Il sogno azzurrino di Raffaele Cefariello: “Un grazie a mister Pianosi e al PesaroFano. Chiamata inaspettata, emozione stupenda.”
Roma.
Raoul Albani ed il suo staff sono al lavoro. Si lavora per il futuro azzurro.
Sono partiti gli stage riservati ai classe ’94 tesserati per le società che partecipano ai campionati nazionali.
Nessun rappresentante della nostra regione al primo giro di giostra, eccezion fatta per l’italo brasiliano Mario Riccardo Salamone del Futsal Portos.
Il primo marchigiano d.o.c. a prendere parte ad un raduno è così Raffaele Cefariello, centrale del PesaroFano C5 juniores ed under 21.
Per lui, è ovvio, si tratta della prima chiamata in azzurro.
“Ma siete sicuri che debba andare proprio io?!”
Parte così la sua prima avventura.
Il raduno di Roma, a cui Raffaele ha preso parte si è svolto a Roma da domenica 12 a martedì 14 Maggio.
Ci siamo fatti raccontare le mille sfumature di una 3 giorni difficile da dimenticare.
Ciao Raffaele, benvenuto.
“Grazie. Un saluto a tutti.”
Non ci credevi, invece eccoti qui, sorridente con la maglietta della nazionale.
“Ho ricevuto la notizia durante la settimana, non ci credevo. Ero emozionatissimo solo al pensiero di fare un’ esperienza simile..”
Raccontami bene questi 3 giorni. Com’è il mondo della nazionale?
“Sono partito domenica all’ora di pranzo. Arrivo in serata. Il giorno successivo ed il terzo giorno ci siamo allenati con grande intensità. Sul campo è andata meglio di quanto pensassi, ho superato subito l’emotività dando tutto quello che avevo in corpo. L’ambiente che si respirava era fantastico, puro professionismo. Tutto era curato nei minimi dettagli, dal modo di comportarsi, all’abbigliamento per finire con l’alimentazione.”
Vi hanno spiegato il motivo di questo ciclo di convocazioni (ancora in corso) riservate ai classe ’94?
“Sì, ci hanno detto che questi raduni pilota serviranno poi a formare la nazionale under 21 del futuro.”
Che tipo di livello ai trovato? Ti sei sentito all’altezza dei tuoi colleghi?
“All'inizio era quella la mia paura più grande: il timore di andare in difficoltà. Invece, come ti dicevo, mi sento aver fatto bene e di essere stato all'altezza.”
Anche un tuo compagno, Nicolas Pieri, ha trovato spazio fra i convocati del terzo raduno in via di svolgimento in queste ore a Ferrara. Gli hai dato dei consigli, lo hai sentito?
“Sono molto contento per lui, l'ho chiamato e gli solamente spiegato come era l'ambiente e come ci si allenava.”
Dopo una stagione come la vostra, fra under 21 e juniores questa convocazione è stata la ciliegina sulla torta. Quanto è pesata la scelta fatta in estate di passare dalla Buldog Lucrezia al PesaroFano C5?
“Alla Buldog stavo benissimo, ma ho sentito l’esigenza di cambiare. Appena lo hanno saputo da Pesaro mi hanno subito accolto benissimo. Al PesaroFano non ci fanno mancare niente, si sta benissimo e ci sono degli ottimi allenatori..”
A questo proposito parliamo dei tuoi mister. Te li nomino seguendo la gerarchia che hanno avuto in questa stagione.
Partiamo da Roberto Osimani.
“E’ un maestro impressionante. Gli allenamenti in prima squadra mi hanno fatto migliorare moltissimo.”
Giovanni Di Tommaso.
“Anche se quest’anno non siamo riusciti ad eguagliare lo scudetto dello scorso anno, il mister ha fatto un grande lavoro. Lui è un gran motivatore e ti carica a mille prima di una partita, ti stimola a dare il massimo. Purtroppo siamo andati fuori con il Loreto, ma siamo comunque consapevoli di aver dato il massimo.”
Fabrizio Pianosi.
“Il merito di questa grande annata è tutto suo. Lui ha creato il gruppo, allenamento dopo allenamento. Dall’estate scorsa ad oggi ci ha fatto crescere moltissimo insegnandoci tanto.”
Peccato per l’epilogo…
“La finale per il titolo regionale con l’Audax…(si blocca, quasi amareggiato, ndr) una partita buttata via da noi. Eravamo partiti bene segnando due reti, ma poi ci siamo addormentati credendo che fosse finita. Forse è mancata quella voglia di vincere che abbiamo dimostrato durante tutto l'anno, peccato. E peccato anche per le assenze di Cuomo e Bacciaglia che avrebbero dato una grossa mano. Ma questa non vuole essere una giustificazione.”
Domanda a bruciapelo: il giocatore più forte del PesaroFano C5?
“Nessun dubbio, Kristian Cujec, un fenomeno. Da lui c’è solo da imparare.”
Abbiamo concluso Raffaele. Prima di salutarci, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
“Continuare a giocare nel PesaroFano, crescere, imparare il più possibile e divertirmi!”
Ottimo.
Idee chiare, come si conviene ad un azzurrino…
Stilnovista
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un abbraccio a tutti
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