Tutta la difference del mondo per Alessandro Pompei: "Da ex arbitro a pazzo di futsal. Non si meritava il Real San Costanzo di finire in D."
A lui piacciono le interviste “è dallo scorso anno che la cerco!”, lo sento ridere. Potrebbe sembrare un'uscita poco simpatica, non lo è. Potrebbe sembrare arrogante, non lo è, è soltanto sicuro di sé e di quello che dice. A lui piace parlare, commentare, farsi valere dentro e fuori il campo.
Lui è Alessandro Pompei, trentasei anni “col barbone”, ex arbitro, ex giocatore della Buldog Lucrezia, da due anni difensore del Real San Costanzo, serie D girone C.
In arte “The Difference”. Prima d'iniziare a parlare di cose serie, mi dici perché questo soprannome?
“Mi sono sempre piaciuti i soprannomi ai calciatori, Pinturicchio, Super Mario etc... Dopo il primo anno a Ponte Sasso, mi è venuto in mente. Lì ho giocato solo il girone di ritorno e da penultimi siamo arrivati in zona play off. Pensavo a “The Answer” (il soprannome del cestista americano Allen Iverson, ndr), ma era già occupato; ragionando poi sulla stagione giocata fino a quel momento, ho deciso “ The Difference” perché avevo fatto la differenza. Ho fatto tutto da solo.”
Ti firmi così anche quando commenti, sul sito. Lo sanno tutti che quello è il tuo soprannome oppure sei uno dei tanti che vive nell'anonimato?
“Mi conoscono tutti, non c'è problema. Sono un tipo esuberante, mi piace accendere simpaticamente la polemica, mettendoci la faccia. Non vado mai oltre.”
Dubbio sciolto. Iniziamo a parlare della partenza col botto del Real San Costanzo.
“La stagione è iniziata con un passo falso in Coppa Marche: abbiamo preso una scoppola nella gara d'andata contro il Monte Porzio (4-6). Il mister, dopo questa sconfitta s'è arrabbiato tantissimo “voi non meritate neanche la serie D. Siete una squadra da oratorio”, me lo ricordo ancora. Da lì abbiamo vinto sette partite di fila, due in Coppa, cinque in campionato.”
Chi vedi favorite?
“Football '93, Ostrense, Spes Arcobaleno Calcio, Olympia Cuccurano. Insieme a noi. Più forti di noi è fatiga esserlo! (ride). Lo scorso anno non meritavamo di retrocedere. Quest'anno siamo la stessa rosa con l'innesto di un paio di giocatori.”
Peccato che il Corinaldo non faccia classifica (dieci punti, ipoteticamente al secondo posto). In più ha anche Alessandro Giovannelli, capo cannoniere del torneo con otto reti...
“Avvisalo che con me non segnerà (ride)...”.
Come sei finito al Real San Costanzo?
“Provengo dalla Buldog Lucrezia e come si sta in quella società non si sta da nessun'altra parte. Quando lo Sporting è fallito, siamo andati tutti là. Lì ho vinto la serie D e la C2. L'idea di andare via è maturata durante il girone d'andata, a dicembre di tre anni fa. Conoscevo i ragazzi del San Costanzo, sapevo che erano una bella squadra ed erano entusiasti all'idea che potessi arrivare io.”
Visto che hai tirato fuori la Buldog, come ci sei arrivato lì?
“Dai 18 ai 30 anni ho fatto l'arbitro...”
T'interrompo subito; allora sei vaccinato agli insulti?
“Ormai ho le spalle larghe, ho il pelo sullo stomaco.”
Scusami, dicevi.
“Non avevo più stimoli. A trentanni ho iniziato a giocare a Ponte Sasso. Ho fatto mezza stagione lì, volevano rimanessi, ma non c'era possibilità di crescere. Due miei amici, Moreno Piccioli e Luca Santini, che stravedevano per me, giocavano a Lucrezia. Un giorno dissero a Elia (Renzoni, mister della Buldog) “ Noi ti portiamo un giocatore che ti fa vincere il campionato”, me lo ricordo ancora. Elia rispose: “Portatemelo!”.
