Capitan Nico Sgolastra e il suo PSG Potenza Picena. Tra Campionato e Coppa Italia con il sogno di tornare in Nazionale

 

Lo sguardo fiero, l’oro nei piedi, il dragone sul cuore. Ci sono giocatori che trasmettono molto di più di quanto si vede nel rettangolo di gioco. Uomini a cui i propri allenatori sanno di potersi affidare nei momenti difficili, quando uno sguardo vale molto di più di mille parole. Personalità forti da far tremare un intero spogliatoio, in grado con un gesto di guidare i compagni alla battaglia. Sono i capitani.

 

Uno degli esempi più calzanti di quanto detto abbiamo la fortuna di averlo qui nelle Marche. E’ Nico Sgolastra, al secolo Astrogol, uomo simbolo del PSG Potenza Picena di patron Galassi e mister Marco Capretti.

Dopo lo splendido cammino in campionato, domani inizierà l’avventura nelle Final Eight di Coppa Italia (Ore 20.30 ad Augusta –Siracusa- contro la padrona di casa Maritime).

 

E noi di Futsalmarche.it siamo orgogliosi di averlo intervistato a poche ore dalla partenza per la Sicilia, toccando vari temi di questa stagione e del nostro amato Sport.

 

Ciao Nico e grazie di essere con noi

“Grazie a voi. Per me è sempre un piacere!”

 

C’è grande attesa per questa Coppa Italia. Con che spirito partite e quali sono le vostre ambizioni?

“C’è  grande attesa per questa Coppa in primis da parte nostra, credo, che non vediamo l'ora che arrivi venerdì per avere l'occasione di poter giocare contro squadre di altri gironi, ma anche da parte delle persone esterne alla nostra società che sono pronte a tifare per noi. Andremo giù con il sorriso, di chi sa di aver raggiunto un obiettivo storico per questa nuova società. Detto questo non stenderemo nessun tappeto rosso alle avversarie, e venderemo carissima la pelle”

 

Sei d’accordo se ti dico che qualora superaste l’Augusta avreste ottime chance di tornare con il trofeo?

“Superare il primo turno sarebbe qualcosa di fantastico ma non credo che ci spianerebbe la strada. L’eventuale semifinale, da calendario, qualora vincessimo la dovremmo disputare con la vincente tra Chiuppano e Isernia, due squadre mostruose secondo me”

 

Per quelle che sono le tue conoscenze, come ci presenti le avversarie?

“Il Maritime Augusta non c’entra niente con la Serie B mentre il Carrè Chiuppano può contare sull’affiatamento di chi gioca insieme da tanto con l’aggiunta di alcuni elementi importanti. Isernia stessa, per alcune individualità, può essere considerata di categoria superiore. L’altra parte del tabellone non la conosco bene e quindi non me la sento di sbilanciarmi.”

La formazione del PSG Potenza Picena 2016-2017

 

Guardando al campionato, con la vittoria di Montesilvano e aspettando l’esito del ricorso dell’Alma sul Civitella potrebbero aprirsi scenari clamorosi per voi. Si chiuderà nello scontro diretto il discorso? O ci potrebbero essere altri passi falsi imprevisti?

“Non mi piace parlare dei ricorsi perché non sono cose che ci riguardano direttamente. Siamo ancora padroni del nostro destino, se le vinciamo tutte siamo promossi e a noi interessa solo questo. Le insidie si nascondono dietro ogni gara, tutti quando ci incontrano danno qualcosa in più, ragion per cui dobbiamo sempre giocare al 110%. Certo, una vittoria con il Civitella potrebbe essere decisiva…”

 

La forza di questo PSG Potenza Picena, vista dagli occhi del suo capitano, qual è?

“Il pregio più grande è quello di avere una rosa composta da uomini ancor prima che da giocatori. Siamo tutte persone che si stimano e si rispettano, pronte ad aiutarsi nei momenti del bisogno. Il fatto di non aver mai perso fino ad ora è indicativo, e dobbiamo mantenere questo trend. Una sconfitta in questo momento potrebbe essere letale”

 

Delle marchigiane quale ti ha maggiormente impressionato e quale ti ha deluso di più?

“La migliore impressione me l’ha fatta l’Alma Juventus Fano soprattutto per la loro mentalità che li spinge a non mollare mia nonostante una classifica difficile. E’ una squadra che corre e che lotta, che negli anni sta crescendo visibilmente. Sulla delusione, nonostante sia una parola che non mi piace molto,  posso indicarti il Cus Ancona che, come valore della rosa, mi aspettavo di trovare a lottare per i playoff sin da subito”

 

Nel corso dell’anno sei diventato uno dei più fedeli luogotenenti di Marco Capretti. Qual è la miglior qualità di quest’allenatore “leggendario” qui nelle Marche?

“ E’ un grande mister Capretti.  La carica che trasmette è unica e anche in allenamento, magari scherzando, riesce sempre a tenerti sul pezzo. A livello tattico inizialmente la sua difesa non mi piaceva per niente, poi mi sono ricreduto, visto i frutti che sta dando…”

Ai tempi della Tenax Castelfidardo

In campo sei quello che può definirsi un signore e sei uno degli atleti più voluti bene. Ti faccio la stessa domanda che ho fatto a Giacomo Lamedica. Cosa bisogna fare per farsi apprezzare nel Futsal di oggi?

“Quello che dici mi riempie d’onore. Io sono sempre stato me stesso, non ho mai messo maschere per piacere a qualcuno e forse proprio questa sincerità è sempre stata apprezzata dalla gente e dagli addetti ai lavori”

 

Come giudichi l’operato della tua società?

“Ottimo. Sono sempre stati presenti, chi più chi meno a seconda degli impegni. Ci hanno messo nelle condizioni migliori per lavorare bene e stanno continuando a farlo tutt’ora. Da questo punto di vista non possiamo lamentarci, siamo più che soddisfatti.”

 

Adesso usciamo dall’ambito PSG e concentriamoci su Nico Sgolastra. Cosa ti è mancato fino ad ora per effettuare il salto nel Futsal che conta?

“Chi può dirlo. Forse qualcosa a livello tecnico, forse tattico, forse di testa. E’ la domanda che mi pongo ogni giorno per migliorarmi e spingermi a nuovi obiettivi. Inizio a crescere ma non sono vecchio, ho tanto da dare a questo Sport. Voglio tornare in Nazionale, sto lavorando per questo”

 

Qual è la tua idea del movimento Futsal nelle Marche?

“In crescita. Ci sono sempre più società che stanno investendo per aumentare il proprio valore e la propria visibilità”

 

In cosa deve ancora necessariamente crescere?

“Nella serietà di certe persone e certe società. Il giorno che aumenteremo in questo senso allora la crescita sarà esponenziale e l’immagine non potrà che beneficiarne”

Con la maglia della Nazionale (A dx)

Chiudiamo con una sorta di gioco. Dove ti vedi tra un mese?

“Spero di potermi vedere al Bar, con un bel sorriso, a festeggiare la realizzazione di un sogno…”

 

…E tra un anno?

“Spero in un campo di Calcio a 5!”

 

Ti lascio queste righe per salutare e ringraziare chi vuoi

“Ringrazio te e Futsalmarche.it perché siete i primi artefici della crescita di cui parlavamo prima. Ci tengo personalmente a ringraziare tutte le persone che mi sostengono e che fanno il tifo per me perché sono la motivazione che mi spinge a non mollare e rincorrere i miei sogni”

 

 

Peppe Gallozzi

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