Parola a Gianluca Di Girolamo: "Il Grande slam del Csi Stella per un futuro più solido. In arrivo la juniores e sul mercato non dico nulla."
Martedì 19 giugno, ore 23.00 è una fresca serata nel centro sportivo di Casenuove di Osimo (location della finale regionale di Coppa Marche di serie D).
I giocatori del Csi Stella escono dagli spogliatoi coi capelli ancora bagnati e con una Coppa in mano. Mentre il presidente Corradetti ordina una nuova mensola da installare presso il Csi Stadium per esporla, il Delegato Figc per il calcio a cinque Giorgio Moretti chiosa: “mi sono stufato di premiarvi, ho almeno una decina di foto mentre stringo la mano a capitan Capecci! Scherzi a parte, non ricordo a mente un’impresa del genere, tra Campionato, Titolo Provinciale, Coppa Provinciale, Titolo Regionale e Coppa Regionale, avete vinto tutte le competizioni possibili, affrontando e superando un totale di circa 180 squadre nella classe regina del futsal: la Serie D. Congratulazioni da parte di tutta la segreteria federale!”
C’è un volto ben preciso dietro a questa impresa, ma è un miracolo beccarlo al telefono perchè non ci risponde proprio mai. Alla fine cede, la nostra intervista può iniziare.
Lui è il co fondatore, l’ideatore, l’artefice, il meccanico, il curatore e il direttore operativo. Insomma, chiamatelo come volete. Però se cercate referenti del Csi Stella non potete che chiedere di lui, Gianluca Di Girolamo, attualmente ds, ma con il passato da giocatore ed allenatore del team monsampolese del patron Ettore Previati.
Ve lo presentiamo così, spogliato di tutta la tensione che lo ha avvolto durante la stagione: cari lettori ecco a voi il dirigente più titolato di questa stagione futsalmarchigiana, Gianluca Di Girolamo.
Ciao Gianluca!
“Ciao, caro Alfredo, posso chiamarti Alfredo, sì?”
Certamente, solo che qui le domande le faccio io! (ingrosso il petto per questa posizione di supremazia, Gianluca è stato il mio allenatore dei pulcini nel calcio minore, fino ad essere il mio ds quest’anno, non so quando mi ricapiterà quindi ne approfitto, ndr)
“Ah va bene come vuoi! (ridiamo, ndr)”
Partiamo. Una lunga carriera tra campo e panchina condita di tutte le emozioni, dalla serie B alla D, tra vittorie e delusioni, ma sempre col pallino fisso di essere protagonista. Ma quanto lo ami questo sport?
“Ad essere sincero l’ho sempre amato molto, sin da quando lo praticavo solo nei tornei estivi nelle piazze. Poi un giorno Bernardino Becco Giordani mi propose di praticarlo in un vero campionato, feci l’esordio nel calcio a 5 nelle fila del Miracolo Piceno in serie C1 (stagione 97/98) che si concluse con un’inaspettata vittoria del campionato e con l’approdo in serie B. Con il Miracolo Piceno, ed in particolare con la dirigenza di quel tempo, instaurai un bellissimo quanto continuativo rapporto di collaborazione fino alla fantastica promozione in serie A2, nel campionato 2002/2003 con una breve parentesi con la U.S. Acli c5 di Ascoli Piceno ed una bellissima esperienza alla guida dell’Under 21, dove raggiungemmo i quarti di finale nella fase Nazionale.”
Poi ci fu il Pagliare, giusto?
“Si, (serie C1, stagione 2004/2005) prima come giocatore e, nel corso dell’anno, come allenatore. A Pagliare ho trascorso anni altalenanti, dalla retrocessione alla immediata risalita. Nel 2007, sempre nel massimo campionato regionale, ho guidato il Picchio C5 con una salvezza insperata da tutti ad inizio campionato. Da qui in poi anche per problematiche relative al mio lavoro decisi di tornare a giocare per il solo gusto del divertimento e per la passione che nutro per questo sport ed accettai la proposta di giocare in serie D con il Castorano C5, guidato da Mister Croci, due stagioni bellissime con l’epilogo della vittoria del Campionato nel 2008/2009 e la conquista della promozione dopo lo storico e vibrante spareggio vinto contro la Vela Rossobleu di mister Caimmi.”
E siamo giunti all’estate del 2009.
“Sì, ed alla nascita della Pol. CSI Stella, grazie alla folle idea condivisa e sostenuta, oltre che da te, dal nostro carissimo amico Luca Corradetti che oggi, con il suo impegno e la sua passione, rappresenta anima e corpo di questa società.”
