Il padrone di casa Matteo Magnarelli ci apre le porte del 5° Galà del calcio a 5 Marche: " Saremo 'solo' in 380. Ma con oltre 70 squadre..."
Il telefonino trilla. E per la prima domanda c’è da aspettare. Pazienza, non abbiamo fretta. Riproviamo. Ma stavolta è il portatile a farsi vivo. Una mail. Qualcuno corregge la propria presenza. E si divaga. Come cento, mille altre volte. Ripartiamo. Si, ma da dove? Il tempo di porsi il quesito che suona il campanello. Quello dello studio. Un pacco. Con i premi. E giù a scaricare. Insieme ad altri scatoloni che colmano come non mai la redazione. Dicevamo da dove partire. Un nuovo telefonino risuona stridulo da chissà dove. Maledetto. Altri amici che confermano di esserci. Bene, molto bene. Ma l’intervista?
Intervistare Matteo Magnarelli ventiquattro ore prima del Galà, la festa per antonomasia del calcio a 5 marchigiano, giunta alla sua quinta edizione, è impresa titanica. E forse decisamente infattibile. Ma lui ogni volta sgrana gli occhioni azzurri. Che staresti a guardarlo per ore. Per quanto brillano. Di fronte ad una rettifica, ad un cambiamento magari indesiderato, non si scompone. Mai. Anzi, ci sorride. Placido e sereno. Quando invece altri darebbero di matto.
E la prima domanda allora gliela facciamo a modo nostro. Descrivici questa emozione che provi ogni anno, da un lustro oramai, a riunire così tanta gente sotto la bandiera del tuo sport preferito.
“E’ come tornare ogni anno bambino. Mi fa venire la pelle d’oca come nessuna diretta Tv abbia fatto mai. E non c’entra nulla il discorso lavorativo. Mi sento come un ragazzino alle giostre. Certo per alcuni versi è come sposarsi. Trepidazione tanta, ma anche problemi organizzativi. I tavoli, le prenotazioni. Questo vuole stare con quello, quell’altro che non viene più perché non può. Quell’altro ancora che cambia idea ed ora verrà. Ma il piacere immenso delle chiacchiere post Galà, con tutti gli amici che vorrebbero che non finisse mai, non hanno prezzo. E mettono in assoluto secondo piano lo stress e la fatica.”
E la sua voce si fa tremebonda. Troppo. Per riportarlo sul pianeta terra allora lo provochiamo. Quest’anno niente record di presenze. La crisi economica si sarà fatta sentire nelle prenotazioni, (chiediamo quasi ne fossimo contenti…)
“Ovviamente si. Saremo in 380. La differenza sarà di 40 in meno (l’anno scorso fummo in 420, ndr). Ma è un risultato che ritengo incredibile. Anche perché diverse squadre del Nazionale, visto la lunga e tormentata stagione, hanno proprio staccato la spina. E di futsal per ora non ne vogliano proprio sapere…”
Alleluia, così quest’anno non potrai sbandierare il tuo solito record (e qui manteniamo fede al nostro ruolo di bonari provocatori. Mentre ci facciamo una sonora risata…)
“… (sogghigna lui, prendendosi una pausa)…Ti sbagli, caro mio. Un record c'è. Il numero di squadre partecipanti. Mai così tante. Poco più di 70!”
Caspiterina. Ha ragione. Chi se le aspettava. Tante davvero. Molte presenti per la prima volta. Allora il miracolo futsal marchigiano continua… Torniamo seri noi stavolta. Sfornaci subito il programma, partendo dalle novità.
“La grande novità è l'aperitivo all'ingresso. Quindi al posto della solita lunga e piacevole chiacchierata nel parcheggio, un bicchiere di gradevole spumante. L’ingresso è fissato alle ore 20,00 (e lo sottolinea tre volte, quasi ad implorare puntualità, ndr). La cerimonia di premiazioni sarà quasi in contemporanea con la cena per accorciare i tempi. E per permetterci di avere un'ora in più per i commenti e i saluti nel post cena per chi vorrà rimanere. Un’ora in più di sonno per i tanti che vengono da lontano.”
