Andrea Galassi, la voce del Potenza Picena: “La finale contro l’Ostrense sarà un grande spettacolo. E ci divertiremo, comunque vada.”

 

Per la prima volta la serie D avrà la sua vetrina. Grande. Meritata.

Finalissima di Coppa Marche all’interno delle Futsal Marche Finals Cup 2015. Lunedì 5 gennaio, ore 21,30, la data e l’orario.

Per la prima volta una gara di coppa a metà stagione decreterà una promozione. Con mesi di anticipo. E’ questo quanto voluto fortemente da Massimo Marchetti, numero uno del calcio a 5 regionale per la F.I.G.C. marchigiana.

Noi, vecchi innamorati e difensori del Pianeta D, non possiamo che applaudire. Ammettendone i rischi.

La finale sarà uno degli eventi più attesi della kermesse.

Per il peso specifico della gara in se.

Ma soprattutto per il grande valore delle due contendenti. In grado di riempire le scalee del Palascherma. Di tifosi delle due squadre, ma anche degli appassionati neutri.

Da un lato l’Ostrense, nobile decaduta del calcio a 5 marchigiano. Ansiosa di tornare nell’olimpo del futsal. Con i suoi uomini simbolo ancora lì: i Petrolaties, i fratelli Ugolini e Giacomo Pacenti, tornato sul suolo patrio come si conviene ad un figliol prodigo.

Dall’altro il Potenza Picena. La neonata formazione potentina aggregatasi in estate alla storica formazione locale di calcio. Subito in grado di sbaragliare la concorrenza. Forte della presenza di autentici fuoriclasse per la categoria. Si pensi a Harry Potter Testella e soprattutto a Flash Andrè De Sousa.

Primato in classifica per i rossoblu nel girone B: 9 vittorie e 2 pareggi. 7 vittorie e una sconfitta invece il record per arrivare a questa finale.

Medesima ledership in campionato per i potentini: 10 vittorie e un solo pari. Solo successi (8) nel cammino giallorosso verso l’ultimo atto della Coppa Marche 2014-2015.

Numeri da capogiro. Cifre da vertigini.

E l’aria di alta quota è la stessa che si respira quando chiamiamo Andrea Galassi.

Andrea ci risponde dalle Alpi, mentre si sta trasferendo da una pista all'altra.

La conversazione è estremamente piacevole. E spiace che la seggiovia termini presto il suo cammino…

Andrea Galassi

 

Andrea, domanda secca per iniziare. Come è nata questa avventura nel calcio a 5?

“Avevo giochicchiato gli anni scorsi a calcio a 5 con la Potentina, società che ha subito una scissione.

Insieme al mio amico Francesco Mancini abbiamo deciso di riprovarci col futsal a Potenza Picena. Con una realtà però tutta nostra e che avesse una programmazione precisa e ambiziosa.

In estate ci siamo legati alla locale squadra di calcio, il Potenza Picena, di cui di fatto siamo una costola.”

 

Ed il tuo ruolo in società?

“Tecnicamente i vertici dirigenziali sono tutti appartenenti alla parte calcistica con Andrea Savoretti che ne è il presidente. Io e Francesco gestiamo la neonata sezione di calcio a 5 (Andrè De Sousa lo chiama il Boss, ndr).”

 

Programmazione chiara ed ambiziosa. E siete partiti subito fortissimo, con l’unico rallentamento (2-2 contro il SEM) arrivato proprio all’ultima di andata. Come mai?

“Abbiamo fatto finora un lavoro eccellente. Con la crescita costante del gruppo, trascinati da un De Sousa che si è rivelato un collante formidabile, non solo un singolo fuoriclasse.

Siamo arrivati a Natale stanchi. E nel pareggio ha ovviamente influito l’assenza di Andrè, inutile negarlo. Speriamo che queste feste ci abbiano fatto ricaricare le pila in vista della finale…”

 

Lorenzo RebichiniPer ricaricarvi è arrivato un innesto dal mercato dicembrino: Lorenzo Rebechini. Di che giocatore si tratta?

“Lorenzo è un classe ’82 proveniente dal calcio a 11, vissuto e giocato nelle nostre zone tra eccellenza e promozione.  Si dovrà adattare a questa nuova disciplina, ma siamo sicuri che lo farà quanto prima perché è un giocatore sul quale puntiamo molto anche in futuro. Anche per via del fatto che è un gran bravo ragazzo.”

 

Parliamo di questa super finale. Conosci l’Ostrense, i suoi giocatori e la sua storia?

“Non direttamente, ma mi sono documentato sulla loro realtà. E’ un club dalla grande tradizione con alcuni giocatori eccellenti, primo tra tutti Giacomo Pacenti, uno che mi dicono col sinistro faccia quello che voglia.
Ma giocare in un evento del genere, contro una squadra del genere, è uno stimolo in più a fare bene. E a divertirsi. Perché io sono per lo spettacolo, sempre.”

 

Che partita ti aspetti?

“Innanzitutto mi aspetto, e lo spero, che sia un grande spettacolo. E applaudo a chi ha pensato a questa formula e all’attenzione che è stata data a questa competizione, con risultati e tabellini sempre aggiornati.

Sul piano tecnico penso che l’Ostrense sia più organizzata di noi. Cercheremo di sopperire a queste lacune mettendo in campo il cuore. Ed in questo mi aspetto molto da Andrè De Sousa. Un ragazzo che ci ha colpito molto. La sua generosità ed il suo altruismo ci hanno resi un gruppo compatto.”

Qualcuno, noi in primis, ha avuto qualcosa da obbiettare sul fatto che questa finale conceda il pass per la C2 con largo anticipo. Ma poi non si rischia di falsare il campionato?

“Ho letto e sentito. E mi trovi in disaccordo. Innanzitutto oggettivamente queste due squadre sono in testa ai propri campionati.
In secondo luogo per una questione di mentalità. Noi ci siamo costruiti per vincere. E vogliamo farlo anche in campionato. La Coppa è uno stimolo che ci ha fatto e ci farà impegnare ancora di più.

Da quanto ho potuto capire, credo che anche l’Ostrense abbia la nostra stessa mentalità. Per cui credo che la finale sarà un divertimento che non influirà sulla stagione regolare. E che vinca il migliore!”

 

Idee chiare, chiarissime.

Come la neve che il Boss si appresta a calpestare.

 

Appuntamento a tutti al 5 gennaio!

 

Marco Bramucci

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