La partita delle partite. Etabeta Boca 13-11 dopo i rigori. Le parole di due protagonisti Daniele Valente e Mirko De Carolis: “Questo è il futsal!”
Signore e signori, questa non è un’intervista normale.
Perché non è stata una partita normale.
Settanta minuti e passa di grande calcio a cinque. Più la coda dei rigori.
La partita più bella di sempre vista alle Finals. Dice qualcuno. E si può facilmente concordare.
Emozioni a non finire. Grandi giocate. Reti a raffica. Fair play alla massima potenza. E pubblico in visibilio.
Alla fine la spunta l’Etabeta. Sempre e solo ad inseguire nel match. Nella lotteria dei rigori di nuovo fatale, un anno dopo, al Bocastrum (clicca qui per il tabellino).
Noi per voi abbiamo intervistato Daniele Valente e Mirko De Carolis.
Più che un’intervista è stata una piacevole chiacchierata. Tanto che ora il taccuino è quasi vuoto. Ma il piacere di aver ascoltato due campioni è massimo.
Perché questi non sono solo due grandi giocatori. Ma due ragazzi splendidi, interpreti perfetti del nostro amato calcio a 5.
Partiamo dall’epilogo. Dopo 16 reti, un’infinita rincorsa, Etabeta e Bocastrum si sfidano ai rigori per decidere la prima finalista della Coppa Marche 2012-2013. Qualcuno vincerà, ma intanto a trionfare è il futsal marchigiano. Con le due squadre che si abbracciano prima dell’inevitabile coda dei penalty. This is futsal, diciamo noi…
Daniele: “E’ stata una grande partita. Sono senza fiato. Già ci abbracciavamo prima della conclusione. Perché sapevamo che per una delle due sarebbe stato crudele uscire. Mirko è un grande giocatore. Ed il Bocastrum una grande squadra. Faccio un grande in bocca al lupo a loro per il campionato. Speriamo di incontrarci il prossimo anno.”
Mirko: “Noi del Boca non siamo molto amati. Spero che questa partita serva a riqualificarci. Perché io al fair play ci tengo molto. Fa piacere aver offerto, come ci dite, un bello spettacolo. Una volta però mi piacerebbe arrivarci alla finale…”
Siccome non è un’intervista normale, prima che della partita ci concediamo una domanda emozionale a testa.
Daniele, cosa si prova a segnare per due volte reti così decisive per tenere in vita la tua squadra? Solo alla fine, e dopo i rigori, siete riusciti ad andare in vantaggio e quindi a guadagnarvi l’accesso alla finale.
“Durissima da descrivere. E’ stupendo passare il turno in questa maniera. La rimonta ad un certo punto era insperata. Ma siamo un gruppo che non molla mai. E l’abbiamo fatto vedere.”
Mirko, la storia per il Boca si è ripetuta. L’anno scorso fuori in semifinale. Ai rigori. Contro il Chiaravalle. Stesso copione odierno. Solo che oggi fa ancora più male perché siete stati sempre avanti ed avete preso il gol del 7-7 a 30 secondi dal termine dei regolamentari.
“Hai proprio ragione. Quest’anno avevamo gestito al meglio anche il capitolo disciplinare, arrivando all’eventuale finale quasi puliti (in squalifica ci sarebbe andato solo Chiappini, ndr). Ma così va lo sport ed il calcio a 5. Si può perdere per questioni di centimetri…”
Il momento decisivo della gara è stata la rimonta fanese dal 3-6. Merito dell’Etabeta o demerito del Boca? C’è stata una chiave tattica?
Daniele: “Non credo sia stato un discorso tattico. E loro non hanno particolari colpe. Abbiamo messo in campo il cuore. Come spesso facciamo anche in campionato. Siamo abituati a crederci fino alla fine. Tutti uniti, tutti insieme. Perché il nostro è un grande gruppo.”
Mirko: “Certamente merito loro. Noi abbiamo pagato una flessione mentale, ma anche fisica. Abbiamo quest’anno il problema di una rosa un po’ corta. Ed in una manifestazione come questa si paga. Sandro Cicchi oggi era al debutto, senza essersi mai allenato.”
Ultima domanda per Mirko De Carolis. Per esorcizzare la lotteria dei rigori, Angelo Croci ha messo in campo Roberto Egidi al momento dei rigori. Il portiere decisivo nei penalty della Coppa Marche dello scorso anno, in favore del Ripatransone.
“Le abbiamo provate davvero tutte. Bombardino è un para rigori. Ma si vede proprio che la coppa Marche per il Bocastrum è stregata…”
Conclusione ovvia con Daniele Valente. E ora c’è la finale, in attesa di Fano-Tenax…
“Comunque vada sarà un successo. Anche se non è vero che non avremo niente da perdere. Da perdere c’è questa Coppa Marche che a questo punto vogliamo conquistare. Mettendoci tutte le nostre forze. Proprio come oggi…”
E la nostra intervista finisce qui. Domani sarà un’altra storia.
Questa è stata fantastica.
Noi ringraziamo Etabeta e Bocastrum per averla vissuta.
Trasformista
Commenti
...io ero uno di quelli che urlava piu' di tutti...sopratutto contro quell'arbitro col "ciuffo"...non ne capiro' tanto di calcio a 5(non so' quanto ne capisci tu..) , ma come hai giustamente detto , c'e' una gran passione e armonia all'interno della societa' che ne basterebbe la meta' per altre societa'....
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