Roberto Pace a 360° "Vi parlo del mio Castelbellino, delle riforme del futsal e della mia ricerca di essere un presidente meno turbolento..."
Chi conosce e ammette i propri limiti, è già un passo avanti. Consapevolezza, responsabilità, autocritica, chiamatela come volete. Roberto Pace è un uomo che conosce se stesso, le proprie virtù e i propri difetti, che non offusca, come non nasconde il fatto di sentirsi, alcune volte, “esagerato” nel mostrarli. Se ne accorge quando il vaso è colmo, quando i confini sono stati belli che oltrepassati. E chiede scusa.
Roberto è uno che non smette mai di lottare, facendo sentire puntualmente la propria voce, sia si trovi nella tribuna di un palazzetto che davanti al gotha della Federazione “quando c'è da parlare, non mi tiro mai indietro. L'ho fatto anche davanti al presidente Cellini.” Roberto è uno da critiche costruttive. Impulsivo, con il pelo sullo stomaco. Non volge lo sguardo verso gli altri, ne li subisce, ma scava dentro se stesso. La soluzione ad ogni problema è lì.
Per quindici anni giocatore di calcio a 11 in Promozione ed Eccellenza. A trent'anni esordisce nel calcio a 5 con la maglia della Jesina, serie A2, per passare in B l'anno dopo. Cinque anni fa approda a Castelbellino, prima come giocatore, poi come presidente (attuale) di una squadra sempre tra le protagoniste del campionato di C1.
Venerdì scorso, vittoria casalinga contro la Tenax: una sorpresa? Proprio questa sconfitta sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso in casa Castelfidardo: mister Cingolani esonerato, al suo posto Valentino Foroni).
“Per me vincere contro la Tenax non è stata una sorpresa. Come rosa siamo all'altezza delle prime, ma, come possiamo vincere con loro, possiamo anche perdere con le ultime. I ragazzi hanno il brutto difetto di non mantenere la stessa concentrazione con i fanalini di coda. Un esempio. Tre gare fa giocavamo contro il San Crispino Juventina, gli avversari con tre portieri in campo per mancanza di giocatori. I primi minuti eravamo già sotto di due gol. La squadra è entrata in campo convinta di aver già vinto.”
La “famosa” partita contestata da alcuni...
“E mi sono pure sentito in colpa! In quell'occasione ci hanno pure detto di essere stati antisportivi. Mi chiamano il venerdì alle 16:30 dicendo che non riescono a raggiungere il numero di giocatori, chiamo in Federazione e mi rispondono che devo decidere io. Se mi avessero chiamato il lunedì forse avrei accettato, ma se mi chiamano all'ultimo momento, come faccio? Poi, se salta la partita, chi me lo paga l'impianto? Ci vogliono regole.”
A proposito di regole e Federazione: come sta andando il nuovo corso Marchetti?
“Lui è sempre stato molto disponibile ogni volta che l'ho chiamato.”
Ti sarà piaciuto ancora di più quando avrai letto la nuova regola per la stagione prossima, riguardante i campi all'aperto.
“Sono un nemico totale dei campi all'aperto. Se uno è abituato ad allenarsi al chiuso, all'aperto è un altro tipo di gioco. Oltre a fare il presidente, alleno la Juniores e l'Under 21. In una gara un mio ragazzo è scivolato, sbattendo contro un paletto. Giocavamo alle 18 in un campo all'aperto. Io li devo tutelare 'sti ragazzi, mica posso danneggiarli per un incontro di calcio a 5! Un'altra regola sciocca è che la Federazione mette l'obbligo per le prime squadre di giocare nel primo pomeriggio, mentre i giovani, che dovrebbero essere salvaguardati, giocano tardi, al buio. Sono per i campi al chiuso e una metratura più ampia; la lunghezza minima dovrebbe essere di 30 metri, perché 25 metri è assurdo.”
Visto che siamo in tema, altri appunti da fare alla Federazione?
“Ti racconto questa. Qualche mese fa sono state fatte le omologazioni dei campi, qualche esempio: a Castelbellino tutto tranquillo, a Falconara hanno fatto spostare le righe, a Chiaravalle hanno fatto togliere una rete che dava fastidio... però giocare a Montegranaro e avere il muretto vicino alle righe, va bene; a Ostra che non ce la fai a battere il calcio laterale, va bene. Il bello è che a prendere le misure dei campi sono venute persone che di calcio a 5 sapevano ben poco. In più, beffa finale, la Federazione ha mandato il conto di 100, 150 euro a tutte le società. Ti fanno pure pagare! Direi che queste cose, omologazione e verifiche campi, debbano essere fatte non a stagione iniziata, ma prima di cominciare, gratuitamente.”
