Mister Lepretti e capitan Capretti, le voci del Real Lions all'unisono: "Vogliamo la finale per Paolino Giampaoli."
La lotteria dei rigori ha premiato nell’ultimo quarto il Real Lions.
Ed un grosso sospiro di sollievo possono tirarlo Angelo Lepretti, il mister, e Gemy Capretti, il capitano.
Nei loro occhi a fine partita c’è tutta la gioia per l’avventura che continua…
Angelo, Gemy, bentrovati. Emozioni dei penalty a parte, che gara è stata?
Lepretti: “E’ stata una gara complicata. Quando si creano tante occasioni e non le si concretizzano si finisce sempre col pagare. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Penso meritatamente.”
Capretti: “Il mister ha ragione. Le gare vanno chiuse prima. Ma io sono la prima a fare mea culpa, visto il gol che mi sono mangiata…”
Tante le assenze e gli acciacchi. Non c’era e non ci sarà Silvia Casaccia, Simona Anselmi in campo per scampoli di partita con una spalla bloccata, Valentina Guidantoni utilizzata seppur influenzata. Non è sempre facile giocare così…
Lepretti: “Già quest’estate ho spiegato alle ragazze come nello sport la componente fondamentale sia il gruppo. Decisivo nei momenti di difficoltà, come questa sera. Ma questa vittoria seppur sofferta ci regala tanta soddisfazione e sono molto contento per tutte le mie atlete.”
Capretti: “E’ uno stimolo in più giocare purtroppo senza alcuni titolari. Siamo obbligate a dare qualcosa di più. E quando questo ci riesce è un grande motivo d’orgoglio.”
Angelo, sei uno degli allenatori storici del calcio a 5 marchigiano, ma non hai mai preso parte alle Futsal Marche Finals Cup…
“E’ vero. Negli ultimi 4 anni ho avuto esperienze nel nazionale e quindi giocoforza ero assente. Tu conosci sai bene però come io intenda lo sport ed il calcio a 5. Noi delle Marche siamo una grande famiglia e sento molto questa appartenenza. Per cui sono contento ed emozionato di vivere da dentro e non solo da spettatore. Per questo ringrazio Luciano e Paolino.”
Gemy, il tuo futsal si contraddistingue per energia pura, corsa, cuore, polmoni, grinta. Ma quanto è dura giocare con la diffida, sapendo di essere imprescindibile per la propria squadra?
“Nemmeno ci penso. Bisogna dare il massimo su ogni pallone. Anche perché il giorno dopo puoi anche non esserci.”
Senza Anselmi e Casaccia, questo Real sembrava più il Chiaravalle che il Lions. Questo progetto di integrazione avviato in estate con la trasformazione in leonesse di tante ex giallonere sembra un progetto tecnico convincente. Che ne pensate?
Lepretti: “Questo per me è il primo anno nel femminile e al Real Lions. Per cui per me il gruppo era ovviamente nuovo. Ho cambiato modulo di gioco rispetto a quanto avevano fatto in precedenza e devo dire che sto vedendo forti progressi da quest’estate. Le ragazze hanno una gran voglia di imparare. E si è creato un grande feeling ed è un piacer stare insieme.”
Capretti: “Direi che questa integrazione è stata ottimale. Credo si veda anche guardando le gare.”
Ed ora sulla strada della finale c’è lo Splendorvitt Loreto che avete già battuto in campionato…
Lepretti: “Questa Coppa era il vero obiettivo della società. Ci avevano chiesto di qualificarci e poi di provare a divertirci stando insieme in questa bella kermesse. Lo so che Paolo Giampaoli è contento già così. Ma da uomo di sport posso dirti che le vittorie sono un bel aiuto per rendere memorabili questi momenti. Per cui daremo tutto per il nostro Presidente…
Capretti: “Difficile aggiungere altro dopo queste parole. Non in campo lottiamo anche per il Presidente…”
A domenica, leonesse del Real Lions e leoni delle panchina...
Trasformista