Tutti pazzi per le Marche rosa. E Aida Xhaxho suona la carica: “Oggi con l'Emilia, poi domani la storica semfinale col Lazio. Ci siamo!"
Tutti innamorati delle Battistini’s Angels. Tutti ammirati da Aida Xhaxho, l’attuale capocannoniere del team femminile marchigiano.
Ma dietro alla talentuosa ascolana, c’è una squadra. Una squadra unita. Un gruppo vero. Con la G maiuscola.
E le parole della più giovane di questa spedizione in gonnella qui in Sardegna ce lo confermeranno.
La più piccola, la più talentuosa, ma anche la più casinista. In campo veroniche, reti, aperture di tacco. Fuori sorrisi straripanti a non finire e gag di ogni tipo. Con intelligenza però. Tipica di una ragazza che ha la classe pura stampata nei cromosomi.
Quando c’è da stemperare la tensione, è lei che balla sul pullman scuotendo l’ansia delle compagne.
Quando tutti sono seduti nell’ampia sala ristorante, è lei che si fa cantare dalle amiche futsaliere il canonico happy birthday. Peccato il suo compleanno sia a maggio…
E’ sempre lei che fa arrabbiare mister Battistini. Un’assoluta rarità. E per ben due volte. Motivo una certa indolenza, suo limite maggiore, ed il troppo amore per il pallone, scaricala prima Aida.
Partiamo proprio da qui. Hai stabilito un primato. Quasi mai visto Francesco Battistini urlare. Giammai farlo per due match consecutivi. Raccontaci il perché?
“Anche Mirco Angeletti mi ha fatto i complimenti per l'evento (sorride, ndr). Diciamo che quelle urla mi caricano. I motivi? Con la Campania perché ho tenuto troppo palla cercando la giocata più difficile, peraltro riuscita (e giù un altro super sorriso, dimenticando che in realtà è avvenuto il contrario, ndr). Col Veneto ho forzato una conclusione da distante. Ma me la sentivo… Il mister dice pure che ad ogni rimprovero subito ho sempre una riposta pronta (e allarga le spalle come a implorare clemenza, ndr).”
Ti aspettavi di trovarti già in semifinale dopo solo due gare giocate?
“Senza presunzione dico di si. Conoscevo il valore della nostra squadra. Ci siamo preparati alla grande con allenamenti lunghi e intensi. Abbiamo creato anche un gruppo virtuale in cui c’abbiamo messo dentro slides con schemi e situazioni di gioco.”
Hai timore del super Lazio in semifinale?
“Assolutamente si. Non sappiamo che squadra sia. Ma se il Lazio ha superato la Calabria sarà una buonissima squadra. Però se giocheremo come contro il Veneto, sarà dura per loro…”
Mi hai confessato che tu, adoratrice somma del vile calcio a 11, sei oramai in luna di miele con il futsal. Perché?
“Verissimo. Fino a qualche tempo lo escludevo un mio futuro impiego sportivo a tempo pieno nel calcio a 5. Diciamo che se prima non avevo dubbi sul mio futuro, ora sono cinquanta e cinquanta. Ora tocco molto di più il pallone, di cui sono innamorata.”
Cosa si prova a giocare un torneo come questo, convivendo un’avventura così a stretto contatto con ragazze che hai avuto modo solo di conoscere durante gli allenamenti?
“Più che una selezione la nostra è una vera e propria squadra. Poi giocare con compagne dal tasso tecnico così elevato è davvero piacevole. E’ una gran bella esperienza. E qui mangia pure bene… (altro super sorrisone, ndr)”
Sappiamo che la genialità non ti manca per cui non puoi esimerti di dare una breve descrizione di tutto il vostro gruppo. Facci insomma da Cicerone. Partiamo dai due portieri.
“Samantha è indiscutibile in campo, fuori sembra timida ma indovina sempre le parole al momento giusto. E poi si scatena in balletti anni 60’-70’. Giulia, un portierone pure lei, anche se sente troppo le partite. Anche lei sembra timida, ma poi…”
E di capitan Claudia Catena che ci dici?
“Ragazza dalla simpatia unica. Una sicurezza in campo, fuori maestra di stile.”
Passiamo al fuoriclasse del team Marche, Martina Mencaccini.
