Luca Pandolfi e il PesaroFano: "Juniores, Allievi, Giovanissimi alle Finals di Coppa Marche e un sogno chiamato serie A."

 

"Fino a due anni fa eravamo senza Allievi, quest'anno siamo riusciti a introdurre i Giovanissimi. È stato importante. Siamo riusciti a partire dalla base. Vengo dal mondo giovanile e pensare, in futuro, di portare anche un solo ragazzo del posto in serie A mi emoziona.”

Luca Pandolfi

Il PesaroFano si presenterà alle Finali di Coppa Marche in programma dal 2 al 6 gennaio al Palascherma di Ancona con tutte e tre le formazioni giovanili, unica società insieme al Fano ad aver raggiunto questo traguardo “aver centrato le Finals con i Giovanissimi è stato inaspettato, gli Allievi se la sono meritata sul campo, mentre la Juniores, detentrice del titolo, l'ha strappata sul rettangolo di gioco. Sono soddisfazioni.”


 

Quella del PesaroFano è una storia al contrario. È la storia di una società che, invece di partire dal basso è partita dalla serie A. Poi si è accorta che i veri cambiamenti e i duraturi progetti provengono dalle fondamenta. Ecco, Luca Pandolfi, presidente da questa stagione e protagonista della nostra intervista, è l'uomo dei cambiamenti dal profondo.

 

Da questa sua nuova filosofia, autocritica e sana voglia di migliorarsi, sta dando vita a una nuova era del PesaroFano. Perché, leggevo in questi giorni, la rivoluzione è accettare ciò che esiste, provando, però a cambiarlo (in questo caso migliorarlo, viste le già buone basi di partenza) con l'esempio.

 

Delegare, piuttosto che dipendere. E questa sua voglia d'indipendenza l'ha portato a mettersi a studiare, domandare, sbagliare “ a inizio anno, visto il tempo libero, ho deciso d' imparare ogni cosa da solo. A gennaio, quando il tempo libero verrà meno, inizierò a delegare, ma con il vantaggio di sapere già come funzionano tutti i meccanismi così, di conseguenza, sarò in grado di correggere e pilotare al meglio gli altri.”

 

Un'intervista incentrata sulle squadre giovanili e sulla prima squadra, la serie A2.

Ma per capire come quando perché, occorre partire da lui.

 

Luca, pesarese doc, ex cestista, per 40 anni fedelissimo abbonato alla Scavolini basket.

Il calcio a 5 era lontano anni luce. Grazie al figlio approda nelle giovanili del Vis Pesaro calcio a 11. Lì ricopre svariati ruoli: dirigente, accompagnatore, team manager , addetto stampa “qui mi sono fatto le ossa”. Impara l'arte e mettila da parte.

Juniores

 

Poi è arrivato il calcio a 5.

Il mio primo incarico come dirigente della Juniores grazie ad Alberto Pieri”.


Poi è arrivata la proposta di diventare presidente.

La società mi ha dato carta bianca. Ci sto mettendo anima e corpo.”


Che impronta stai già lasciando?

Professionalità e accuratezza in tutti i dettagli. Sto cercando di non far mancare nulla a tutti i livelli. Tratto tutti allo stesso modo anche se, ovviamente, la prima squadra ha altre esigenze rispetto alle giovanili. Professionale con la serie A, papà con i giovani.”


Allievi


Sei il trait d'union: come ci riesci?

Ci riesco ragionando come se la società fosse una filiera unica, partendo da Osimani, passando per Pianosi fino ad arrivare a Messina. Un'unica filiera dal punto di vista tecnico, tattico, organizzativo. Posso raccontarti un episodio?”


Certo.

Il 10 dicembre i nostri Giovanissimi hanno disputato la semifinale di Coppa Marche in casa contro il Real Fabriano, erano le 17:30 poi la prima squadra avrebbe avuto gli allenamenti. Sugli spalti circa 100 persone tra amici, genitori, parenti... Finita la partita, ho fatto rimanere i giovanissimi per una partitella, nel frattempo i giocatori della prima squadra si erano cambiati. Io ero in panchina. Ogni cambio che chiamavo entrava qualcuno della prima squadra: Matosevic, Moretti, Tonidandel... Toni è come se fosse Pirlo per la Juve, Totti per la Roma... Dovevi vedere lo stupore nei volti di quei ragazzini...”


Giovanissimi

 

A proposito di prima squadra, come va?

Il clima è quello che puoi trovare in qualsiasi squadra di qualsiasi categoria di calcio a 5: chi fa il primo gol stagionale porta da mangiare, chi esordisce porta da mangiare... praticamente dal lunedì al giovedì c'è sempre da mangiare! Se Dio vorrà e andremo in serie A1 non cambierà di una virgola. E poi c'è Osimani...”


Il Vate.

Ogni volta mi stupisco come riesca a tenere a bada i ragazzi durante gli allenamenti. E devi vedere che esercizi rompicapo che fa, nessuno dei giocatori vuole mai essere il primo a eseguirli (ride, ndr)! In più il grande lavoro del preparatore atletico, ma in generale di tutto lo staff; i ragazzi, nonostante la poca rotazione sono in forma strepitosa.”


Dopo tre mesi, visto il cammino fatto sin qui, gli obiettivi sono cambiati?

L'obiettivo rimane la salvezza, anche se il direttore sportivo Mauro Pedinelli ha trovato dei ragazzi eccezionali da tutti i punti di vista.”


Final Eight di Coppa Italia?

Di là c'è un girone tosto, a questo punto dipende da dove si giocherà, si vocifera Salinis, un campo caldo. La scorsa stagione era già nostra e ce la saremmo davvero meritata. Osimani mi disse: “ Luca, neanche una Coppa di serie C ho mai vinto!”, spero di dargli una gioia.”

Prima squadra Serie A2


La serie A la vedi ancora lontana?

Credo che la Cascina Orte C5 vincerà e salirà automaticamente di categoria, spero di qualificarci per i playoff.”


Per affrontarli come?

Lottando. Sta maturando la convinzione di poter provare ad andare in serie A, darò il massimo per dare un regalo alla città.”

 

Visto che seguivi e a tuo modo segui tutt'ora la comunicazione, quanta importanza sta avendo in questa stagione, quanta importanza ha in generale?

La comunicazione è fondamentale. L'emozione che ho provato sabato scorso con Orte (la capolista, battuta 3-1, ndr) non so descrivertela; vedere tutta quelle gente riempire il Palas... Con Matteo (Magnarelli) formiamo una grande squadra. Come ti ho detto seguo tutto personalmente e tra questo metto il mio zampino anche qui; quest'anno credo Matteo abbia una marcia in più proprio perché ha un riscontro, uno sprono, anzi credo di rompergli le palle anche troppo (ride, ndr)!”

 

Parliamo di Pesaro città. Pesaro per anni città della Scavolini basket (due scudetti), poi della Scavolini volley femminile (tre scudetti consecutivi). Il calcio a 5 può essere la nuova realtà sportiva pesarese?

Pesaro è la città dello sport. Dopo il basket, la pallavolo e la Vis calcio noi potremmo essere la quarta gamba.”


Come lo vedi il futuro.

Abbiamo un piano: il prossimo anno daremo il via a una scuola di calcio a 5; secondo passo stiamo tentando di convincere l'Amministrazione a costruire un palas tutto per noi; terzo stiamo cercando, con Matteo, d'organizzare per giugno il “Città di Pesaro”. Non ci rimane che mettere tutti i passi insieme e iniziare a camminare, noi siamo pronti!”

 

 

Lady Futsal

Alice Mazzarini

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