La prima volta di mister Mannocchi e delle Marche Giovanissimi: "Orgogliosi di rappresentare la regione. Sarà indimenticabile."

 

La spedizione di Fiuggi è partita.

Le nostre rappresentative Giovanissimi ed Allievi sono salpate alla volta del Lazio per il primo Torneo delle Regioni riservato alle categorie Allievi e Giovanissimi.

Ai nostri microfoni c’è l’allenatore della formazione più giovane, quella giovanissimi, Marcello Mannocchi reduce dall’esaltante esperienza delle finali scudetto col proprio club, quell’ASKL che sarà anche la formazione più rappresentata della selezione.

In occasione dell’ultimo raduno prima della partenza (mercoledì 12 Giugno a Lido di Fermo) abbiamo raggiunto mister Mannocchi a cui abbiamo chiesto un personale bilancio di questi mesi di preparazione, interrogandoci pure sul possibile sviluppo di un torneo che non ci vede certamente partire tra i favoriti.

 

Benvenuto mister.

“Ciao, grazie.”

 

Allora, com’è andato quest’ultimo allenamento?

“E’ il primo allenamento dei dodici convocati al completo. Abbiamo avuto molti problemi logistici in questa prima fase sperimentale, incontrando ostacoli di ogni tipo, ma per quanto riguarda  quest’allenamento diciamo che è andato molto bene. Abbiamo fatto più cultura dello sport che vero e proprio lavoro sul campo, ma va bene così…”

 

Andiamo con ordine, allora. Mi dicevi di alcuni problemi: a quali ti riferisci in particolare?

“Una volta aver ristretto la rosa a 16 convocati qualche settimana fa, le ultime sedute hanno fatto segnare uno stravolgimento dei nostri piani (riferendosi al collega Sergio Bartolomei, ndr). Molti ragazzi non hanno più risposto alle convocazioni, altri due ci hanno comunicato di non poter esserci nei giorni del torneo e così abbiamo dovuto riprendere la lista e scegliere degni sostituti.”

 

Qualche rammarico per coloro che non ci saranno?

“Dispiace, soprattutto per quello che sarebbe potuto essere il capitano della selezione, Federico Sassaroli del Castelbellino, un giocatore certamente più pronto degli altri essendo abituato a disputare il campionato juniores. Purtroppo lui, come Cirelli della Pesarese, avranno un impegno nei giorni della manifestazione.”

 

“Più cultura dello sport che lavoro sul campo.” mi dicevi poco fa. Spiegati meglio.

“Innanzitutto voglio sottolineare la grande serietà e l’enorme entusiasmo di questi ragazzi dei quali sono stato sorpreso. Detto questo noi abbiamo voluto puntare molto sulla mentalità. Le convocazioni sono state fatte con il costante riferimento del comportamento da tenere dentro e fuori dal campo. L’obiettivo è sempre stato quello di far comprendere a questi giovani atleti che per essere veri giocatori bisogna prima esserlo nel comportamento, riuscendo a seguire le regole di un gruppo. Su questo si è insistito molto come sul fatto che da sabato rappresenteremo le Marche. Abbiamo cercato di cambiare la mentalità da ‘campetto sotto casa’ responsabilizzando questi ragazzi sul ruolo di portabandiera della nostra regione.”

 

 

Adesso è più chiaro. Qual è , in poche righe, il livello tecnico tattico della nostra formazione?

“Il gruppo, come ti ho detto, si è formato da poco, ma ci sono dei buoni valori. In primis il livello di determinazione ed impegno è mediamente alto. Il gruppo non è propriamente omogeneo dal punto di vista tecnico, ma sono sicuro che il grande entusiasmo renderà speciale il Torneo che andiamo ad affrontare. Per quanto riguarda il lato tattico invece ho trovato grandi lacune, ma anche grande voglia di imparare e passione pura da parte dei ragazzi. ”

 

Cosa ti aspetti dunque dal nostro girone di qualificazione?

“Abruzzo e Lazio sono certamente due regioni che hanno potuto pescare da un bacino decisamente più ampio del nostro. Questo, forse, potrebbe aver reso le loro selezioni più omogenee dal punto di vista tecnico. In generale però, credo che questo torneo, come successo negli ultimi anni anche a livello di campionato Giovanissimi, sarà vinto ancora da chi potrà contare su giocatori prestati al calcio a 5 dal fratello maggiore ad undici (riferimento alla Merdiana Catania campione d’Italia, ndr). Purtroppo in tante, troppe regioni, siamo ancora agli albori e gli ultimi club a laurearsi campioni d’Italia giovanissimi dimostrano che la preparazione del calcio a undici può ancora superare le maggiori formazioni giovanili del nostro futsal come la Marca o il Kaos Bologna...”

 

Una lunga premessa per dire cosa?

“Vero, lunga, ma certamente dovuta. Il tutto per dire che noi, sia io che Sergio, siamo orgogliosi di prendere parte a questa spedizione e speriamo lo siano anche i ragazzi. Cercheremo di giocare a calcio a 5, o almeno provarci, e poi perdere, piuttosto che lanciare il pallone in avanti per provare a vincere ad ogni costo. Se usciremo al primo turno sarà stata, spero, una bella esperienza per tutti i ragazzi, se invece riusciremo a superare il girone sarà solo un qualcosa in più del quale andare doppiamente orgogliosi.”

 

Perfetto Marcello, siamo ai saluti allora. Ti faccio un grande in bocca al lupo...

“Grazie Damiano e crepi il lupo. Speriamo sia un’esperienza indimenticabile.”

 

Lo speriamo davvero, mister.

Buon viaggio.

 

Stilnovista

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