanta ed ho preferito starmene buono.”
Hai fatto bene, credi che l’avventura in azzurro potrebbe continuare?
“Io lo spero, ci saranno altri raduni a settembre e novembre, questo era uno Stage per ragazzi nati dal 1994, non è stata una vera e propria convocazione, io ci terrei a rimettermi in gioco, spero solo che il mister e tutto lo staff abbiano avuto una buona impressione, insomma vorrei che questo sogno possa continuare.”
Noi te lo auguriamo. Alessio un ultima domanda: so che hai ricevuto diverse proposte, cosa farai nella prossima stagione?
“Si, è vero, io a dire la verità avrei già deciso, ma dobbiamo risolvere alcune questioni logistiche, in questa settimana dovremmo vederci e definire il tutto, comunque direi che è quasi fatta dai.”
Quindi? Qual è la destinazione?
“Non posso dirtelo, abbiamo una scommessa in corso non ricordi? Scherzi a parte spero di poter continuare a giocare bene come ho fatto in questa stagione, quest’anno a scuola avrò gli esami, e quindi avrò da studiare, speriamo di riuscire a coniugare entrambi gli impegni. Non sarà facile.”
Ecco qua, vorrei che ci fermassimo qui. E così faremo. Il segreto di questo ragazzo è proprio questo: è un ragazzo semplice, modesto, ha ben chiari i suoi impegni e le sue responsabilità. Sa che deve finire la scuola e sa quanto è importante il futsal per lui. E’ un ragazzo umile, ma allo stesso tempo molto determinato e convinto. A mio parere è un vero esempio da seguire.
Grazie Alessio, spero di riuscire a vincere la scommessa e spero di vederti ancora in azzurro ed in bocca al lupo per la prossima stagione anche se non ci hai detto dove…
“Ciao Alfre, grazie a te e tutta Futsalmarche.it per il gran lavoro che fate e crepi il lupo!”
Rimpiazzista Futsalmarche
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Commenti
psg da monsignor capretti.
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