Bene, dopo tutti questi anni vissuti tra il campo, la panchina e le scrivanie sai dirci quanto e cosa è cambiato nel futsal dal Miracolo Piceno al Csi Stella?
“Per come lo vivo io assolutamente nulla! Ancora oggi faccio veramente fatica a restare fuori dal rettangolo di gioco e non poter dare il mio contributo alle sorti della nostra squadra. E ti dirò: forse non mi abituerò mai. Ma il futsal nel frattempo è cambiato molto, soprattutto nella nostra regione in quanto rappresenta un fenomeno in costante crescita sia per numero di società, sia per la qualità di gioco che si può apprezzare, a differenza del passato, già dalla serie D.”
Ma veniamo alla stagione appena conclusa, il Csi Stella ha servito a tutti un incredibile Grande Slam. E’ inutile chiederti se te lo aspettavi o meno, passiamo direttamente al capitolo ringraziamenti ed elogi.
“Beh, il ringraziamento è rivolto a tutti i giocatori ed al mister che sono stati meravigliosi sia nei valori sportivi, ma in particolare per aver creato un gruppo fantastico con una spiccata voglia di primeggiare, come piace a me!”
Si, certo i giocatori ed il mister, ma non mi verrai a raccontare che i campionati e le coppe si vincono solo dentro al campo…
“Hai ragione Alfredo, i campionati non si vincono solo dentro al campo, sono stato sempre convinto che i campionati si vincono dentro gli spogliatoi e soprattutto nei momenti difficili dove, ognuno con le proprie prerogative, si cerca di dare il meglio di se lasciando da parte i protagonismi personali. Portando avanti con una maggiore forza e determinazione gli obiettivi comuni. E poi i campionati, a questi livelli, si vincono anche in birreria con delle sane serate in allegria.”
Infatti, ben detto. Una stagione fatta di vittorie, di gioie, risultati e serate in pizzeria. Ma c’è stato anche qualche momento buio?
“Certamente! Ma non lo definirei momento buio. Si tratta di quello che abbiamo attraversato dalla sconfitta casalinga di dicembre con la Futsal Prandone, al pareggio in extremis di Offida a gennaio, con i quali siamo passati da una possibile e seria ipoteca di vittoria del campionato già nel girone di andata, ad una seconda piazza con molti punti interrogativi che venivano dall’esterno. In quel momento siamo stati grandi però, non ci siamo fatti condizionare e abbiamo risposto a suon di gol e vittorie.”
Ed invece quale è stato il giorno in cui hai detto: ce l’abbiamo fatta!?
“A dire il vero dopo la vittoria casalinga con il Michele Bassi che precedeva lo scontro diretto con la Futsal Prandone. Quella sera ho visto la squadra credere fermamente nelle proprie qualità e, in relazione alle nostre caratteristiche tecniche e con le dimensioni ottimali del campo di gioco, ero certo che avremmo riportato un risultato positivo anche da Monteprandone nella sfida decisiva.”
Hai vinto praticamente tutto, hai ingaggiato diversi giocatori di categorie superiori e, visto anche che hanno continuato a giocare tutti fino al 19 giugno, è certo che avrai rispettato tutti gli impegni presi. Se è tutto giusto la Stella è una delle pochissime mosche bianche al giorno d’oggi. Ma ci sono qualità che non si possono comprare con i soldi come l’affidabilità, la serietà e la professionalità. Preferiresti essere ricordato per questo o per il Grande Slam?
“Come società adottiamo una politica di coerenza e consapevolezza dei nostri piccolissimi mezzi a disposizione, quindi cerchiamo di sfruttarli al meglio ponendo alla base di tutto un rapporto di franchezza tra società e giocatori. Comunque direi che preferisco ricordare questa stagione per gli esaltanti risultati conquistati dalla squadra che rappresentano per tutti noi un motivo di orgoglio. Infatti da oggi in poi non ci sarà nessuno che potrà superarci e vincere più trofei in una sola stagione, al massimo troveremo qualcuno che ci eguaglierà, ma non di più. (sorride, ndr)”
Sembra una frase spavalda. Se è vero che vincendo si diventa antipatici, quanto ti senti antipatico tu?
“Lo sai benissimo Alfredo quanto sono antipatico! Mi hai avuto come mister, come compagno di squadra e come dirigente e potrai certamente confermare che se la mia voglia di primeggiare fosse paragonata all’antipatia sarei sicuramente uno dei più antipatici nel nostro futsal. (ride ndr)”
Infatti, confermo e per questo ora cerco di metterti in difficoltà: poche settimane fa mister Orsini sottolineava che, pur dando spettacolo e offrendo agli spettatori un gran bel gioco, la squadra non è seguita come nel primo anno. Come pensi di affrontare, e risolvere, questo piccolo grande problema?
