L'analisi schietta di Paolo Giorgini: "Dai motivi della retrocessione del Villa Musoen, ai tecnici marchigiani, svelandovi qualche segreto."
“Un tipo molto alla mano”. Così si definisce Paolo Giorgini, da sempre, almeno fino a quest'anno (il prossimo chissà...) vice allenatore dell'Acli Villa Musone, in questa stagione in serie C2 girone B, con una breve parentesi, lo scorso anno, nel Cattolica Castelfidardo, serie D.
Grande amico di Futsal Marche per le chicche che regala a tutti i lettori sul forum. Nel dicembre 2007, durante una cena organizzata a casa sua ha conosciuto Nicola Sassaroli NicSas, Michele Giorgi l' Enigmista, mister Marco Capretti e tanti altri. Iniziamo da qui.
Ti va di descrivermi i tre personaggi che ho appena citato?
“Non sono tanto bravo con gli aggettivi, ma ci provo. Vai!”
Nicola Sassaroli.
“E' il Moggi moderno! (Ride) Scherzo, è solo che lui sa sempre tutto di tutti, conosce praticamente ogni cosa, qualsiasi persona faccia parte del calcio a 5. E' impressionante: quando vado con lui a vedere qualche partita, sia che vada a Perugia che a Porto San Giorgio, conosce tutti!”
Michele Giorgi.
“Un mito, in tutti i sensi! Lo conosco da otto anni. È un ottimo portiere e se il livello del sito è ottimo è gran parte merito suo. Vedere Michele arrabbiato è impossibile.”
Marco Capretti.
“Lo conosco poco. Da lui ho sempre cercato di prendere il più possibile a livello professionale. É un uomo molto diretto, con lui parlo molto bene. (Esce il nome di Angelo Lepretti). Se dovessi fare un paragone storico Capretti è Garibaldi, Lepretti Mazzini.”
So che ogni anno, nel mese di gennaio organizzi una cena in onore di Michele Montalbini (grande amico del sito, scomparso improvvisamente a soli 42 anni). Eri un suo amico?
“Era poco che lo conoscevo, ma era come se lo conoscessi da sempre. Andavo nel suo negozio a Jesi a confrontarmi, ci passavo le ore, stavo lì fino alle tre, quattro di notte. Ci siamo conosciuti sul sito calcioa5.it, così come ho conosciuto tutti gli altri. Era una parte trainante del sito, di questo gruppo di amici di cui ormai da sette anni faccio parte anch'io; parlava poco, ma quando parlava... Lui allenava il Vis Penta Santa Maria Nuova; è stato per due anni di fila mio avversario.”
Parliamo di campionato. Serie C2. Ultimo posto a sette punti. Retrocessione certa già da un po' di tempo. Come mai?
“Già dall'inizio sapevamo come sarebbe andata. Siamo tranquilli.”
Colpa del ripescaggio comunicatovi a metà agosto conseguenza di un non mercato per rinforzare la rosa?
“Questo ripescaggio improvviso ha fatto si che il progetto venisse anticipato di un anno. Volevamo rifare la serie D, la squadra sarebbe stata di un ottimo livello. Il 17 agosto, prima dell'inizio della preparazione, siamo stati informati del ripescaggio; la squadra era già stata fatta, ci sembrava brutto dire di no a qualche giocatore, così come non ci andava di andare a rovinare tutto per la C2.
Non abbiamo voluto rinforzarci. Sapevamo che sarebbe stata competitiva, ma eravamo anche convinti che ci saremmo potuti salvare. Malattie, infortuni, giocatori che non avevano mai giocato a calcio a 5 e tante altre sfortune ci hanno tagliato le ali prima di subito. In più il lunedì ci alleniamo all'aperto, a Villa Musone, in un campo 32,5x19, il mercoledì al chiuso, a Loreto su un campo 16,5x 30, superficie liscia. Abbiamo pagato pegno per tutto questo.”
Se non aveste avuto tutte queste sfortune come sarebbe andata a finire?
“Ci saremmo potuti giocare tranquillamente la salvezza. In quelle gare in cui eravamo tutti ce la siamo giocata fino alla fine, penso gli incontri contro Cus Macerata, Grottaccia. Un ottavo, un nono posto ce lo potevamo giocare, siamo ai livelli di Recanati, Montelupone. Ci aspettavamo fosse dura, ma non così tanto. L'importante, comunque è che il gruppo ci sia.”
Dopo una sola vittoria (la prima nella 25° giornata Acli Villa Musone-Grottaccia: 8-7), quattro pareggi cosa vi rimane da dare a questo campionato?
“Il nostro obiettivo in queste ultime giornate sarà fare qualche scherzetto.”
In particolare?
“Diciamo Nuova Lif Fabriano e Nuova Ottrano '98 non sono nelle nostre simpatie.”
Hai qualche “nemico” in ambito calcettistico?
“Non ho nemici, a parte il Cattolica Castelfidardo.”
A proposito del Cattolica Castelfidardo; lo scorso anno facevi parte della squadra, in serie D, poi la rottura, che è successo?
