Serie A2/A: Analisi 17° giornata

Categoria A

 

PESAROFANO LOTTA MA NON BASTA: IMOLA PASSA AL PALA FIERA

Dopo la settimana di pausa, riprende il campionato di calcio a cinque e questo breve step di tre partite, che precede l’attesissima Final Eight di Coppa Italia, non inizia bene per PesaroFano, che incassa la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite casalinghe, anche se, in questa brutta statistica, non può non pesare il fatto che i ragazzi di Osimani abbiano affrontato tutte le prime della classe proprio al PalaFiera.

Imola, magari, alla vigilia di questo campionato, non era lo squadrone ammazza-stagione; eppure la compagine di Vanni Pedrini è capolista meritatamente di questo torneo e lo ha dimostrato anche a Pesaro, con un primo tempo di grande sostanza, nonostante dovesse fare a meno di Lopez Escobar e con, rispetto all’andata, Pietrobom al posto di Dalle Molle (sulla carta non un guadagno).

Ma gli emiliani hanno due certezze: un portiere di lusso come Juninho ed un regista come Vignoli che, forse in troppi, avevano ritenuto non più adatto alla categoria. Se poi ci aggiungi due grandi bomber come Marcio Borges e Revert Cortes, tutto si spiega al meglio. Al PalaFiera resta a secco il primo e ci pensa il secondo ad indirizzare il match con un tripletta nel primo tempo (anche se, nello score, pesano due tiri liberi assai contestati dalla truppa marchigiana), intervallata dal provvisorio pareggio con cui Maurizio Napoletano ha festeggiato la fresca convocazione in nazionale under 21.

Ma, visto che notoriamente piove sempre sul bagnato, prima della sirena di metà gara, arriva anche il 4-1, opera di Juninho che pizzica Moretti leggermente fuori porta.

La ripresa parte meglio e arriva la zampata di Da Silva; il problema è che il 3-4 arriva solo al 14’ con la punizione Tonidandel, con energie già in vistosa riserva e con Moretti che aveva evitato il peggio in diverse occasioni.

Gli ultimi assalti con il portiere di movimento, seppur generosi, sono poco lucidi e finisce con la beffa del 3-5 ancora di Revert che sigla il proprio poker personale, approfittando anche dell’espulsione di Jelavic per una pesantissima doppia ammonizione anche in vista della prossima giornata.

 

Nella corsa ai play off non è andata, comunque, malaccio per i marchigiani, visto che, all’Arzignano non è bastata la doppietta del solito Amoroso per fare proprio il derby di Chiuappano (2-2). Veneti che si avvicinano “solo” a -3.

Imola padrona solitaria del campionato a causa di un altro rocambolesco pareggio: quello di Carmagnola, con i piemontesi che frenano il Came Dosson sul 2-2. E anzi, a mangiarsi le mani, devono essere proprio i primi, che comandano anche il match di due reti, prima di essere ripresi dalla doppietta fulminea di Bellomo in trenta secondi.

Resta in scia anche Milano, che piega l’ostico Cagliari con il punteggio di 4-2.

Grazie ad una prestazione incredibile a Zanè, il Prato consolida la propria quarta posizione. Non bastano le reti “marchigiane” di Sgolastra e Lamedica alla Menegatti Metalli; i toscani, con due reti nell’ultimo minuto, rimontano fino al 2-3 finale e inguaiano ancora di più i biancorossi.

Chiude il quadro il roboante 8-0 con cui la Maran Nursia (ancora senza Mindoli febbricitante) batte l’Aosta che, nonostante il pesante passivo, può gridare ad una sfortuna chiamata tre legni nei primi dieci minuti di match. Tripletta per Guga De Araujo.

 

Nella prossima giornata, se non fosse perché questo campionato ha del folle nel DNA, potremmo dire che PesaroFano si gioca tutto in casa dell’Arzignano; ma cinque giornate sono veramente troppe per decifrare il futuro.

 

 

Pa.To

Paolo Augusto Menconi