Tommaso Bacosi e il Cus Macerata: bambini, giovani, serie C femminile e C1 maschile: "Vorremmo diventare un punto di riferimento."

 

Da dove vuoi partire?Tommaso Bacosi

Dall'anima che muove il gruppo, il settore giovanile.”

 

Così inizia la mia intervista a Tommaso Bacosi, il responsabile dell'attività federale per il Cus Macerata, allenatore (insieme a Michele Zampolini, responsabile dei corsi e della scuola calcio a 5) della C1, uno delle fondamenta (sempre insieme al suo fido Michele) sulle quali poggiano gli oltre 100 tesserati del calcio a 5 maceratese. Regista e attore a seconda della sceneggiatura.

 

 

Il Cus Macerata Calcio a 5, una dimensione capace di muovere persone e idee. Una realtà radicata ormai da anni. Un investimento. Un termometro di civiltà. Un mondo, quello cussino, che aspira ad essere uno dei punti di riferimento sportivi made in sud.

 

Dicevamo, i giovani.

Portiamo in palestra i bambini fin da piccoli con un corso di ginnastica formativa guidata da Michele (Zampolini, ndr).”


Spiegami: un corso di ginnastica formativa per tutti, maschi e femmine, al termine del quale ognuno potrà decidere quale sport praticare?

Esatto. In questo corso, aperto ai bimbi dai 4 ai 6 anni, vengono allenati gli schemi motori di base, si gioca e, al termine di questo percorso il bambino può decidere se continuare con l'attività motoria e quale disciplina scegliere.”


Ci sono anche bambine?

Si si. Ovvio che i bambini riusciamo a tenerli con noi per il calcio a 5, le bimbe, al momento, un po' meno.”


Poi?

“Abbiamo gli Esordienti che prendono parte al campionato CSI. Con la FIGC facciamo Giovanissimi, Allievi, Juniores e dalla prossima stagione vorremmo fare anche l'Under 21.”

Giovanissimi

L'ultimo tassello per l'en-plein.

La nostra è una filosofia continuativa. Giocavo, quando ho iniziato ad allenare la Juniores, parliamo di dieci anni fa e molti dei ragazzi di allora sono gli stessi che vedi oggi in prima squadra. Da sempre poi cerchiamo di dare la stessa linea di gioco dagli Esordienti alla prima squadra in modo che, se volessimo portare un Allievo o uno Juniores in C1 saprebbero come giocare. Collaborazione e sinergia.”


Un altro vostro marchio, mi dicevi, è che non vi piace apparire.

Ti spiego, a noi interessa far conoscere la nostra realtà, sponsorizzare il movimento. Diciamo che molti non inquadrano la dimensione in cui stanno.”


Spiegami.

La nostra C1, rispetto al panorama nazionale, vale come una nocciolina. Alcuni dovrebbero ridimensionarsi.”

 

Come sta andando la serie C femminile, tra l'altro al suo debutto assoluto?

Sta facendo bene, è seconda nel girone B. Alla guida c'è Alberto Scuffia, allenatore preparato, storico. In più stanno cercando di avviare una scuola di calcio a 5 femminile, al momento ci sono una decina di ragazze.”


Come mai l'apertura alle quote rosa?

Il nostro presidente Antonio Totò De Introna è stato travolto dalle emozioni quando ha visto esordire la Nazionale italiana al Foro Italico, così ha voluto formare una squadra.”

Serie C femminile

Tu, invece come sei stato travolto dal mondo del calcio a 5?

Devo dirti la verità?”


Certo.

Abitavo a dieci metri dal campo, ho iniziato così, dopo aver smesso di giocare a calcio.”


A quale età hai cominciato?

Ho iniziato quindici anni fa con la Juniores, squadra composta da ragazzi del quartiere.”


Com'è nato il tandem Bacosi-Zampolini sulla panchina della prima squadra?

Michele lo conosco da quando avevo quattro anni, i nostri genitori sono amici, eravamo vicini di casa. Il primo anno nelle vesti di allenatore mi sentivo carente sotto il profilo della preparazione atletica così è arrivato Michele.”

Juniores

Che coppia siete?

Caratterialmente andiamo d'accordo, così come sul piano tecnico e tattico. Lui, da preparatore atletico piano piano è diventato allenatore in accordo con la nostra filosofia di gioco.”


Vorresti dirmi che in tutti questi anni non avete mai litigato?

No. Poi, adesso come adesso, questo doppio ruolo, avendo tante squadre è fondamentale.”


Il fatto che siate cresciuti con i vostri giocatori è un'arma in più o a doppio taglio?