“Sono andato via io nel gennaio scorso. Era una squadra costruita all'acqua di rose; ho portato Principi in porta, Steve da Osimo, due giocatori di buon livello, gli altri dovevano ancora imparare a giocare, venivano dall'amatoriale. Il gioco non era spettacolare, ma avevamo un buon rullo di marcia. A fine andata eravamo a quattro punti dai play off. Poi è successo che a Candia abbiamo perso 3-2 con i primi in classifica; un dirigente ha insultato me e i giocatori; sono uscito, ho ridato tutto e sono andato via.”
E' stata sofferta la scelta che hai fatto?
“A malincuore ho dato le dimissioni. Il presidente ha 23 anni, come tutti i giovani voleva tutto e subito. É stato molto corretto, però, dandomi il rimborso spese per tutto l'anno. Ora stanno facendo cose buone, hanno isolato quei due dirigenti. Oltre a questo la soddisfazione più grande è che quest'anno, nel girone d'andata avevano la metà dei punti rispetto allo scorso anno.”
Nella tua carriera hai sempre fatto il secondo?
“Si, ho sempre dato una mano agli altri. Qui a Villa Musone mi vedono più dirigente che allenatore.”
Progetti per il prossimo anno?
“Probabilmente farò l'Under 18, sempre qui a Villa Musone; anche se non è escluso che possa diventare l'allenatore della prima squadra.”
Quale preferiresti tra le due?
“Per come sono fatto io la prima squadra, perché ho qualche dubbio su me stesso e con i giovani bisogna stare attenti.”
Quali sono le tue precedenti esperienze?
“Ero il preparatore dei portieri nella squadra femminile del Porto Sant'Elpidio, serie B di calcio a 11; una volta che conosci e riesci a stare in un ambiente femminile sei a posto. Con le donne, così come con i giovani, non sai mai come muoverti, se dare carote o bastoni; l'Under 18 è da paragonare al femminile perché ci sono certi “matti”...”
Quindi, quale sia la squadra, il prossimo anno ti metterai in gioco nel ruolo da protagonista?
“Si, perché fino a questo momento sono stato sempre nell'ombra.”
Se ti offrissero un ruolo in una squadra di B o A2?
“Vorrei andare dove posso allenare; se mi chiamasse Capretti, Perugini o Osimani andrei subito.”
Pensi di avere le qualità giuste per allenare?
“Penso di avere buone qualità, ma non l'esperienza giusta. Se dovessi seguire un professionista non ti dico si subito, ma ci penso. Il mio obiettivo è allenare una squadra di rilievo.”
Come si fa a fare esperienza se non ci si muove?
“Vado a vedere molte partite, assimilando tanto. Ho due bambini, di cinque e due anni, sono limitato negli spostamenti, altrimenti sarei partito.”
Se dovessi scegliere dove ti piacerebbe andare?
“L'Osimo Five è una società ben organizzata; ero a un passo dall'allenare le loro giovanili, ma avevo già dato la parola a Villa Musone e quando do' la parola è quella. Altre squadre... l' Helvia Recina, anche il Corinaldo non mi sembra male, Falconara, Chiaravalle... C'è poi Potentina che ha un ottimo potenziale, ma non è seguita bene, sarebbe bello poterlo fare.”
Come allenatore chi ti piacerebbe seguire?
“Per come gioco io, per come mi piace, Menichelli, l'allenatore della Nazionale con cui ho fatto anche il corso. Di lui mi piacciono certe situazioni di gioco; sono tutti fossilizzati a fare uno schema, sembra di fare matematica in mezzo al campo, io sono per la fantasia. C'è poi Tesei, ottimo allenatore per far crescere una squadra; Osimani, Lepretti, allenatore tosto ed esigente, sa piazzare bene le squadre, da come le imposta sa il fatto suo. Ma se mi chiamasse Capretti direi subito di si per fare il secondo.”
Il calcio a 5 è da sempre una tua passione?
“Fino a 24 anni ho giocato a calcio a 11 poi ho avuto problemi al ginocchio. Nel '95 ho iniziato a giocare a calcio a 5 in serie D, ma continuavo a essere un dirigente di calcio poi, però hanno iniziato a girare troppi soldi, non c'era più quella sportività che a me piace, così l'ho lasciato. Il futsal era uno sport emergente, nuovo... anche se siamo arrivati a questi punti anche qui.”
Dalla redazione mi chiedono di domandarti se rileggi quello che scrivi sul forum.
(Ride) “Io c'avevo quattro in italiano! Può essere che m'addormento sulla tastiera. A volte cerco di scrivere a due mani come i professionisti, spesso però saltano le lettere o le parole.”
Che ti viene in mente in questo preciso istante?
“Forza Futsal Marche! Il calcio a 5 è bello, però non ci fissiamo. Complimenti a te per la pazienza e a Futsal Marche per essere un sito così completo in cui vengono dette le cose come stanno, fondamentale per far crescere il movimento. Posso dire un'ultima cosa?”
Vai.
“Michele Giorgi in Federazione!”
Lady Futsal
Alice Mazzarini
Commenti
Tieniti pronto che presto andremo da Capretti a festeggiare la salvezza!
cmq sembre due ottimi allenatori .
voglio precisare della cattolica , il mio discorso sulla intervista era sulla seconda parte di campionato in cui sono andato via due anni fà non in quella dell'anno scorso o questo , credo che non ci siamo capiti .
ho detto che negli ultimi due anni anno fatto tesoro degli errori commessi e hanno migliorato annata per annata .
Fabio Cifani
RSS feed dei commenti di questo post.