Passione e futsal, è l'Offida c5 di Piero Antimiani: "Un terzo posto che ci soddisfa. Gettate le fondamenta, ma il futuro resta incerto."

 

Piero Antimiani, 40 anni e tanta passione..

La predisposizione di Futsalmarche.it ad analizzare e scoprire prima i volti e le virtù degli uomini, piuttosto che il colore delle maglie o i risultati dei tabellini. Questo è il motivo per cui  il Rimpiazzista si è affezionato così tanto a questo suo hobby: è molto più intrigante infatti, parlare di futsal scoprendo le emozioni, le passioni, le gioie e, talora, i fiaschi, piuttosto che annotare le nude e crude cronache dai campi. Anche se quest’ultimo è uno sporco mestiere che tutti noi ci troviamo diligentemente a svolgere con responsabile puntualità.

Ed è così che, come regalo per il suo compleanno, sono lieto di presentare mister Piero Antimiani, co trainer dell’Offida C5, appena eliminata alla finale play off del girone L di serie D dopo aver disputato una splendida stagione, culminata con la medaglia di bronzo nella regular season.

 

Ciao mister!

"Ciao Rimpia, davvero un piacere sentirti!"

 

Piacere mio, innanzitutto auguri di buon compleanno: sei da poco giunto alla fatidica soglia degli anta, o come hai detto tu, 18 più 22 di sana esperienza…

"Beh, i 40 anni erano un obiettivo che mi ero prefissato ad inizio stagione e diciamo che l’ho raggiunto in scioltezza senza passare neanche per i play off! Ti ringrazio per gli auguri e per l’inatteso quanto gradito pensiero di scambiare due chiacchiere proprio in questa occasione. La battuta su fb con cui ringraziavo gli amici l’ho rubata da una simpaticissima maglietta vista in Spagna qualche mese fa e l’ho fatta subito mia."

 

Avvocato, assessore al Comune di Offida, spesso ti ho definito il ragioniere del futsal, mamma mia quanti titoli. Vuoi raccontarci tu chi è il vero Piero Antimiani?

"Quest’anno devo accontentarmi dei titoli professionali ed istituzionali…(sorride, ndr) Mi sono avvicinato al mondo del Futsal nel 2003 e da quell’anno, nonostante il tempo a disposizione diminuisca di stagione in stagione, non riesco più a farne a meno: è la mia grande Passione! Ho cominciato con l’Offida, squadra della mia città, con cui nel 2005 ho ottenuto una fantastica promozione in C2 dopo una serie interminabile di play off. Dopo una tranquilla salvezza in C2 con le lacrime agli occhi lascio la squadra rossoblu e grazie a Di Russo entro nel mondo della Bocastrum, dove trascorro quattro indimenticabili stagioni in cui conquistiamo la C1 e per due anni consecutivi l’encomio di squadra rivelazione della massima serie regionale in un ambiente straordinario che rimarrà per sempre nel mio cuore.  Il resto è  cronaca attuale, caratterizzata dai soliti punti fermi che prescindono dalla categoria: abnegazione, progettualità, formazione, serietà e tanta, tanta passione!"

 

Verissimo. Ma c’è una cosa di te che mi ha sempre fatto riflettere, e parlo seriamente: quando sei in panca sbraiti, urli e ti dimeni come un forsennato, ma sei sempre vestito in maniera molto elegante e ordinata (ridiamo, ndr): non è forse meglio iniziare ad indossare la tuta della società nelle gare ufficiali?

"Nelle ultime stagioni credevo di aver raggiunto un maggior equilibrio illudendomi di potermi contenere  ed invece quest’anno sono riuscito anche ad infortunarmi in panchina! La verità è che a volte non faccio in tempo a cambiarmi e rimango con la divisa professionale. E’ solo ed esclusivamente una questione di abitudine, ma il sabato quando giochiamo in casa e non lavoro sono un po’ più casual dai… D’altronde la società quest’anno con le tute  versione slim non mi ha di certo aiutato a cambiare look!"

 

L'Offida c5 nella foto di squadra dello scorso autunno

 

Già la società: Offida, una realtà sportiva da sempre arroccata nelle proprie convinzioni paesane, legata ad un orgoglio ed un attaccamento alla maglia che in pochissimi possono vantare. Quanto è dura rinunciare a pescare nel mare del mercato futsalico (parlando esclusivamente di giocatori di caratura ed esperienza) per cercare oltrepassare le forche caudine della serie D nel più breve tempo possibile con il materiale che il paese mette a disposizione?

"Credo che le fondamenta siano indispensabili per poter costruire qualcosa di solido e duraturo, per cui se dietro c’è una società attenta, questi principi sono un valore aggiunto per fare dei programmi, a prescindere dalla categoria. Ovviamente poi in un percorso di crescita sportiva l’inserimento graduale di elementi di esperienza è fondamentale per superare i vari step e raggiungere anche traguardi ambiziosi. La storia della Bocastrum è un esempio in tal senso."

 

Hai visto che bella serie D quest’anno? Per te che ne hai visti di bei giocatori, non ti sembra che il livello fosse, già dall’inizio, di categoria superiore?

"Certamente quando alla prima giornata al debutto con la CSI Stella ci siamo ritrovati di fronte diversi giocatori che l’anno precedente avevano addirittura vinto i play off di C1, abbiamo avuto subito la conferma  di ciò che si presumeva. A parte qualche rara sorpresa però con il tempo la classifica si è letteralmente spezzata, i valori sono inevitabilmente usciti fuori e le attenzioni, come spesso accade in serie D, erano incentrate solo sulle partite di cartello."

