Andrea Candeloro, dalla Nazionale U21 a Ds più giovane d'Italia: "Mi diverto più così che da portiere. Del Castorano non parlo..."
“Abruzzese di nascita, precisamente un pescarese doc, appena 24 anni ma già una buona esperienza che gli ha permesso di chiudere due colpi di classe per la Civis Colleferro, gli acquisti di Richichi e Filò. E’ questo il biglietto da visita di Andrea Candeloro, il nuovo direttore sportivo della società rossonera”.
“Ha appena ventiquattro anni e sarà uno dei più giovani dirigenti del futsal nazionale.”
Scrivevano così i quotidiani on line laziali a fine stagione. Lui è Andrea Candeloro. Tutti lo conoscono, ma pochi l'hanno veramente visto. Quando lo chiamo sta andando a Roma per motivi lavorativi: ha un appuntamento calcettistico. Prima di chiudere, dandomi appuntamento a dopo, sorridendo mi domanda: “Di quale squadra vorresti parlare? No, perché io ora sto con il Civis Colleferro e con le Marche non ho avuto molta fortuna”. Io, però questa volta non voglio tanto raccontare di squadre e società, di ingaggi e non ingaggi; voglio scoprire chi è Andrea Candeloro attorno al quale c'è da sempre un alone di mistero (tanto da essere stato soprannominato dal nostro NicSas 'Avatar'.)
Chi è Andrea Candeloro?
“Credo di essere il direttore sportivo più giovane, e me ne prendo il merito, dalla serie A di calcio a 11 fino al calcio a 5. Per me un vanto assoluto.”
Finalmente qualcuno che, non solo a parole, ma anche a fatti lascia spazio ai giovani.
“Esatto! Qui si fidano e, nonostante sia giovane, hanno molta considerazione di me. È dall'età di 15 anni che 'gioco' a fare il ds.”
Un portiere non lo sei più?
“Per ora no. La decisione di smettere è temporanea; certo, se arrivasse un'occasione... ma allora lì dovrei divertirmi molto di più rispetto a quello che faccio ora: fare il ds mi diverte proprio!”
Quest'anno l'occasione l'avevi avuta con il Castorano in C1; cosa è successo?
“Non vorrei parlarne, ci siamo lasciati male male. Preferisco non discutere dell'Andrea Candeloro giocatore.”
Difficile non parlare di un giocatore come te, un portiere di grande talento che è stato in Nazionale under 21, ha preso parte, da titolare, a un Mondiale futsal nel 2010...
“ A Castorano avevo accettato perché volevo divertirmi, mi piaceva il progetto, ma dopo poche partite (solo in Coppa, poi il 'divorzio', ndr) non avevo più entusiasmo.”
Mi vorresti dire che, per mancanza d'entusiasmo hai lasciato perdere tutto? Ho saputo che sono stati tanti i dissapori e le polemiche che hanno seguito le tue decisioni...
“Non voglio alimentare polemiche; con il gruppo stavo benissimo, sono dei ragazzi in gamba, con l'allenatore Carpani mi trovavo bene, ma ho avuto alcuni problemi personali. Comunque la C1 è un bel campionato e spero che il Castorano si salvi il prima possibile.”
Va bene, non ci vuoi raccontare come siano andate realmente le cose. Rispettiamo. Passiamo oltre: ci vuoi dire con quale criterio fai il calcio mercato? Chi sono i giocatori che ti colpiscono maggiormente?
“Innanzitutto i giocatori devo conoscerli, chi decido di proporre deve essere una brava persona. Non voglio il 'fenomeno' se poi rovina gli equilibri e non ha voglia d'impegnarsi. La prima cosa che deve esserci in una squadra è l'armonia.”
Quali sono stati i tuoi ultimi acquisti, tra l'altro molto apprezzati dalla società?
“Filò, già portiere del Monturano che spero ritorni ai suoi livelli da serie A, Dell'Oso, Falasca, Ciarnoski, gran bel pivot e Texeira direttamente dal Verona di A2. Il Colleferro mi permette di fare il ds veramente ed è una società ambiziosa che mira alla serie A. Rispettando il budget, ho avuto la massima libertà nei movimenti.”
Che differenze ci sono tra il futsal marchigiano e quello laziale?
“Nel Lazio ci sono molto più soldi e molti più interessi; nelle Marche era così qualche anno fa, ma resta, a mio avviso uno dei campionati più belli e interessanti.”
Un segno che vorresti lasciare nel futsal nazionale.
“ Due cose spero di poter fare: un'Associazione di categoria dei giocatori di calcio a 5 per tutelarli, un po' come nel calcio a 11; sai quante volte le società non pagano? E poi, ormai, il futsal è molto praticato. Seconda cosa, vorrei regolamentare la figura del direttore sportivo, perché è una figura troppo astratta. Il calcio a 5 è lo sport del futuro, ma ha bisogno di aggiustamenti a tutti i livelli, primo tra tutti cercare altre fonti di sostentamento rispetto agli sponsor.”
Se ti dico futsal cosa ti viene in mente.
“Divertimento, perché è quello che è e molta gente non lo capisce.”
C'è qualcuno che vorresti ringraziare, nel mondo del calcio a 5, per averti fatto diventare quello che sei oggi?
“Andrea Bellini, Andrea Pierbattista, l'ex ds del Monturano che spero ritorni nel giro, Michele Giancaspro, colui che mi ha aiutato a trovare la strada.”
Una cosa che hai sempre desiderato, ma non è mai arrivata.
“Fare il collaboratore di Futsal Marche. Con la passione sfrenata che ho potrei fare l'analisi del mercato estivo."
Ti propongo subito, allora...
“E' da tanto che lo dico a Nicola (NicSas, ndr) ma lui non mi ascolta (ride, ndr).”
Come ti vedi tra vent'anni?
“Felice.”
Andrea, grazie della tua disponibilità e della bella chiacchierata. Speriamo di conoscerci, un giorno.
“Lo spero anch'io, anche, perché, se dovesse succedere, vorrebbe dire che Nicola Sassaroli mi ha finalmente offerto un ruolo da giornalista...”
Lady Futsal
Alice Mazzarini
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