“E’ un piacere giocare con lei, c’è sempre da imparare guardandola. Fuori dal campo ti fa venire il mal di pancia dal ridere. Si sta segnalando anche come ottima ammazza scarafaggi che imperversano nelle nostre camere (e lo dice come se fosse la cosa più importante del mondo, ndr).”
La sapienza fatta giocatrice, Nena Giosuè.
“Per me è un idolo assoluto. Appena apre bocca mi metto a ridere. Genio e simpatia messe insieme. In campo sapevo già quanto sia forte. Corre per sei (e per Aida stessa, ndr).”
Ed ora Elisa Magnanti, la straniera di Romagna.
“E’ la mia compagnia virtuale, visto che siamo separate solo da una porta comunicante. E’ anche la cuoca del gruppo con la sua macedonia spettacolare. In mezzo al terreno di gioco è una guerriera, ma non solo. Diciamo che è un Gattuso tecnico.”
Michela Ciccioli, il computer delle Marche.
“Detta anche wi fi free per ovvi motivi. Solo a me ha concesso la password (e guarda proprio a Michela seduta di fianco con orgoglio, ndr). Dentro il rettangolo dimostra di meritare alla grande la fiducia del mister.”
Passiamo ora a chi ha ancora ha giocato poco o nulla, ma che presto darà il suo contributo. Il duo del Real Comunanza, Federica Di Buò e Luisiana Mazzacane.
“Le mie dolci compagne di stanza, le mie mammine. Mi svegliano con latte e biscotti. Prima da avversarie non mi erano certo simpatiche. Ora le adoro trascorrendoci gran parte del tempo…”
Infine Stefania Apalaghie e Federica Marani.
“Stefania è il nostro dizionario vivente. Ogni tanto spara battute sconvolgenti. E’ lei che tiene il gruppo informato tramite la tecnologia. Federica è la prima che capisce le mie freddure. Per questo la ammiro molto… (sogghigna strizzando l’occhiolino, ndr).”
Non solo giocatrici. Un grande squadra si costruisce anche con un grande staff. Il dirigente accompagnatore Marco Alessandroni, la dottoressa Giuliana Brunetti, il massaggiatore, preparatore e tuttofare Steven Petrelli.
“Marco, sempre presente, esprime serenità ed esperienza. La dottoressa, mia compagna ascolana, mi ha promesso che mi aiuterà a controllarmi nella linea. Steven, detto Wii Wii, è la professionalità fatta persona, oltre a questo è il collante del gruppo facendo di tutto e non facendoci mancare mai nulla.”
Infine, the last but not the least, i tecnici Francesco Battistini ed Elonora Baldi.
“Il mister è la persona più saputa nel mondo del futsal che ho conosciuto. Poche parole, ma precise. Pur non avendo fatto molti allenamenti con lui, gli debbo quasi tutta la mia crescita da futsaliera. Eleonora la conoscevo già. Con lei ho grande feeling, anche se ho ancora i lividi delle botte che mi dava durante i tornei estivi. Ha davvero una grande disponibilità, anche se ha provato a separarmi come camere dalla coppia Martina – Claudia. Riuscendoci. Peccato che tra le nostre camere ufficialmente assegnateci c’è una porta comunicante interna (grossissima risata, anche perché arriva la Baldi alle spalle probabilmente ignara, ndr.)
Siamo ai saluti, non prima di alcune dediche per questa storica qualificazione.
“Dedico la qualificazione alla mia squadra, il Gemina, al mio mister, Luca Virgulti, e a Susanna che mi ha sempre accompagnato agli allenamenti della rappresentativa. Saluto con un grande abbraccio la mamma ed il papà. Una dedica speciale la faccio al mio fidanzato Jacopo.”
Grazie Aida, raramente mi sono così divertito nell’intervistare qualcuno.
Continuare a sorridere, a sfogare il tuo genio e a rimanere innamorata del pallone.
Quello a basso rimbalzo...
Trasformista
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Commenti
Spero vivamente di dedicarle il gol e poterla abbracciare,anz i le mando in rappresentanza per me due giocatrici eccezionali,
MARTINA e CLAUDIA e la sua piu grande ammiratrice (per come svolge il suo lavoro,con impegno e dedizione) la vissina Nena!
Cordiali saluti
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