E sei andato...
“Una sera, ero a Milano, al Just Cavalli, con dei miei amici. Alle tre ho deciso che la Buldog sarebbe stata la mia nuova squadra. Ho subito chiamato Elia, svegliandolo, dicendogli “ Vengo alla Buldog!”. Da lì tre stagioni complete da “cagnaccio.”
Quella più bella?
“La stagione 2008/2009, la mia prima lì. Abbiamo vinto il campionato di serie D, la Coppa Italia a livello provinciale e regionale, la miglior difesa della Regione e ho vinto il premio 'Bravo Bravissimo' come miglior giocatore della provincia di Pesaro Urbino.”
Oggi che la Buldog sta arrancando nel campionato di serie B (due sconfitte su due) dopo stagioni trionfanti, che idea ti sei fatto?
“I giocatori, il mister, la dirigenza non si sono mai esaltati troppo quando vincevano, così come ora nella sconfitta non si stanno affatto deprimendo. Con un campionato del genere non hanno l'assillo della retrocessione, basta arrivare penultimi, loro stanno lavorando per quello.”
Come te la spieghi questa falsa partenza?
“Una volta nove gol li prendevano in tre partite... Detto questo, c'è da dire, e fa onore alla società, che hanno scelto di giocarsela con tutti italiani. Lo avevano detto “vogliamo arrivare in serie B e provare a fare un campionato con tutti italiani”. L'hanno detto e l'hanno fatto.”
Ritorniamo a parlare del Real San Costanzo. È l'unica squadra che quest'estate non è stata ripescata, dopo la retrocessione dalla C2. Cosa ne pensi, invece dell'immissione del San Giuseppe Jesi proprio in C2, in un girone a 17 squadre?
“Sono convinto che la squadra che ha un nome ha più potere decisionale. San Costanzo è una piccola realtà: o la ripescano perché merita o rimane lì. Suona ridicolo che una sola squadra sia rimasta fuori, si poteva fare un girone da diciotto. Il San Giuseppe Jesi doveva pagare i suoi errori, era giusto ricominciasse dal basso.”
Il mese di novembre sarà mese di elezioni nel Comitato Regionale Marche: di cosa avrebbe bisogno il calcio a 5?
“Occorrerebbe mettere dentro gente che ama questo sport; lì, invece, c'è parecchia gente più interessata al business.”
Ti candideresti mai per un posto in Federazione?
“Se dovesse capitare, si. Io sono un amante di questo sport, le mie sarebbero solo scelte appassionate, ponderate.”
Prima di lasciarci, c'è qualcuno che vuoi ringraziare?
“Elia Renzoni, il mio avanzamento sportivo lo devo a lui; da materiale grezzo qual ero, ha tirato fuori le massime potenzialità. Ad Alessandro Amorino che non voleva farmi andare via, convinto che in C1 ci sarei stato alla grande. Marco Santini e Moreno Piccioli, amici e compagni di sempre. Grazie a mio fratello che, anche se due anni più piccolo, è sempre stato un punto di riferimento, è stato determinante a livello di temperamento, m'ha aiutato a formare il carattere.”
Visto che mi hai detto che il Monteporzio è stata l'unica squadra che per ora vi ha sconfitto e visto che stasera l'affronterete, come vivi questo duello?
“Il Monteporzio è l'unica squadra che ci ha battuti in casa, anche se poi l'abbiamo mandata fuori dalla Coppa... Sarà una bella sfida.”
In bocca al lupo!
“Crepi e grazie!”
Lady Futsal
Alice Mazzarini
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Commenti
In bocca al lupo
Giovanni
p.s. dai scherzo "differenza"
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