Fin qui ci siamo. Ma non vorrai monopolizzare la scena con la tua solita stanchevole presenza. Spero ti sarai premunito di qualche bellezza femminile (e così torniamo a provocarlo)…
“… (anche stavolta si prende una pausa, salvo poi ripartite a mitraglietta)… Oltre agli splendori femminili del futsal rosa, ci saranno due top players. Nicoletta Canapa, che tutti conoscete, e Michela Montorsi, che ho avuto qualche volta in studio. Tanta roba…”
Malefico. Come affermare il contrario. Ora però lo colpiamo per bene...Si è saputo che più d’uno polemizza sui criteri di selezione dei candidati?
“E qui che ti volevo (stavolta parte a razzo, ndr). Il meccanismo di votazione, come scritto sul regolamento, è il massimo della democraticità. Prevede un sondaggio per tutti gli allenatori. In qualche categoria non li sentiamo tutti, ma quasi. E' questo è il cosiddetto voto tecnico, quello che realmente stabilisce i candidati e ne soppesa il valore. Tutti i selezionati vengono poi sottoposti al voto pubblico. Che ha un peso decisamente minore sull'attribuzione dei premi. In sostanza va a risolvere i ballottaggi creatisi dal voto tecnico.”
Direi che non fa una piega. Le colpe di eventuali mancanze sono dunque attribuibili ai mister…
“Ma non le definirei certo colpe. Sono giudizi soggettivi per premi non legati ad un risultato insindacabile. Permettimi di aggiungere però che secondo me i premi sono finiti quasi sempre ai più meritevoli.”
Concordiamo. E rilanciamo. Questa è comunque una festa di futsal. I premi sono un pretesto per incontrarsi anche fine stagione…
“Straquoto. Certo solo un pazzo negherebbe di essere contento nel non essere premiato. Ma la soddisfazione suprema è quando vedo partecipare dei club con scarsissime chance di ritirare un premio…”
Altre novità in carniere?
“Un premio per gli arbitri. Quei ragazzi che ogni santa settimana ci permettono di praticare la nostra amata disciplina. Suggeritomi proprio da voi di Futsalmarche e dalla vostra rubrica. Ci sarà un ‘Ars Arbitrandi premio all’esperienza’ e un ‘Ars Arbitrandi premio al miglior talento’.”
Ottimo. Siamo in conclusione. Chi ringrazi?
“Tutti quelli che parteciperanno, e lo farò di persona domani sera, ma soprattutto Futsalmarche. E' non è retorica. Siete il motore del futsal. Abbiamo lavorato fianco a fianco con Calcio a 5 Extra Time. E sarà un piacere condividere questa festa insieme.”
Ci mancherebbe che non ci ringrazi (e giù di provocazione)…
“Fai poco il sarcastico. Piuttosto, hai fatto bene le tue prenotazioni?”
Le domande qui le faccio io. Comunque certo che si… Ho prenotato per me 3 posti. Uno ai tavoli di Futsalmarche, l’altro a quello della mia squadra, il terzo a quello delle Rappresentative in qualità di delegato assembleare. Piuttosto vedi di farmi lo sconto per il mio tripletismo…
“Vedremo come ti comporterai… (e ride, ndr).”
E con l’ennesima battuta si conclude la nostra intervista. O meglio chiacchierata semi seria.
Poi però, mentre la scrivi, un pensiero ti sfiora. Sarebbe davvero bello poter stare a più tavoli. Invece che ad uno solo. E poi perché solo a tre quando potresti parlare, salutare, disquisire con tutti. Gli avversari di mille battaglie. Quelli che non incontri da qualche stagione. E quelli che non incontrerai mai. Senza dimenticare gli arbitri e i dirigenti federali. Con i quali qualcosa c’è sempre da dire. E qualcosa lo dirai…
E allora la mente corre agli occhioni blu di Matteo. Al loro bagliore. E la sua emozione diventa la nostra. Quella di chi in una notte di mezza primavera ritroverà tanti amici. Sparsi nelle regione. E l’orgoglio sarà pure il nostro. Per uno sport chiamatelo minore. Chiamatelo calcetto. Chiamatelo come volete. Ma stasera per il calcio a 5 marchigiano festa grande sarà. E nessuno può imitarci. Ci vediamo tutti al Galà…
Trasformista
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Commenti
Fai lavorare le due girls.....
Senza di voi, staremmo qui a brancolare nel buio...
Grazie di cuore.
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