Serie A2/A: Analisi 22° giornata

Categoria A

 

PESAROFANO, FROM IMOLA TO IMOLA PER I PLAY OFF

“Col cuore in gola”. Così avevamo titolato sette giorni fa; mai pronostico fu più azzeccato per i tifosi del PesaroFano, con decine di persone che dovranno sicuramente ricorrere a check up vari per il controllo delle coronarie.

Per quanto ci riguarda, la nostra fortuna (o sfortuna) è stata quella di poter vivere il pomeriggio su WhatsApp, un infernale meccanismo che permette di avere tutto praticamente in tempo reale, qualche istante prima del sito della Divisione: Imola-Arzignano e Came Dosson-Pesaro Fano come fosse “Tutto il calcio…”

E allora via con Arzignano che perde Tres per un’espulsione, con Imola che, però, sbaglia il rigore conseguente.

Insomma si mette bene, ma non benissimo per i ragazzi di Osimani; e le cose peggiorano a metà primo tempo, quando, in un soffio, il Came Dosson batte per due volte Moretti. A Imola Arzignano si lascia preferire, ma 0-0.

Nel frattempo Da Silva dimezza e si va all’intervallo in Veneto con il PesaroFano sotto solo 2-1. A Imola molte interruzioni (compreso un tiro libero sbagliato dai padroni di casa), fanno perdere del tempo prezioso per garantire la contemporaneità e si va all’intervallo con sei-sette minuti in ritardo rispetto a Dosson.

WhatsApp certifica che la ripresa (ma un telefono no?) inizia in Veneto con cinque minuti di anticipo; chi vede la partita con gli occhi marchigiani comincia a dubitare; il gol di Amoroso che porta avanti l’Arzignano in modo fulmineo ad inizio ripresa non può che acuire queste sensazioni: PesaroFano è fuori dai play off.

Ma Imola spera sempre che PesaroFano possa pareggiarla e allora dentro il portiere di movimento e 1-1 raggiunto all’8’. Dal Veneto nessuna nuova, anzi c’è il 3-1 per i padroni di casa, con Tonidandel e compagni decisamente fuori dal match. Così fuori da incassare il secondo uno-due di giornata che fa volare la capolista sul 5-1.

Nel frattempo, la vera (brutta) notizia era arrivata da Imola, con la 35ma rete personale di Amoroso che portava i suoi di nuovo in vantaggio. E allora, di nuovo il dubbio: stai a vedere che Imola sa di non poter più arrivare prima e si vuole scegliere l’avversaria per la semifinale dei play off?

E invece no! La squadra di Pedrini dimostra una sportività importante, raggiungendo il pareggio e non “regalando” nulla ai veneti nemmeno dopo la seconda espulsione (quella proprio di Amoroso), pur avendo la possibilità di giocarsi la semifinale stessa (in partita unica, val la pena di ricordare) contro un’avversaria (furibonda con la direzione arbitrale) che sarà menomata dal Giudice Sportivo.

Finirà 3-2 per Vignoli e compagni ed il 16 aprile Imola-PesaroFano, una trasferta di pochi chilometri per sognare la serie A ancora una volta per la società targata Italservice, per seguire il solco tracciato dal Came Dosson, già meritatamente in serie A.

 

L’altra semifinale play off sarà Milano-Prato. Entrambe le contendenti hanno archiviato la regular season con una vittoria: i toscani piegando 7-1 il già retrocesso Carré Chiuppano; i meneghini espugnando il campo del Carmagnola con il punteggio di 4-1, con i piemontesi già con la testa al play-out contro Aosta, nonostante la matematica riservasse loro qualche remotissima possibilità di evitare il derby post-season con l’Aosta.

A proposito dei valdostani, niente da fare per la squadra di Rosa contro le motivazioni di un Cagliari che ha fatto propri i tre punti (7-2) e raggiunto la salvezza.

Pari e patta tra Menegatti Metalli e Maran Nursia, un machiavelliano (più che salomonico) 6-6, che salva le squadre di Sgolastra e Mindoli (il primo ancora in rete, 17 per lui alla fine). In gol anche Belloni con la rete che ha aperto il tabellino.

 

Pa.To

Paolo Augusto Menconi