 

Un flash su questa stagione: nella prima gara di andata perdeste 7-0 in casa del Csi Stella, ma al ritorno la partita finì 4-4 in extremis ad Offida: quanto e cosa è cambiato in soli quattro mesi?

"Sicuramente il portiere,(ride ndr) all’andata fummo costretti a buttare nella mischia un ragazzino di nome Guido Di Russo che in quell’occasione ha rischiato di bruciarsi. A parte gli scherzi queste due gare sono sintomatiche di quanto paghi il lavoro, la determinazione, la crescita del gruppo e la consapevolezza dei propri mezzi. Quell’esordio per noi è stato fondamentale per scuotere l’ambiente e continuare ad inculcare nei ragazzi quei valori che noi riteniamo essenziali per poter raggiungere dei risultati. Merito poi ai ragazzi che ci hanno sopportato e seguito per tirare fuori parte di quanto possono dare."

 

Infatti, i puledrini offidani sono giunti terzi in classifica, una stagione da incorniciare, ma è mancato l’affondo. Riesci a dare ai tuoi ragazzi un voto di squadra? E per te, che voto ti daresti?

"Siamo estremamente soddisfatti di quanto fatto. Per ottenere delle vittorie però occorrono tante componenti e non sempre basta dare il meglio di sé. I ragazzi sono molto giovani e hanno tempo per crescere, maturare e togliersi soddisfazioni. Certamente dispiace non aver messo la ciliegina sulla torta, ma è bene che si rendano conto di quanto sia difficile vincere. E per vincere devi prima saper perdere. E’ vero che le vittorie creano la mentalità, ma è anche vero che la sconfitta in determinate circostanze tempra il carattere ed aumenta la fame di vittorie. I ragazzi, primi fra tutti quelli che hanno giocato meno, sono stati encomiabili,  sempre disponibili e  meritano un 8 a condizione di non cadere nel tranello di credere che manchino solo 2 voti per raggiungere il massimo. Non posso ovviamente dare un giudizio a me stesso, ma l’affetto ed il legame con i ragazzi è per me un grande risultato più di ogni altro elogio."

 

So che non vorresti rispondere a questa domanda per non far torto a tutti gli altri. Ma quanto è importante per un allenatore avere in squadra un ragazzo come Mario Camela?

"Mario è un leader in campo e fuori ed è innegabile che è un perno fondamentale della squadra, anche se  non averlo a disposizione in settimana negli allenamenti per impegni di lavoro non consente di sfruttarne appieno tutte le potenzialità che sono certamente di categoria superiore, così come ha dimostrato nell’anno di C1 con il Boca. Non voglio ripetermi, ma la cosa più bella è il suo rapporto paritario con i compagni."

 

Guido Di Russo, co trainer dell'Offida c5

Ti va di parlarci della convivenza con mister Guido Di Russo? Mi confermi la voce che si stia avvicinando al Caffè Portos?

"Consentimi di dare un bel 10 a mister Di Russo per l’umiltà e la professionalità con cui è sceso in serie D senza chiedere o voler portare alcun giocatore, ma mettendo a disposizione tutto se stesso con idee e progetti che mirano a lanciare ancor più il futsal nel nostro territorio. Con Guido ho un rapporto meraviglioso che va oltre il terreno di gioco, anche se fatichiamo a stare lontani dal campo. Collaboriamo da 5 anni parlando la stessa lingua e confrontandoci su ogni situazione con stima e rispetto reciproco. Sin dall’inizio ho cercato di far tesoro  della sua esperienza calcettistica, ma con il tempo ho avuto modo di conoscere non solo un grande allenatore, ma anche un grande uomo sia nello sport che nella vita. Sulle voci che circolano a tutt’oggi non posso darti certezze, ma è naturale che Guido abbia contatti importanti e che il suo nome venga accostato a società di rilievo."

 

Tra un attimo ti lascio in pace, te lo prometto, prima svelaci cosa diavolo è la fiction “mannaggia santa”!

Si è creato tra i ragazzi un bel gruppo in cui regna l’armonia e la goliardia. Nei social network scherzano ed enfatizzano alcune particolari situazioni che li riguardano, sino a creare una sorta di fiction dove ognuno di loro rappresenta un personaggio. Di tutto il resto, trama compresa, sono però all’oscuro anche io. Solo alla cena di fine stagione ho capito che il titolo deriva da una consueta imprecazione scherzosa di mister Di Russo…

 

Non lo sapevi? In effetti lo dice da almeno 7 o 8 anni! Un’ultima domanda: cosa succederà all’Offida a partire dalla fine di agosto 2012?

"Su questa domanda sinceramente non sono in grado di rispondere… Avevamo accettato questa scommessa perché credevamo fortemente in un progetto fondato sul settore giovanile, sull’integrazione tra calcio a 5 e calcio a 11, sull’organizzazione di eventi e di corsi di formazione per allenatori e tanto altro. Abbiamo concluso la stagione con la massima professionalità e con un buon rapporto con la società, ma il discorso sul futuro non è mai stato affrontato."

 

Più o meno un sogno, complimenti vivissimi e davvero in bocca al lupo per questo progetto. Grazie della disponibilità e permettimi di salutare tutti i tuoi giocatori augurando già da adesso il più grande degli in bocca al lupo per l’anno prossimo.

"Grazie a te Rimpia e davvero complimenti per tutto ciò che hai fatto in questa stagione!"

 

 

Rimpiazzista Futsalmarche

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