Così come altre situazioni che, al “pronti partenza via” non erano molto chiare.
“Esatto. Prima d'iniziare, devi sapere chi verrà promosso, chi farà play off e play out. Tre giorni fa è uscito un comunicato, stiamo parlando di Under 21 nazionale, nel quale c'è scritto che le prime due faranno i play off, mentre dal terzo all'ottavo posto si giocherà il turno preliminare. Tutto questo a sei partite dalla fine. Il Castelbellino è alla decima posizione. Fino a una settimana fa pensavo passassero le prime quattro e stop. In un certo senso avevamo mollato, invece...”
A livello Juniores?
“A livello Juniores è stata fatta confusione. Ma Marchetti la pensa come me e tanti altri: occorre stabilire degli obiettivi prima dell'inizio dei campionati.”
Passiamo ad altro. Parliamo di campionato e della tua squadra. Il Castelbellino ha un grande possesso palla, ma è poco concreto, manca un “uomo gol”, vero?
“Giacchè stava facendo bene, fino a quando ha iniziato ad arretrare e a essere meno incisivo. Quest'anno abbiamo puntato su Giacomodonato dalla Virtus Moie. Ha fatto e continua a fare gol importanti, ma, la prima gara si è fatto male alla caviglia e ora, ogni tanto, deve fermarsi. Nel complesso la squadra è abbastanza giovane, con un'età media intorno ai 25-26 anni, tranne Mancini e Lorenzetti. Mi piace dire che sono tutti ragazzi del posto e dintorni.”
Marco Braconi merita una domanda a parte.
“Lui è un highlander. Ho giocato con lui fino allo scorso anno.”
…però lui è rimasto e tu hai scelto di smettere di giocare: come mai?
“Per l'impegno che non potevo più dare come giocatore. Essendo presidente, avendo quest'anno un settore giovanile, facendo un po' tutto a livello organizzativo, mentalmente era insostenibile. Marco sta facendo la differenza, mi sembra anche che sia il miglior marcatore della squadra (con 13 reti).”
Quanti anni ha Braconi?
“E' del '69.”
Qual è il limite della tua squadra?
“Caratteriale. Il limite di parecchi giovani di oggi. Quando giocavo a calcio, lasciavo da parte tutto il resto e cercavo sempre di dare il massimo con tutte le squadre, dalla prima all'ultima. A volte 'sti ragazzi sembra che giochino così, tanto per giocare. Non hanno la cattiveria giusta. Braconi ha la mia stessa mentalità. La differenza la fa chi vuole ottenere un risultato, Massimo Tinti è l'esempio massimo.”
Come mai t'è venuto in mente lui?
“Mi ricordo ancora la sfida play out. Due pari a Castelbellino, 2 a 1 a Corinaldo. Avevo dato tutto per raggiungere il risultato, ho lottato fino all'ultimo. Non ci sono riuscito. Alla fine mi sono complimentato con il mister e Rugini (ds del Corinaldo) per la vittoria ottenuta con merito. Da quella volta abbiamo un ottimo rapporto.”
In compenso, la carica (tanta) ce l'hai te sulle tribune...
“Si, ma mi devo regolare. Faccio il presidente, dovrei evitare. Con gli arbitri a volte abbozzo, ma altre non riesco proprio, è più forte di me. Ci sto lavorando.”
Chi vincerà il campionato?
“La Tenax rimane la favorita per il salto diretto. L'Alma potrebbe essere l'outsider, potrebbe esaltarsi come subire pressione. L'Adverso Ascoli ha un buon quintetto, ma una rosa corta.”
Zona play off?
“Corinaldo, Castelbellino, Alma, Adverso.”
Zona play out?
“San Crispino Juventina e Pianaccio sono le candidate per andare giù dirette. La Montegranarese e il Bocastrum sono superiori a livello di gioco a loro e al Pietralacroce e Tre Colli. La Torrese si salverà tranquillamente.”
Siamo ai saluti finali: vuoi aggiungere qualcosa?
“Quando vado in giro posso risultare antipatico, perché sono un tipo sanguigno. Chi mi conosce sa che sono bravo, che quella rabbiosa è solo un'impressione. Colgo l'occasione per chiedere scusa. Sono il presidente, l'immagine della società. Sto cercando di migliorare.”
Bravo e complimenti. In bocca al lupo per tutto.
“Grazie e crepi!”
Lady Futsal
Alice Mazzarini
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Commenti
L'ESEMPIO DA SEGUIRE E' QUELLO DELLE SOCIETA' CHE GIOCANO IN TUTTE LE CATEGORIE DAGLI ALLIEVI, GIOVANISSIMI, JUNIORES, UNDER 21 E PRIMA SQUADRA!!!!!
quante ce ne sono nelle marche? poche, ben poche.......
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