“Effettivamente è un dato che non ci esalta, ma le cose maturano gradualmente e sicuramente nessun consenso o nessun interesse della collettività arriva gratis, soprattutto in un paese dove il calcio a undici ha rappresentato lo sport di eccellenza nel passato, contraddistinto dalle storiche imprese della Vis Stella, arrivata a disputare il Campionato Nazionale Dilettanti. Per il prossimo campionato siamo certi che verrà fuori tutta la passione ed euforia del nostro piccolo comune che conta poco più di 4.000 abitanti.”

Non si sentono spesso parole di elogio nei confronti del calcio da parte di dirigenti di futsal..
“Si, sono consapevole che facciamo fatica ad emergere pur iniziando ad avere un ottimo seguito, sia in federazione, sia nelle realtà sociali. Ma per chi si ritiene uomo di sport, caro Alfredo, è importante concepire quest’ultimo come veicolo di aggregazione e non come strumento di conflitto: lo sport deve unire, non dividere. Quindi è nostro intento avere sempre buoni rapporti con tutti, dal Volley alle Bocce, finanche al calcio a undici.”
La tua riflessione ti fa onore, davvero, condivido pienamente, ma adesso proviamo ad alleggerire la trama: svelaci la formazione del prossimo anno, si parla di un paio di acquisti di caratura, dell’addio di qualcuno e di un settore giovanile in agenda. Cosa ti stai inventando per finire su tutte le cronache anche nel 2012/2013?
“Sul versante settore giovanile effettivamente stiamo mettendo in campo tutti i nostri sforzi per cercare di allestire una formazione Juniores e questo rappresenta il primo eventuale risultato brillante della nostra società che punta decisa ad un consolidamento strutturale. Sul versante della prima squadra siamo una matricola e quindi consolidare la categoria per noi rappresenterebbe un grandissimo risultato, anche se non nego che cercheremo di farlo auspicando la minore sofferenza possibile. Per il resto ti confermo che, a seguito della tua decisione di lasciare il futsal giocato per trasferire la tua esperienza ai nostri giovani, sarai tu il mister della nostra Juniores.”

Questo era stato già scritto dall’amico NicSas. Dicci altro.
“Non credo proprio.”
Ci confermi almeno gli acquisti paventati dalle Bombe di Nicsas?
“Pronto? Non ti sento più… Pronto?”
(Sempre così, la vuole vinta lui, ndr)
Ok, messaggio ricevuto. Ci siamo Gianluca, ora ti lascio lavorare, ma ci fai una previsione per il prossimo anno? Chi vince il girone C della C2? E i play off?
“Ah, ecco, ora ti sento. Beh, è davvero troppo presto per i pronostici, le squadre sono ancora in alto mare nella definizione degli organici e quindi mi sembra inopportuno fare previsioni basate solo sulle voci di mercato, sicuramente sarà un campionato avvincente e di qualità se saranno confermate le ambizioni di classifica di diverse società. Staremo a vedere.”
Perfetto, grazie della disponibilità. A prestissimo e in bocca al lupo dalla nostra redazione.
“Scherzi? Prima di tutto grazie a tutti voi di Futsalmarche, siete veramente uno strumento fondamentale per il nostro sport, continuate così e, come dice sempre Nicsas, sempre avanti Futsalmarche! Ah e dimenticavo, crepi il lupo!”
Rimpiazzista Futsalmarche
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Commenti
auauua...ancora con sa storia dell'uva... ha scritto semplicemente la verità...che tutti sanno! Complimenti per il grande slam..mai facile vincere...ma prendere una squadra che l'anno prima a momenti approda in serie B...e portarla in D...esssuuuuuuu.... dalla serei "ti piace vincere facile"...
Perchè a noi ci piace vincere facile!
ahahhahaha
Ragazzi, nonostante tutto, sappiate che vincere non è mai facile, rispettare gli impegni non è mai facile, e poi non mi sembra che l'obiettivo unico sia stato quello di vincere, sembra che questa piccola società abbia delle ambizioni più che encomiabili, è chiaro che la C2 era un obiettivo, e lo hanno centrato facendo degli sforzi. Essu lo dico io, quando c'è un club che vuole emergere lo trattate così, poi vi lamentate se ad Ascoli non ci sono squadre...Dai basta con le polemiche e mettiamoci insieme per vedere del buon Futsal anche nel Piceno. Nicolino ci sta provando, onore a lui, Gianluca ci sta provando, onore a lui!
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