I nostri giocatori sono intelligenti e noi siamo sempre stati bravi a guadagnarci il rispetto. Durante allenamenti e partita i ruoli sono ben distinti, una volta finiti, siamo tutti sullo stesso piano.”

 

Come definiresti il vostro ambiente?

Per noi ritrovarsi a giocare è finire la giornata in maniera distensiva. Quello che a noi ha sempre premuto è creare un ambiente armonioso.”

Allievi

Baratteresti lo spogliatoio per un “fenomeno” in grado di portarvi alla vittoria finale?

A noi è capitato di contattare dei giocatori che molti definivano teste calde o primedonne, ma, o erano false le voci o il nostro spogliatoio è riuscito a trasformare tutti.”


Quindi lo prenderesti?

Si, ma dovrebbe venire lui incontro a noi, dovrebbe allinearsi alla nostra atmosfera.”

 

Come va il campionato?

Peccato quella sconfitta (l'unica, ndr) nella seconda giornata contro la Nuova Ottrano, non eravamo ancora rodati. Comunque è una stagione positiva.”


L'Eta Beta?

Siamo due squadre in equilibrio, ma l'Eta Beta ha Lourencete che fa la differenza: in campionato due pareggi con lui in campo, in Coppa, senza di lui, abbiamo vinto, diciamo che sposta l'ago della bilancia. Noi comunque abbiamo Carpinencete (ride, riferendosi a Riccardo Carpineti, ndr)!”


Sareste favorevoli a un eventuale ripescaggio?

Non faremo mai un ripescaggio, la vittoria burocratica non ci piace, la vogliamo sul campo.”

Serie C1, vincitori Coppa Marche 2016

Coppa Marche?

Era il terzo anno che la inseguivamo, i primi due persa entrambe le volte in finale. Contro il Portos il ricordo più bello, con l'arrivo di Leleco è stata una grande sfida. A quattro minuti dalla fine l'avevamo persa, poi siamo usciti fuori come squadra.”

 

L'immagine più bella delle Prince Sport Finals Cup 2016?

"La scivolata sotto la tribuna (nel collage qui sopra l'immagine a ore 12, ndr)."


L'immagine più bella della finale?

"I quindici secondi di raccoglimento chiusi in cerchio prima di entrare in campo. Posso dire una cosa?"


Dimmi.

Visto che veniamo sempre tirati in ballo per le dimensioni del nostro campo... Vorrei dire, una volta per tutte, che ci atteniamo al regolamento: neanche noi siamo contenti e ci sentiamo penalizzati, ma questo è quello che ci offre l'Amministrazione. Ci dispiace per gli avversari, ma noi siamo in regola. E vorrei aggiungere che abbiamo vinto una Coppa Marche giocando in un campo 20x40, evidentemente il nostro valore non è dato dalle misure del terreno di gioco.”


Scusami Tommaso, vada per le misure omologate, ma quel campo non è penalizzante per i vostri sostenitori, per chi vorrebbe venire a vedere una partita, per la crescita del vostro movimento?

Per ora è l'unico campo fattibile, se un giorno dovessimo andare nel nazionale, ci penseremo. L'unica alternativa sarebbe il palasport a Fontescodella, dove giocava la Lube pallavolo, altrimenti fuori Macerata, ma, se dovessimo andarcene dalla città sarebbe la fine di tutto.”


StemmaIl futuro come lo vedi?

Vorremmo inserirci in una dimensione sempre più grande, cercare di migliorarci. Il nostro entusiasmo è la forza motrice della società. Vorremmo il settore giovanile diventasse un organo importante nella realtà sportiva maceratese, un po' com'è quello della Maceratese calcio.”


Siamo giunti al termine.

Vorrei ringraziare Giovanni Martone e Marco Cognini, la nostra parte mediatica con la quale promuoviamo lo sport e la nostra realtà. Poi, visto che si parla sempre di giocatori, vorrei ringraziare chi muove le fila senza essere visto: Tommaso Mascitti, Mirko Gigli, Francesco Menichelli, Michele Campetella, la nostra segretaria Isabella Bianchini e, non ultimo, il nostro deus ex machina Totò.”


Vorrei farti un'ultimissima domanda. Perdi la memoria. Poi, però ti dicono che hai solo un attimo per riportare alla mente un ricordo, quale scegli?

Il primo campionato vinto da allenatore nel 2006.”

 

Lo sport- affermava Howard Cosell- è il reparto giocattoli della vita umana.

Non posso far altro che pensare a questa lunga chiacchierata, a Tommaso, Michele, Totò, al Cus Macerata e alla loro idea naturale e spensierata di fare sport. Viva.

 

Alice Mazzarini

Lady Futsal

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